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Back to homepageMa il diritto alla libertà non conosce limiti
Oggi la libertà è minacciata ma in questo momento la parola più difficile da pronunciare è fraternità o solidarietà Ma solidali con chi?
Read MoreCharlie Hebdo. L’ambiguità delle piazze francesi
Le sole parole equilibrate nel diluvio di dichiarazioni di orrore e di angoscia anche della stampa italiana per l’assassinio dei disegnatori e del direttore di Charlie Hebdo le ha scritte Massimo Cacciari, riportando la questione alla sua dimensione temporale e politica
Read More“ La nostra fede vuol dire pace i terroristi sono nemici dell’Islam ”
Sfilano per la tolleranza e l’integrazione. Nordafricani, siriani, turchi, curdi. “Purtroppo l’estremismo è diventato una calamita per psicopatici, ma riusciremo a isolarli”
Read MoreSfilano i leader, manca solo Obama: una “catena umana” di capi di Stato
L’arrivo in bus, poi il corteo nel silenzio Hollande, quell’abbraccio con la Merkel Polemiche negli Usa: “Perché non c’è Barack?”
Read MoreDue milioni in piazza nella grande marcia contro la paura “Parigi capitale del mondo”
Le tragedie dei giorni scorsi sembrano aver unito l’Europa. L’abbraccio dei leader e i sorrisi dei bambini. L’impressione è quella di una festa di liberazione. Dal terrore
Read MoreL’abbraccio di Parigi
Due milioni di persone hanno sfilato a Parigi Adulti e bambini, signore dell’alta società e ragazzi delle banlieu, tutti insieme
Read MoreTutto il mondo a Parigi per sconfiggere il terrore un milione in marcia nella capitale blindata
Due cortei, in arrivo 45 tra capi di Stato e di governo Allarme attentati, in strada migliaia di agenti e militari
Read MoreUna marcia repubblicana contro i demoni
Alla marcia repubblicana Hollande assieme a Merke, Renzi, Rajoy e Cameron. Polemiche sul Fronte nazionale. Pressing sulla comunità musulmana, perché prenda chiaramente le distanze (ma poi le rimproverano di essere troppo “comunitaria”)
Read MoreTerrorismo di Stati e scontro di inciviltà
Se è vero che il terrorismo polarizza, per effetto o per strategia, da questo scontro è possibile e doveroso chiamarsi fuori, provando invece a costruire ponti tra popoli, religioni e culture
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