Tag "Marco Revelli"
Back to homepageLa vertigine catastrofica della guerra
In questo vuoto è come se non ci fosse nessuna alternativa credibile alla risorsa assolutizzata delle armi, né diplomazia, né sostegno alle vittime con la mobilitazione di pace
Read MoreLogica delle armi e media. Se lo scenario del conflitto atomico diventa discorso corrente
L’analisi. In nome di un cieco affidamento al fascino della guerra, l’impensabile e l’indicibile, è diventato, nella cronaca quotidiana e nell’immaginario, “opzione possibile”
Read MoreLa verità della memoria è la vera arma contro il potere di contagio della guerra
Stiamo con gli aggrediti e i più deboli. Per ridurre le sofferenze dei civili e per la fine del conflitto. Mandare armi dove ce ne sono già troppe non serve né all’uno né all’altro scopo
Read MorePandemia e politica. Draghi, dal governo dei miracoli al Titanic
Scenari. Lo stato della nostra “società politica” appare, dopo un anno di governo Draghi, più disastrato di prima, con una guerra di tutti contro tutti che si è radicalizzata
Read MorePiazze e pandemia. Il Green pass e la cultura del sospetto come fenomeno Pop
Un provvedimento-simbolo come il Green Pass che in tempi di pandemia mortale appare mera proposta di buon senso e senza dubbio male minore, e che invece viene identificato come attentato a una libertà confusa con l’affermazione dell’assoluto diritto al proprio personale capriccio
Read MoreLa giungla della logistica e i buchi neri del capitalismo
Logistica. Adil era il coordinatore novarese del Si Cobas, sindacato radicatissimo nel comparto ma spesso ignorato o marginalizzato ai tavoli negoziali, aveva 37 anni, due figli, e la dignità di chi non abdica ai propri diritti. È un anticipo di come questi padroni intendono la “ripartenza” e interpretano la fine del blocco dei licenziamenti
Read MoreIl CPR uccide: la morte di Moussa pesa come un macigno
Si chiamava Moussa Balde, veniva dalla Guinea, il 29 luglio avrebbe compiuto 23 anni. Nella sua morte c’è il segno di una condanna inespiabile per tutto il nostro mondo supponente e indecente. Per le autorità (funzionari di polizia, magistrati, secondini) che ne hanno deciso la detenzione senza interrogarsi sull’ignominia che compivano
Read MorePandemia. La lotta di classe a colpi di virus
Che il virus, come la sfortuna, non fosse cieco, anzi ci vedesse benissimo – che fosse dotato di una solida coscienza di classe alla rovescia, colpendo molto più duro in basso che in alto -, l’avevamo capito
Read MoreL’Italia di sotto. Il prezzo pagato dai lavoratori e l’urgenza di un vero New Deal
C’è una parte di Paese che ha pagato in modo feroce il proprio prezzo al virus, e che ora rischia di continuarlo a pagare a una congiuntura che non promette niente di buono
Read MoreVogliono tutto. Confindustria all’assalto del Palazzo
Media e governo. Gli industriali vogliono tutto, subito e cash. Il governo non deve piegarsi ma dare risorse a sanità e territorio, accorciando l’orario di lavoro di chi manda avanti il paese
Read MorePandemia. “Armiamoci e partite”: lavoro coatto come al fronte, senza tutele
Sono bastati pochi giorni di confinamento per tornare a separare, come il grano dal loglio, essenziale e superfluo: la composizione sociale messa al lavoro sul necessario e quella posizionata sull’inutile, con la seconda confinata a casa e la prima sottoposta a una mobilitazione totale simile a quella bellica
Read MoreL’umano e il disumano al tempo del coronavirus. Il ground zero dell’Italia
Decreto Coronavirus. In medio stat virus, vien da dire. Nel senso che è quello il microscopico luogo geometrico in cui precipitano e si rivelano tutte le linee di crisi del nostro tempo
Read MoreCaso Gregoretti. La maledizione dei due Matteo
Ora, se le cose (della politica, ma non solo) conservassero un qualche senso, una giornata così dovrebbe poter essere considerata una vittoria per la maggioranza giallo-rosa, che ha “messo sotto” il suo principale sfidante. Invece no
Read MoreLe ambivalenze dell’anno alle spalle e di quello che ci aspetta
E se, anziché dispensare consigli, provassimo a fare almeno un po’ la nostra parte di umili e normali portatori di resistenza e conflitto nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo?
Read MoreLa società intossicata, tra declino e ripresa di movimenti
Se il Rapporto Censis fotografa un Paese in declino, le piazze piene di queste settimane esprimono una controtendenza al disfacimento della società e al suicidio della politica
Read MoreIlva è una macchina assassina, nazionalizzare per fermarla e cambiarla
Taranto. Fin dagli anni ’60 la storia dello stabilimento è piena di morti. Dentro e fuori la fabbrica. Ogni discussione sul suo futuro non può prescindere da questo dato di fatto
Read MoreTAV. L’utilizzatore finale della sceneggiata parlamentare
Una questione grave, tecnicamente complessa, su cui grava una pesante ignoranza dei dati reali e un carico di interessi gigantesco, liquidata, in una mattinata di fine stagione
Read MoreUna crisi irreale mentre il Paese affonda
Un governo morto che non muore. Un’opposizione che si vorrebbe viva e rigenerata, che non riesce a opporsi a nulla. Un popolo che non è popolo ma coacervo di individui rancorosi e competitivi
Read MoreMezzogiorno. Il ruolo cruciale del sindacato contro la “secessione dei ricchi”
Oggi la manifestazione. Una risposta concreta, collettiva, partecipata, che ripropone lo spirito dei tempi in cui appunto si era capaci di vincere
Read MoreSalvini a Milano. Un palco nero aggressivo ma fragile
Proprio di fronte al palco su cui sfilavano i campioni dell’onda nera, era srotolato un lungo striscione con su scritto «Restiamo umani». Sullo stesso balcone uno Zorro in perfetto costume disegnava nell’aria a colpi di fioretto. Era la sintesi dell’alternativa che c’è, e cresce nel Paese: umanità e ironia.
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