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Libia, video-vertice a quattro senza l’Italia 0

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Obama, Sarkozy, Cameron e Merkel sulla missione. Frattini: niente sindrome da esclusione Nella notte il discorso del presidente americano sull’intervento

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Schiaffo ingiustificato 0

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A certe esclusioni l’Italia non è nuova, ma quella che si è consumata ieri sera risulta talmente clamorosa da autorizzare alcune domande scomode per noi e per altri. Alla vigilia dell’odierna conferenza di Londra che dovrebbe finalmente indicare una chiara strategia politica nella campagna di Libia, i massimi responsabili di Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania si consultano in videoconferenza. Sarebbe sciocco dire che queste cose non vanno fatte.

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Libia, petrolio al sicuro 0

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Dopo la presa di Ras Lanuf i ribelli hanno ripreso i pozzi, adesso la coalizione lavora alla soluzione diplomatica

Il regime di Tripoli ha promesso per Sirte una nuova Stalingrado. La città  natale del rais, a questo punto, diventa il confine psicologico della Tripolitania. L’avanzata dei ribelli, nelle ultime ore, è tornata a essere inarrestabile. Ajdabiya, Brega, Ras Lanuf. Il petrolio, in parole povere.

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Il piano Frattini imbarazza i tedeschi “Nessun asse, parliamo con tutti” 0

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L’annuncio italiano spiazza la Germania alla vigilia del vertice di Londra. La Farnesina: “C’è convergenza sui principi ma la questione sarà  discussa a Londra”

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Ma trattare con Gheddafi indebolisce gli shabab 0

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Mettere fuori gioco il raìs e il suo apparato è l’unico obiettivo degli alleati. Senza il sostegno dall’alto, i ribelli restano troppo esposti per affrontare i lealisti

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Il piano B degli alleati. La destinazione è Tripoli? 0

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WASHINGTON — I ribelli libici hanno alzato le loro bandiere sulla «mezzaluna petrolifera» , l’arco di territorio compreso tra Bengasi e Ras Lanuf. Ora puntano i binocoli su Sirte, simbolo e feudo di Gheddafi. Un successo reso possibile dall’appoggio diretto dei raid aerei della coalizione.

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Prosegue l’avanzata dei ribelli “Il petrolio è in mano nostra ora puntiamo alla roccaforte di Sirte” 0

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Prese Ras Lanuf e Bin Jawad. Gli insorti: “Avanti senza sosta”. Il regime attacca la coalizione “Non vuole proteggere i civili ma annientare noi”

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I ribelli (e i raid) mettono in fuga le truppe del Raìs 0

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Bombe su Sirte, i lealisti ripiegano a Ovest. Presi i poli petroliferi di Brega e Ras Lanuf

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La sindrome dell’assedio nel mondo non ha più muri 0

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La Jugoslavia è divenuta ex. Un collage di patrie inquiete. L’Albania: un nostro protettorato. La Romania, la Croazia, il Montenegro. Il mondo dell’Est è entrato, prepotentemente, a casa nostra. Anche noi, con le nostre aziende, peraltro, ci siamo allargati ad Est. Ampie zone un tempo definite “Oltrecortina” si sono trasformate in province e regioni del nostro Nord Est.

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Interventismo all’italiana contro l’amico dittatore 0

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Fu un esperimento coloniale lungo trent’anni. L’Italia del “Sacro Cinquantenario” – ancor più quella del Duce – si pensava portatrice di civiltà  in un paese di barbari indolenti e fraudolenti.

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La sinistra e il dopo-intervento Quella idea di Libia che non c’è 0

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Sostiene Adriano Sofri, su Repubblica, che «il copione dei pacifisti e degli interventisti si replica come le sedie di Ionesco» . Può darsi. Ma chi c’è, stavolta, a recitare il copione per così dire classico dei pacifisti? Le defezioni si moltiplicano, le nuove adesioni scarseggiano: bandiere arcobaleno cercansi.

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Sarko annaspa, Obama (stra)parla, Italia irritata Martedì D-day a Londra 0

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PARIGI – Malgrado l’opposizione francese, il passaggio del controllo alla Nato delle operazioni militari in Libia è ormai questione di ore. Così ha voluto Obama, che deve far fronte alle critiche negli Usa e lunedì ha previsto un discorso sulla Libia all’Università  della difesa nazionale di Washington.

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Navi italiane pronte a intervenire sotto il comando della Nato 0

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L’Alleanza al lavoro per stabilire le regole di ingaggio. La Russia torna a prendere le distanze dall’operazione: “I raid aerei non danno nessun risultato”

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“Il piano italo-tedesco per il dopo Gheddafi” 0

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Frattini: il raìs in esilio e più diritti alle tribù In questi giorni difficili l’Europa forse ha perso dei pezzi, noi non vogliamo perdere Berlino. Lavoriamo per farla rientrare e tenere insieme l’Ue. Non condividiamo la scelta della Coalizione dei volenterosi: non è accettabile l’idea di una cabina di regia limitata a Parigi e Londra. Il presupposto del nostro piano è la necessità  di giungere a una Road map per definire le tappe di una transizione che porti dalla crisi alla nuova Libia

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Una guerra limitata 0

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Il presidente Obama ha diramato sulla sua personale mailing list una lettera con la quale plaude all’intervento armato, alla maggiore responsabilità  assunta dagli alleati e alla bravura dei soldati americani. Obama promette che l’impegno americano sarà  limitato.

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“Portare armi ai ribelli” così la Casa Bianca vuole piegare il raìs 0

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Il piano svelato dall’ex ambasciatore a Tripoli. Il New York Times accusa: “Rischiamo di aiutare i fondamentalisti”. L’Amministrazione sta discutendo di un ampio arsenale di aiuti e assistenza civile e militare

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Esercito di Gheddafi in fuga i ribelli prendono Ajdabiya “Conquistata anche Brega” 0

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In viaggio tra i carri armati colpiti dai missili Gli shabab, entusiasti ma male armati, hanno conquistato la città  grazie ai raid aerei della coalizione. La Libia libera riprende a respirare e Bengasi non sente più il fiato del Colonnello sul collo Almeno quaranta soldati dell’esercito libico sono stati uccisi dai bombardamenti

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Gran confusione nei cieli d’Europa 0

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E il capo del filo, sul terreno concreto, oggi sta in Europa perché è proprio qui in Europa che il groviglio è diventato più inestricabile e la confusione ha raggiunto il massimo.

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Le molte incognite del conflitto libico 0

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Alcuni dirigenti, tra cui quelli francesi, si sono imbarcati a cuor leggero in un conflitto incerto contro il dittatore folle della Libia, senza aver risposto a tre domande che avrebbero meritato di essere discusse pubblicamente, quanto meno in parlamento, prima di dare il via al lancio di missili da un aereo francese.

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