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Uber files, ovvero come le multinazionali conquistano i governi

L’INCHIESTA DEL CONSORZIO INTERNAZIONALE DI GIORNALISTI INVESTIGATIVI. Le comunicazioni interne della startup Usa dal 2013 al 2017 inguaiano Biden e Macron. Nelle mail dei manager Renzi è definito «un entusiastico sostenitore»

Pandora Papers, le verità parziali dell’inchiesta

Vincenzo Comito * 19 Ottobre 2021

Il caso. Le reazioni della stampa internazionale allo scandalo dei conti off shore. La Ue ha collocato sulla lista nera dei rifugi fiscali solo nove piccoli Paesi, ma il 27 settembre ne ha perfino rimossi tre

Ocse. «Raggiunto l’accordo sulla minimum tax», ma solo al 15%

Anna Maria Merlo * 9 Ottobre 2021

L’accordo. Anche Ungheria, Estonia e Irlanda firmano. Saranno tassati gli utili delle multinazionali con un fatturato di più di 20 miliardi e che fanno profitti maggiori del 10%, cifre che limitano la potenza della riforma fiscale

G20. Global tax, una truffa: pagheranno solo 78 multinazionali

Roberto Ciccarelli * 11 Luglio 2021

La ricerca dello European Network for Economic and Fiscal Policy Research permette di comprendere la truffa sull’aliquota globale minima delle tasse sulle multinazionali costruita dai governi e presentata come un evento storico al G20 di Venezia. Oxfam: “Portare subito l’aliquota al 25%. All’Italia tra 7 e 11 miliardi in più all’anno”

G20 a Venezia. Multinazionali: per le ONG serve una tassa minima al 25% e non al 15%

Roberto Ciccarelli * 10 Luglio 2021

Si allarga la protesta contro l’accordo fiscale. L’aliquota minima al 15% è troppo bassa e tardiva, penalizza i paesi poveri e rischia persino di non tenere conto delle grandi aziende. Da Gabriel Zucman, coordinatore dell’Osservatorio fiscale europeo a Oxfam le ragioni per il 25%. In 10 anni l’Italia otterrebbe 110 miliardi in più per rifinanziare il Welfare

G20. Quasi accordo sulla tassazione (minima) per le multinazionali

Anna Maria Merlo * 10 Luglio 2021

G20. Il summit di Venezia prova a ratificale quanto deciso dall’Ocse. Ma i «paradisi fiscali» resistono. La «minimun tax» dovrebbe portare nelle casse degli Stati intorno ai 150 miliardi di dollari l’anno

Venezia, G20 della Finanza: il suo dominio deve essere radicalmente messo in discussione

Riccardo Petrella * 7 Luglio 2021

La politica finanziaria alla base della politica globale contro la pandemia Covid-19 è una dimostrazione drammatica dell’abbandono della sovranità finanziaria pubblica e della responsabilità verso miliardi di esseri umani. Gli Stati “occidentali” si sono messi al servizio degli interessi finanziari di una manciata di grandi imprese private globali

Too big to pay: i miliardari USA esentasse

Roberto Zanini * 10 Giugno 2021

ProPublica rivela 15 anni di dichiarazioni dei redditi dei 25 uomini più ricchi del paese. Versato in media il 3,4% dei patrimoni. Nel 2011 l’uomo più ricco del mondo non ha pagato un dollaro di tasse federali: con una fortuna di 18 miliardi, Jeff Bezos ha chiesto un credito di 4.000 dollari per i figli. L’ha ottenuto

Tassazione delle multinazionali: l’Irlanda rema contro

Vincenzo Maccarrone * 6 Giugno 2021

In ballo c’è il suo modello di crescita basato sulle tassazioni morbide dei profitti delle corporation

Multinazionali, tassa al 15%: «È ridicolmente bassa, premiati gli autori degli abusi fiscali»

Roberto Ciccarelli * 6 Giugno 2021

Dure le reazioni all’accordo fiscale tra i paesi dominanti al G7 di Londra. Oxfam: «La maggioranza dei paesi non accetterà queste briciole». Tax Justice Network: «Il problema è la distribuzione dei proventi, ora rischia di essere iniqua». Gabriel Zucman, coordinatore dell’Osservatorio fiscale europeo: «Serve un’aliquota al 25%. Negli anni Ottanta era al 50%»

Pandemia. «Lancet» e la ricetta di Piketty: una patrimoniale mondiale per la sanità pubblica

Andrea Capocci * 17 Aprile 2021

Il sistema va ripensato, si legge sulla prestigiosa rivista: per la sanità ci vuole una patrimoniale mondiale al 2%

Ecuador. Vince a sorpresa il banchiere Guillermo Lasso, e con lui i paradisi fiscali

Roberto Zanini * 13 Aprile 2021

Ballottaggio a sorpresa. Il candidato della destra neoliberista Lasso ribalta i pronostici: il nuovo presidente è lui. Addio ai progressi della Revolución Ciudadana. Quel mondo che Correa aveva provato a regolamentare. Le proprietà del vincitore: 136 immobili per 64 milioni di dollari, alcuni comprati in contanti