TALKING PEACE
Back to homepageIl Parlamento turco dà via libera a un intervento militare in Siria 0
Poi Erdogan frena: «Non cominceremo una guerra regionale»
Read MoreLa Turchia risponde col fuoco alla Siria 0
Bombardamenti per ritorsione all’ultimo attacco. La Nato: Damasco si fermi Read More
La caduta di Kisimayo 0
SOMALIA Al Shabab: ora ci ritiriamo, è la nostra «tattica militare»
Cade l’ultima roccaforte degli integralisti dopo l’arrivo nel porto somalo dell’esercito di Mogadiscio appoggiato in forze dalle truppe kenyane dell’Oua
La linea nera di Netanyahu 0
Ora sappiamo come sarà la bomba nucleare iraniana: a palla e con la miccia accesa, uguale a quella dei fumetti per bambini. L’ha mostrata con un disegno, all’Assemblea generale dell’Onu, il premier israeliano Netanyahu e, come un maestro di asilo infantile, ha tirato fuori un pennarello e ha tracciato sulla bomba una bella linea rossa.
Read MoreBomba in una chiesa di Nairobi durante la messa per le scuole muoiono due bambini, molti feriti 0
Probabile rappresaglia delle milizie somale di Al Shabab dopo l’offensiva keniana Read More
Afghanistan, la guerra infinita ucciso il soldato Usa numero 2000 0
L’ultima vittima caduta sotto il fuoco di un militare di Kabul Read More
La bomba che fa paura 0
Lo show all’Onu di Netanyahu contro il nucleare in Iran, l’ingresso nel club dell’Atomica di paesi sempre più instabili. Così cresce il timore dell’Apocalisse Read More
Hanan Ashrawi: «La mia Palestina non alzerà mai bandiera bianca» 0
«La comunità internazionale si è arresa senza combattere i falchi israeliani ma noi continuiamo a lottare per il nostro Stato». «Intorno a me vedo crescere la rabbia, rischia di esploderenin un futuro non lontano»
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Morte di Gheddafi, si riapre il giallo 0
L’ipotesi di una «mano straniera» evocata dall’ex premier libico Jibril Read More
Contesa sulle armi di Hezbollah 0
LIBANO Sull’onda della guerra civile in Siria, a Beirut si riapre la lotta di potere. Lo schieramento filo occidentale cerca il controllo sull’arsenale del partito sciita
Read MoreOnu, show di Netanyahu sulla Bomba “L’Iran è come Al Qaeda, va fermato” 0
Abu Mazen: “La Palestina sia riconosciuta come Stato”
Read MoreMorto per le sevizie il giovane che catturò Gheddafi 0
Fatto prigioniero dalle milizie lealiste è stato ridotto da loro in fin di vita Portato a Parigi, è spirato in ospedale Read More
Quelle fiction dell’orrore che non destano attenzione 0
«Carnefici e spettatori. La nostra indifferenza verso la crudeltà » di Alessandro Dal Lago Read More
Barack attacca Romney “Se vuole un’altra guerra lo dica agli americani” 0
Il presidente: “Io debole? Ecco cosa ho fatto contro il terrorismo” Read More
Libia: petrolio rosso sangue 0
È uscito il secondo episodio di «Humanitarian War», famosa fiction washingtoniana sulla Libia. Ecco il trailer: aiutati i libici a liberarsi dal feroce dittatore, i buoni, guidati dall’eroico Chris, continuano ad aiutarli con uguale disinteresse; ma i cattivi – i terroristi ancora annidati nel paese – uccidono Chris che «rischiava la vita per aiutare il popolo libico a costruire le fondamenta di una nuova e libera nazione» (Hillary Clinton) e, «fatto particolarmente tragico, lo uccidono a Bengasi, città che aveva aiutato a salvare» (Barack Obama); il Presidente invia una «forza di sicurezza» in Libia, ma sono gli abitanti di Bengasi, scesi spontaneamente in piazza con cartelli inneggianti a Chris, a cacciare i cattivi dalle loro tane. In attesa del terzo episodio, uno sguardo alla realtà .
Read MoreAlla mercé di un Mig, vivere (e morire) in Siria 0
Macerie ad Al Bab – Foto: Andrea Bernardi
Al Bab – È quando meno te lo aspetti che arriva il pericolo. Non ti avvisa nessuno. Solo un forte rumore proveniente dal cielo è il segnale che il MIG sta per piombare con le sue potenti bombe da qualche parte. Le teste di chi è per strada sono tutte rivolte in alto. Il Jet volteggia nel cielo per qualche minuto, poi punta dritto verso l’obiettivo. Che quasi mai centra. Qualche secondo di silenzio, il boato, il fumo e la solita tragedia che si ripete quasi ogni giorno da oltre due mesi. Non è la scena di un film, ma la quotidianità di chi vive nella cittadina di Al Bab, roccaforte dei ribelli a meno di 40 chilometri da Aleppo. Qui non ci sono combattimenti per le strade, non ci sono cecchini dell’esercito libero siriano appostati sui tetti delle case da abbattere. Non siamo nel campo di battaglia di Aleppo. La città , come dicono i suoi abitanti, “è stata liberata da parecchio tempo”.
Read MoreDopo il film anti-islam tornano bandiere taleban per le strade di Kabul 0
Afghanistan /LE UNIVERSITà€ LUOGHI DI RECLUTAMENTO
Read MoreCentomila pistole per l’esercito Usa 0
IL COLPO DELLA BERETTA
La Beretta ha vinto la commessa per la fornitura di centomila pistole per l’esercito statunitense, un affare del valore di settanta milioni di dollari. La nuova fornitura si somma ad altre precedenti, la prima delle quali del 1985. Da quella data la società di Gardone Val Trompia ha surclassato la Colt. In totale l’azienda bresciana ha venduto al Pentagono oltre seicentomila pistole.
Bengasi, la vendetta dei miliziani strage di poliziotti dopo la rivolta 0
E il Pakistan mette una taglia sull’autore del film blasfemo Read More
Cina-Giappone, la contesa che fa paura al mondo 0
Il mondo è giustamente preoccupato dalla guerra civile in Siria, e dalla violenza antioccidentale nei Paesi arabi e nelle altre nazioni islamiche in risposta al noto film amatoriale che attaccava il Profeta. Ma c’è anche un’altra serie di tensioni di cui preoccuparsi: quelle tra Cina e Giappone. Molto probabilmente, alla fine rientreranno e tornerà la calma. Tuttavia, vi è un rischio significativo che non andrà così. Si potrebbe anche arrivare a un conflitto.
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