TALKING PEACE

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L’avvocato che amava la libertà  e predisse le squadre della morte 0

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UNISI — Solo poche ore prima di venire assassinato mentre usciva di casa nel centro della capitale Chokri Belaid era tornato a ripetere il suo mantra: il maggior partito islamico che governa il nostro Paese difende gli estremisti, la democrazia nata dalla rivoluzione dei gelsomini tunisina è in pericolo.

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«Temo che la guerra ora diventerà  etnica» 0

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AMINATA TRAORà‰ L’ex ministra e attivista sull’intervento francese in Mali e sulle vere cause della crisi
Gli islamisti, gli effetti collaterali delle bombe Nato in Libia, le risorse e soprattutto la povertà . «Una decina di salafiti con del denaro possono reclutare tutti i giovani disperati che incontrano»

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L’assassinio? «Legalizzato» 0

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NBC, RIVELAZIONI CHOC 
È legale uccidere un cittadino americano senza nemmeno processarlo «se un rappresentante di alto livello» del governo determina che l’obbiettivo è un esponente dei vertici di Al Queda «che costituisce una minaccia imminente per gli Stati uniti» e se la sua cattura non è possibile.

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F35 e spese militari, le alternative possibili 0

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I caccia Joint Strike Fighter sono al centro del dibattito politico, dopo le dichiarazioni del leader Pd Pierluigi Bersani sulla necessità  di ridurre i costi e la stoccata di Monti ai governi precedenti. Rivediamo come sono andate le cose

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Nasce il Califfato jihadista di Mayadin 0

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Imposta la sharia nella città  siriana sull’Eufrate conquistata dagli uomini del Fronte al Nusra, qaedista. Il «codice coranico» nell’est in mano a integralisti ed Els (milizia appoggiata dall’Occidente)

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La «sicurezza» dell’impero 0

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Menomale che in un mondo così pericoloso qualcuno pensa alla nostra sicurezza. Lo fanno gli autorevoli esponenti che si ritrovano a Monaco per l’annuale Conferenza internazionale sulla sicurezza. All’edizione 2013 (1-3 febbraio), cui non poteva mancare il ministro della difesa Di Paola, è stato Joe Biden, vicepresidente Usa, a tracciare le linee guida.

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La vittoria non canta 0

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Non potevano che accoglierlo con la grandeur dell’elogio fiorito per cui vanno giustamente famose le griottes del Mali. Un canto devozionale ad personam , consuetudine da ancien régime locale, perentoria e polverosa come lo splendore di Timbuctu.

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L’Hollande d’Afrique 0

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MALI · «Saremo al fianco delle autorità  di Bamako per finire le operazioni al nord»

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I soliti crimini della guerra 0

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Bombe sui civili, esecuzioni, corpi abbandonati nel deserto. Non solo il dramma dei bambini soldato e gli abusi commessi dagli islamisti. Amnesty International e Human Rights Watch accusano l’esercito regolare di Bamako e le truppe francesi

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Droni Usa in Niger per le prossime guerre africane 0

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AFRICOM Accordo tra Cia e Niamey sugli aerei-spia. Cresce la collaborazione militare nel deserto

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La pista interna e l’ombra della crisi siriana 0

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Un attacco suicida per servire una causa locale e inserirsi nella partita internazionale. L’attacco contro l’ambasciata Usa ad Ankara può prestarsi alla doppia lettura, però usando tutta la cautela possibile. L’indagine è all’inizio e la Turchia è terra di intrighi.

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Turchia, attacco all’ambasciata Usa 0

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 Kamikaze si fa esplodere, uccisa una guardia. Sospetti sull’estrema sinistra

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Test di guerra il raid aereo d’Israele 0

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«La finestra per l’attacco all’Iran è tra marzo e la prossima estate, tra l’invio degli Stati Uniti di mezzi e uomini nel Golfo e le presidenziali iraniane». Amir Rappaport, editorialista ed uno dei più noti esperti militari di Israele, risponde alle nostre domande con voce calma, senza tradire alcuna emozione. «In questo quadro – aggiunge Rappaport – l’attacco aereo di martedì notte contro la Siria è un messaggio forte inviato (al presidente) Bashar Assad e allo stesso tempo è il segnale che qualcosa di importante si sta preparando nella regione».

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L’impianto nucleare di Natanz torna sotto tiro dell’Aiea 0

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L’impianto di Natanz torna al centro dei colloqui sul nucleare iraniano. Tehran ha reso noto all’Agenzia atomica internazionale (Aiea), i cui ispettori si sono recati nella capitale iraniana a metà  gennaio, di pianificare l’uso di centrifughe aggiuntive. Si tratterebbe di tecnologia di ultima generazione che renderebbe ancora più sospetta la centrale di Natanz, per anni oggetto di controlli e illazioni sull’avanzamento del programma nucleare iraniano.

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«Resistenza zero» e poi in fuga tra le montagne degli Ifoghas 0

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GUERRA IN MALI La strategia jihadista dopo la «riconquista». I tuareg di Kidal ribadiscono il no all’ingresso delle truppe maliane in città 

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«Nassiriya, la base non era sicura» 0

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 La Cassazione: il ministero della Difesa risarcisca le vittime

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PARIGI Omicidio delle tre militanti kurde: la pista turca 0

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Omer Gà¼ney, indagato per l’omicidio di Sakine Cansiz, co-fondatrice del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), Fidan Dogan, rappresentante del Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK) a Parigi e Leyla Saylemez, appartenente al movimento giovanile kurdo, si è recato una decina di volte in Turchia durante l’anno scorso. Ha visitato per l’ultima volta Ankara il 18 dicembre 2012, 19 giorni prima del triplice omicidio, avvenuto nella capitale francese.

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