TALKING PEACE

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“Un rogo a Sirte per far sparire i cadaveri” il Cnt sotto accusa per le esecuzioni dei lealisti 0

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Le organizzazioni umanitarie denunciano: “Corpi con colpi alla nuca e mani legate”. L’Onu chiede indagini.  Sospetti per il rogo di due depositi di carburante: “Così hanno eliminato le prove” 

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Il corpo di Gheddafi sepolto nel deserto 0

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Tripoli chiede alla Nato di prolungare la missione. L’Alleanza: “Ci consulteremo con l’Onu”.  Panetta non ha escluso un futuro impegno Usa in Libia, sotto l’egida Atlantica 

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I primi dubbi: linciaggio, sharia e ora le stragi 0

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LA «NUOVA LIBIA»  Ahi hai, ora che il tiranno Gheddafi ha tolto il disturbo (magari con metodi un po’ spicci ma non si può stare a sottilizzare troppo in certi casi) e «la liberazione» (con reintroduzione della «sharia» dopo i 42 anni bui del gheddafismo) è stata proclamata domenica a Bengasi dal «presidente provvisorio», Mustafa Abdel Jalil, cominciano (o continuano) i dubbi e i dolori con «la nuova Libia»?

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Gli Shabaab somali all’attacco due attentati nel cuore di Nairobi 0

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Il Kenya: “Con noi Francia e Usa nei raid oltreconfine”. Washington nega ogni coinvolgimento nel conflitto contro le milizie islamiche. Parigi: “Solo aiuti logistici” 

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L’ultima lettera di Gheddafi: “Silvio aiutami” 0

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Il raìs scrisse a Berlusconi ad agosto. Europa in allarme per la sharia in Libia.  Il corpo del Colonnello verrà  sepolto oggi in una località  segreta nel deserto

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Un’altra vittoria del War Party 0

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Il War Party (WP), il partito transnazionale della guerra, ha iscritto nel suo albo d’oro un altro successo: la guerra di Libia. Decisa dalla Cupola del potere – il massimo organo dirigente la cui composizione è segreta, ma di cui, si sa, fanno parte i delegati dei più influenti gruppi multinazionali e finanziari e dell’apparato militare-industriale – è stata magistralmente condotta dalla Segreteria transnazionale, fomentando e armando la dissidenza interna (attraverso agenti segreti e commandos infltrati) così da farla apparire una «rivoluzione».

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Liberi dalla paura tra i baschi in festa per l’addio alle armi 0

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L’organizzazione ha detto stop al sangue Ma resta l’ombra degli arsenali ancora intatti.  Dopo 43 anni, per le strade di Bilbao si celebra una vittoria insperata: l’abbandono definitivo della violenza da parte del gruppo terrorista. I cartelloni reclamano indipendenza, amnistia e libertà  per i prigionieri. Il negoziato sarà  affidato al governo che verrà  eletto 

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Una volontaria italiana rapita dai qaedisti nel deserto algerino 0

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Rossella Urru aiutava i profughi sahrawi: portata via con due spagnoli

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Libia in festa per la liberazione Ma l’autopsia conferma “Esecuzione per Gheddafi” 0

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Il presule cristiano di Tripoli: “La ferocia non si può giustificare. Perché profanare quel corpo?”.  Volontaria italiana rapita in un campo saharawi.  Obama: “Una nuova era”. L’Italia chiede un’inchiesta.  Martinelli, il vescovo amico del raìs “Non sapevo dei suoi crimini”.   Giuro che non vi è altro Dio al di fuori di Allah, la pace sia con lui. Giuro che morirò da musulmano. Se dovessi essere ucciso voglio essere seppellito a Sirte vicino alla mia famiglia. Invito i sostenitori a proseguire la resistenza e a lottare sempre contro gli aggressori stranieri. I figli Saadi e Saif “scioccati dalla brutalità “. E minacciano: “La lotta continua” 

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LIBIA. Post-coloniali? 0

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Qualche osservazione. Prima. Dunque l’assassinio del nemico non è un opzione perseguita dalla sola Israele ma dalle Nazioni Unite e da queste trasmessa alla Nato nell’accordo di tutti i governi. Giovedì sera, nel caos di informazioni e disinformazioni sulla fine di Gheddafi, una cosa era certa, che Gheddafi è stato catturato, ferito, trascinato per strada, linciato e, già  coperto di sangue, ucciso. Dai ribelli, con la benedizione del loro comando e il “via” della Nato e dell’Onu.

