TALKING PEACE
Back to homepageUna sconfitta per l’Occidente così i fondamentalisti si riprenderanno il Paese 0
QUELLE di ieri sono state le prove generali dell’inizio della fine. Di quale fine? Di quella della presenza occidentale in Afghanistan. Tra pochi mesi, infatti, sono certo che le forze della Nato saranno costrette a lasciare il Paese in fretta e furia.
Read MoreKabul a ferro e fuoco I Taliban: “Inizia la vendetta per gli abusi dei marines” 0
Kamikaze con il burqa, assedio a ambasciate e Parlamento Read More
A BULCIAGO TRA LA GENTE DI VIK 0
Solo un uomo che si firma “Utopia” può aver pensato che la Brianza, almeno un tempo, fosse circondata dal mare. A vederlo nelle tante immagini che ci ha lasciato in ricordo, muscoloso, il volto arrostito dal sole e in bocca una pipa da marinaio consumato, bisogna riconoscere che Vittorio Arrigoni qualche dubbio lo instilla perfino nel più scettico dei materialisti.
Read MoreVersioni di comodo della difesa giudici inerti. Vittima la verità 0
La notte tra il 14 e 15 aprile 2011 nessuno potrà dimenticarla. Una notte durante la quale un gruppo di giovani, presunti salafiti, mise fine alla vita di Vittorio Arrigoni gettando nel dolore una madre e migliaia di palestinesi e italiani.
Read MoreIndia, liberato Paolo Bosusco 0
“Sì – ha confermato Giacomo Sanfelice, ambasciatore italiano in India – fonti del governo dell’Orissa mi hanno confermato che il nostro connazionale è libero”. Read More
UNA DELEGA DI GUERRA 0
La legge delega varata ieri dal Consiglio dei ministri per la riforma delle forze armate conferma le anticipazioni delle scorse settimane fatte dal ministro-ammiraglio Di Paola alle Commissioni Difesa di Camera e Senato e dal Consiglio Supremo della Difesa: tagli in 10 anni al personale militare e civile della difesa (33mila addetti in meno) per avere più risorse da destinare alle armi e alle operazioni militari all’estero.
Read MoreDal Molin, la base pronta a dicembre 0
L’ambasciatore Usa in Italia Thorne: «Sarà la più grande struttura militare americana al mondo»
Read MoreLe ali bipartisan dell’F-35 0
Sul caccia F-35, in parlamento, «il ministro Di Paola ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco»: lo assicura Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace.
Read MoreComiso, la terra e la pace 0
Il 4 aprile 1982 in centomila sfilarono a Comiso contro la costruzione d’una base missilistica che doveva accogliere 112 Cruise a testata nucleare. L’iniziativa siciliana era guidata dal comunista Pio La Torre
Read MoreIl nuovo Mediterraneo che sognava Pio La Torre 0
Il 4 aprile di trenta anni fa oltre centomila siciliani, ma anche tantissimi giunti da ogni parte d’Europa, sfilarono per le campagne di Comiso, dentro la città per dire no alla costruzione di una base militare che avrebbe dovuto accogliere 112 missili Cruise a testata nucleare.
Read More«Una nuova Intifada per sfidare Israele: quella non violenta» 0
Intervista a Mustafa Barghuti. Il leader palestinese «La militarizzazione? Un errore, come pure la strategia negoziale di Abu Mazen. Sì al dialogo con chi crede nella convivenza pacifica»
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Sul fronte africano della base di Vicenza 0
I militari statunitensi di stanza a Camp Ederle torneranno presto a combattere in Afghanistan. Intanto crescono gli obiettivi, le finalità e l’organizzazione del comando Us Army Africa
Read MoreGli F35 atterrano in Parlamento 0
Nella serata di mercoledì 28 marzo la Camera dei deputati ha discusso e votato su alcune mozioni relative alla questione degli F35, i nuovi caccia bombardieri che dovranno sostituire gli F16 multiruolo. Le mozioni erano 8, presentate da gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, con il sostegno o meno del governo. Un dibattito importante che finalmente fa arrivare la questione degli F35 alle sedi istituzionali appropriate una questione che non è di tecnica militare ma che investe il cuore della politica italiana e la modalità con cui il nostro paese si vuole presentare sullo scenario internazionale.
Read MoreSE LE ARMI NON MANCANO MAI 0
Che cos’è che non manca mai? Che cos’è che sembra abbondare anche nei luoghi più poveri o remoti del pianeta? Le armi.
Quando è stata l’ultima volta che una guerra, una rivolta o un movimento guerrigliero sono cessati perché una delle parti in conflitto era rimasta a corto di munizioni? Mai.
Cinquanta morti in dieci anni ecco l’inferno dei soldati italiani 0
Da Kabul a Herat: una missione di pace trasformata in guerra La sabbia di Shindand, il fango di Bala Murghab, la polvere della capitale. Scenari di vite bruciateIsaf, la Forza Internazionale di Sicurezza e Assistenza Ma lì infuria un vero conflitto
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La mamma spiega al figlio che il papà è morto Lui: gli hanno sparato, vero? 0
NAPOLI — Quello che potevano, gliel’hanno risparmiato, ad Antonio. Gli hanno risparmiato la concitazione dei primi momenti, quando in casa è arrivata la notizia che il suo papà era stato ucciso in Afghanistan.
Read MoreLa Kabul di oggi è un film dell’orrore 0
Non avrei mai pensato di trovare un luogo più tremendo della «Green zone» di Baghdad, mi sbagliavo.
A Kabul la zona delle ambasciate è diventata un luogo infernale. Girando tra i vari corridoi creati con i lastroni di cemento che la globalizzazione ha reso familiari in tutti i luoghi di conflitto, sembra di essere sullo scenario di un film dell’orrore. Dove gli unici segni riconoscibili sono le targhe delle ambasciate.
COME USCIRE DAL CONFLITTO 0
L’attacco all’avamposto della Brigata Garibaldi, nell’Afghanistan occidentale, durante il quale è stato colpito a morte un bersagliere e sono stati feriti cinque suoi compagni, è avvenuto in una fase di quella guerra ormai decennale dominata dall’incertezza.
Read MoreIn pericolo di vita anche una soldata 0
Tra i cinque militari italiani rimasti feriti in Afghanistan dai colpi di mortaio che hanno ucciso il sergente Michele Silvestri vi è una soldatessa, in forza al 1/o Reggimento Bersaglieri di Cosenza.
Read MoreUcciso a colpi di mortaio 0
Un mese fa la relazione dei Servizi al parlamento: «Corruzione e violenza troppo elevati, la transizione a rischio fallimento» Attacco ai bersaglieri. Un morto e cinque feriti, di cui due molto gravi. E in estate sarà peggio: il generale Allen (Usa) contrario al ritiro previsto da Obama a settembre Doppio attacco alla base «Ice», ai confini con l’Helmand. In soccorso arrivano gli elicotteri Mangusta
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