TALKING PEACE

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Il cuore transennato di Boston «Siamo di nuovo vulnerabili» 0

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Washington: busta con veleno mortale indirizzata a un senatore

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Turchia Patto segreto con i curdi così è arrivata la pace 0

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La trattativa è stata condotta nell’isola-prigione dove è detenuto il leader del Pkk “Apo” Ocalan L’accordo chiude 30 anni di guerra, un massacro che ha fatto 40 mila morti e 300 miliardi di danni    

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Un qaedista o un nemico interno Le due piste degli investigatori 0

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L’ipotesi delle bombe artigianali, come quelle dei conflitti mediorientali

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Sangue sulla grande festa popolare Quei fantasmi che ritornano 0

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La maratona di Boston è un simbolo di unità  per tutta l’America

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«Una strage coordinata e pianificata» 0

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 Obama: troveremo i responsabili. Due morti, oltre cento feriti. Tra le vittime un bimbo

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«Kalashnikov, passamontagna e tè» 0

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Il reporter Elio Colavolpe racconta i 10 giorni da ostaggio «Ci credevano spie. E discutevano di religione, in inglese»
Per 10 giorni il fotoreporter Elio Colavolpe, 48 anni, è stato nelle mani del gruppo islamico «Jabhat Al Nusra» (Fronte della Salvezza) nel nord della Siria, con i colleghi Amedeo Ricucci, Andrea Vignali e Susan Dabbous. Ecco il suo racconto.

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COSàŒ LONTANO, COSàŒ VICINO 0

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«Non era un eroe, né un martire, solo un ragazzo che credeva nei diritti umani», con queste parole e questa convinzione che ha spesso ripetuto, oggi Egidia Beretta Arrigoni accoglierà  nel piccolo comune di Buciago tutti quelli che arriveranno nel cuore della Brianza – speriamo in tanti – a ricordare Vittorio Arrigoni. Per non dimenticare Vik, per continuare a vivere con lui, non con la sua memoria lontana ma con le sue opere vicine, fertili e indistruttibili.

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Siria, liberati i giornalisti italiani 0

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La troupe Rai per 9 giorni nelle mani dei fondamentalisti. Napolitano: “Sollievo”   

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«Chiedo perdono per Vittorio» 0

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GAZA CITY. «Dovevamo dargli una lezione, non sapevo che Breizat avesse un altro piano». Incontro nel carcere di Gaza con Tamer Hasasnah, che scarica ogni responsabilità  sul capo del gruppo. Khader Jram tace C’è un’atmosfera strana per le strade di Gaza, le stesse strade che percorreva Vittorio Arrigoni per raccogliere testimonianze e notizie da riferire ai tanti che lo seguivano dall’Italia.

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Repubblica Centrafricana: “guerra e pace” 0

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   Foto: Giornalettismo.com

A 20 giorni dalla presa di Bangui da parte del gruppo di opposizione Séléka, nato dal “matrimonio” (Séléka in sango significa anche questo) di più gruppi contrari alla politica dell’ex presidente Francois Bozizé, fuggito in Camerun, la vita nella capitale della Repubblica Centrafricana sta gradualmente tornando alla normalità  e la presenza militare è diminuita, anche se le forze di Séléka continuano a occupare le rotatorie e le strade principali della città .

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Conto alla rovescia per i missili 0

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Duro monito Usa alla Nord Corea Kerry a Seul. Dossier dell’intelligence su presunte testate nucleari

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Afghanistan, non basta il ritiro immediato 0

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UN PAESE IN TRANSIZIONE Come l’Italia potrebbe archiviare l’illusoria politica militarista. È tempo di chiedere chiarezza sui risultati ottenuti con le bombe e sulle vittime civili

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Mozione grillina sulla guerra persa E il Pd frena Sel 0

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VIA DA KABUL. La mozione sull’Afghanistan del Movimento 5 Stelle non è una semplice fuga in avanti per parlare alla pancia del Paese come già  fece la Lega col suo «tutti a casa» che voleva riportare in patria i «nostri ragazzi» in Afghanistan.

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NUCLEARE Da chi viene la minaccia? 0

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Mi auguro che il fatto che uno scriteriato dittatorello tenga con il fiato sospeso il mondo intero con la folle minaccia di un attacco nucleare faccia ragionare un minimo la gente, se non è obnubilata dalla retorica dei mezzi di (dis)informazione.

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Nel fast food delle armi 0

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Silenzio, voci calme commessi super gentili: è l’emporio della morte, dove si compra una calibro nove per 400 dollari. Qui l’America profonda si arrocca nel mito dell’uomo libero, anche di sparare. Un mito che Obama vuole stracciare in una disperata battaglia parlamentare. Nel nome delle vittime innocenti. La crociata del presidente ha prodotto finora una corsa al riarmo personale Nei negozi si trova di tutto: da revolver “da borsetta” a fucili d’assalto semiautomatici “Là  fuori o spari o qualcuno spara a te”. Negli Usa è ancora uno slogan che funziona

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COS’E’ L’HIP HOP

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L’Hip Hop è un movimento culturale nato in prevalenza nelle comunità Afro-Americane e Latino-Americane del Bronx, quartiere di New York, verso gli anni 70. Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine “hip hop” per descrivere […]

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Fotografie dalla Siria 0

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Fotografie dalla Siria

E anche molti aggiornamenti: Human Rights Watch ha documentato attacchi aerei “intenzionali e indiscriminati” sui civili, oggi se ne parla al G8 di Londra

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