TALKING PEACE

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Il giallo dei tre italiani liberati “Dovevamo proteggere un libico” 0

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Vittorio Carella: “Chiariremo tutto quando rientreremo”.  I contractor.    Mi hanno contattato e ho cercato due colleghi Il nostro compito era proteggere le proprietà  di un committente. Non siamo mercenari. Siamo stati costretti a dire che sostenevamo il regime perché non avevamo scelta 

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“Il raìs su un convoglio nel deserto” l’Algeria nega: da qui non è passato 0

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E l’ultima pista porta fino alla corte del dittatore Mugabe. Si troverebbe in una residenza di Gunninghil circondato dalle celebri “amazzoni”

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Lingotti d’oro, dollari e diamanti Gheddafi in fuga con il suo tesoro 0

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Fuga verso il Sudan o lo Zimbabwe.  A sud del Sahara il Colonnello ha interessi e vecchi amici.   È un decennio che Tripoli investe in costosi progetti in tutta l’Africa subsahariana. La fortuna nascosta potrebbe arrivare a 100 miliardi “stornati” dalla vendita di petrolio 

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“Gheddafi è a Sirte dentro un bunker” la Nato bombarda la città  del Colonnello 0

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L’allarme dell’Eliseo. Migliaia di ribelli in marcia, infuriano gli scontri.  I tornado britannici stanno facendo un po’ di pulizia. Presto attaccheremo. Stiamo aspettando il via da parte dei nostri che si sono infiltrati nella città  del raìs. Ci vorranno al massimo tre giorni per conquistare il porto. I lealisti non ci fanno paura. Quando cattureremo il Colonnello, non lo spediremo alla Corte internazionale dell’Aja. Sarebbe un’ammissione d’impotenza. La nuova Libia sarà  un Paese democratico e quindi in grado di processare anche il peggiore dei criminali 

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La solita, vecchia, sporca guerra 0

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Tripoli è nel caos. Si continua a combattere a Abu Selim e attorno all’aeroporto, mentre emergono notizie di ospedali abbandonati e di esecuzioni sommarie Il fuoco della Nato si sposta su Sirte, la città  ancora in mano ai lealisti del regime: tonnellate di missili per spianare la strada all’ingresso dei ribelli. A Tripoli però si combatte ancora. Gli ospedali sono diventati obitori. E Gheddafi è sempre fuggitivo L’Unione africana non riconosce ancora il Cnt. Che intanto ha bisogno urgente di soldi

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Le ragazze di Ghiran che fanno la rivoluzione con le loro canzoni 0

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Un tamburo per prendere in giro il raìs. “Non siamo topi come dici tu, siamo quelli che ti faranno mangiare la morte”. Asma, Aisha, Najat si danno ogni sera appuntamento sotto casa degli ultimi lealisti

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“Noi, in carcere per un mese in Libia” l’incubo di tre contractors italiani 0

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 Torneranno in Italia con tre giornalisti rapiti e poi rilasciati. Quirico, invece, va in Tunisia dalla vedova dell’autista 

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Tripoli prega fra le macerie “Allah, aiutaci a essere liberi” 0

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 Orrore in un ospedale dimenticato: più di 200 morti.  Nessuno offre la resa, nessuno cede perché cedere in una guerra civile vuol dire morire. Sui muri spuntano scritte contro il dittatore: “Vai via” o “17/2/2011, viva la rivoluzione” 

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Naà­m: “Un governo forte dopo Gheddafi anche all’Italia serve una Libia stabile” 0

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NEW YORK – «Il grande interrogativo oggi è questo: se la lezione che l’Occidente ha imparato durante la rivolta in Libia potrà  servire anche dopo, se il successo contro il regime è il preludio a un successo nel dopo-Gheddafi, perché è questo che conta.

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Aguzzino del raìs, eroe dei ribelli il doppio gioco di Ben Jumaa 0

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 Con lui altri militari-spie riuniti in un’associazione clandestina che ha aiutato gli insorti

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In fuga con «la cassa», l’ultima carta dei tiranni 0

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Così i dittatori caduti continuano la lotta, sognando il ritorno Finché c’è denaro c’è speranza. Potrebbe essere questo il motto dei dittatori accerchiati dai nemici.

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«Anche gli insorti dovranno essere giudicati dalla Corte dell’Aja» 0

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BERLINO — Giudice Fausto Pocar, in Libia è l’ora delle vendette e della caccia all’uomo. L’agenzia Onu per i diritti umani chiede che «la regola del diritto si applichi anche a Gheddafi». È l’ora di invocare «giustizia per il Raìs»?

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Cadaveri con le mani legate. In Libia vendette incrociate 0

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Prigionieri delle due parti uccisi a sangue freddo. Nell’ospedale di Abu Salim trovati 200 corpi

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Autobomba contro sede Onu diciotto vittime ad Abuja 0

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L’attentato rivendicato da un gruppo islamico che vuole introdurre la sharia   

 

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«Il Colonnello è a Sirte» Bombe Nato sul bunker 0

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TRIPOLI — Ormai terminati i combattimenti maggiori nella regione della capitale, la guerra si sposta a Sirte. Lo scenario era già  stato previsto da tempo. E infatti forze Nato e guerriglia libica stanno coordinando gli sforzi per stringere l’assedio sulla città  nei tempi più rapidi possibili.

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Prigionieri in Libia per un mese 0

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Tre italiani catturati dalle milizie del Raà­s. «Fuggiti dopo la caduta del regime»

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LA FINE DI UN MONDO 0

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Il secolo breve nella misurazione di Hobsbawm è compreso fra l’inizio e la fine della «rivoluzione» per eccellenza. La data di partenza è il 1917, l’Ottobre russo, e la data conclusiva il 1990, come media fra il 1989 di Tienanmen e del collasso del «socialismo reale» nell’Europa dell’est e il 1991 dell’ammainamento della bandiera rossa dalla torre più alta del Cremlino.

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Gheddafi beffa gli insorti e proclama la guerra santa 0

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Ventimila morti dall’inizio della rivolta. Liberati i giornalisti italiani.    È fuggito da qualche parte ma lo prenderemo, prima o poi siamo certi che lo prenderemo. Non permettete che i topi lascino Tripoli agli stranieri, la Libia non è né dell’Italia né della Francia 

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Battaglia nel deserto di Sirte 0

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La città  di Gheddafi blocca la marcia degli insorti   

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