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L’ultimo crimine di guerra 0

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Se la macelleria finale su Muammar Gheddafi è stata commessa dagli alleati locali della Nato (ma continuano a chiamarli ribelli), il lavoro indispensabile alla sua cattura è stato compiuto dall’Alleanza; se ne sono orgogliosamente autodenunciati due paesi membri: gli Usa con il loro drone e la Francia poiché, parola del ministro Longuet, «sono stati aerei francesi a identificare e bloccare la colonna di veicoli nella quale si trovava Gheddafi».

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Tra i ribelli della città  fantasma “Abbiamo vendicato i martiri ora Sirte è la tomba del tiranno” 0

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Dopo l’autopsia i resti del Colonnello saranno restituiti alla famiglia. I resti dei fedelissimi non hanno neanche un nome sulla piastrina di riconoscimento. C’è soltanto il numero. Sono diventato soldato mio malgrado per andare a cercare mio fratello, ostaggio dei lealisti Sui muri si legge: qui è stato trovato il ratto, qui si è compiuta la vittoria dei ribelli La guerra non è finita ci sono ancora cecchini, abbiamo trovato uomini del Colonnello nascosti in uno scantinato. Abbiamo una mentalità  aperta, vogliamo la pace Sono pronto a restituire le armi ma non è ancora il momento. Ho perso tanti amici nella battaglia più dura a Wadi Jaref, vicino all’aeroporto, sono morte 250 persone Peccato, non lo abbiano preso vivo. Avremmo dato un’immagine migliore della nuova Libia. L’ultimo segno della presenza di Gheddafi è il cartello con la scritta: lunga vita all’Africa forte e unita 

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A tornare a casa è stato il figlio di ognuno di noi 0

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Solo il 25% degli israeliani – la destra e l’ultra-destra politica e religiosa – era contrario allo scambio con i 1027 detenuti palestinesi: il resto è il paese su cui poggiano le speranze per il futuro

Perché Netanyahu ha ceduto? Non è «il successo» di Hamas a importargli ma la botta a Abbas È stata una fortuna per Gilad che i servizi israeliani non abbiano trovato la sua prigione

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Duecento miliardi in oro e azioni caccia al bottino nascosto del raìs 0

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Immense risorse all’estero, il Cnt ne ha recuperate solo un terzo.  Tripoli riavrà  i beni “congelati” in Occidente. Non quelli dei Paesi africani . Il patrimonio a disposizione di Gheddafi era pari a 30 mila dollari per ogni libico 

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Le fazioni ribelli litigano sul corpo di Gheddafi 0

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Contrasti sull’autopsia. I vincitori: «Elezioni entro 8 mesi»

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I carnefici con il telefonino 0

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La guerra non è che la caccia all’uomo. E anche il più abominevole tiranno esce da sé quando è ridotto a un animale braccato e denudato, e costringe chi guarda da lontano alla vergogna e alla pietà .
Le scene finali di Sirte sono immagini di caccia antica, la preda sbigottita e insanguinata, il branco sfrenato e invasato. Non l’hanno divorato, Muammar Gheddafi: è la sola differenza. Gli umani non cacciano per nutrirsi.

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MORTE DI UN RIFORMATORE 0

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Il male della guerra non è la fine, che rappresenta il momento della catarsi come nella tragedia greca, ma l’inizio, quando tutte le scelte sono ancora aperte e il corso degli avvenimenti viene indirizzato dagli uomini verso la soluzione sbagliata.

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ISLAMISMO E PETROLIO 0

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L’esecuzione di Gheddafi sarà  forse l’inizio della fine della rivoluzione libica. Forse. Di certo è una tappa importante della controrivoluzione geopolitica pilotata dalle petromonarchie del Golfo e dagli islamisti. Ossia dagli esclusi della prima ondata insurrezionale che dal 17 dicembre 2010 ha scosso il Nordafrica, a partire dalla Tunisia e dall’Egitto. Sisma percepito con terrore dall’Arabia Saudita e dai suoi satelliti nel Golfo.

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