INTERNAZIONALE

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La battaglia delle manette 0

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Il caso di Dominique Strauss-Kahn suscita reazioni diversissime in Francia, negli Stati Uniti e in Italia, rivelando differenze culturali tra l’America e l’Europa di grande interesse sulle questioni di sesso e potere, giustizia e ingiustizia. Per i francesi e per molti italiani lo spettacolo impietoso di Strauss-Kahn, portato in tribunale in manette davanti ai giornalisti, sembra una forma di accanimento barbarico nei confronti di un uomo indifeso, trattato come un delinquente quando per la legge dovrebbe essere ancora innocente.

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Crisi del debito.Svelato il meccanismo di salvataggio Ue 0

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La Stampa ha avuto accesso alla bozza del trattato che istituirà  l’European stability mechanism (Esm), il dispositivo “salva-stati” che dal 2013 dovrebbe sostituire il Fondo europeo di stabilità  finanziaria (Fesf) adottato come misura provvisoria per tamponare la crisi dell’euro.

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Obama e il vento dell’Est 0

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Il presidente Usa, nel suo discorso, fa riferimento all’Europa orientale come modello per il nuovo Medio Oriente

”Due sono caduti, altri possono seguire”. Barack Hussein Obama, presidente degli Stati Uniti d’America, parla al mondo. Traccia un primo bilancio del cataclisma politico che ha investito il Medio Oriente e il Nord Africa dall’inizio del 2011. Dieci anni dopo l’attacco nel cuore degli States.

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Cile: in migliaia nelle piazze per dire no alle dighe in Patagonia 0

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Il Cile non ci sta. Sono migliaia i cittadini cileni che nell’ultima settimana hanno occupato le piazze delle maggiori città , ma anche dei piccoli centri della Patagonia, per dire no al megaprogetto idroelettrico della HidroAysen. Il progetto a maggioranza di capitali italiani di Endesa – ormai controllata dalla nostra Enel – è stato approvato con 11 voto favorevoli e uno contrario dalla Commissione di Valutazione Ambientale della regione Aysen lo scorso 9 maggio.

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L’ora della rabbia scarpe e uova al padre della censura 0

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Fang Binxing ha inventato i filtri web di Pechino Ieri attaccato dagli studenti nella sua università 


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La bocciatura di Netanyahu “Quelle frontiere indifendibili” Hamas: “Niente riconoscimento” 0

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Il premier israeliano oggi negli Stati Uniti. Abu Mazen loda le aperture ma fra i suoi uomini c’è perplessità  sul tema del congelamento degli insediamenti, che non è stato affrontato 

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Strauss-Kahn libero su cauzione sei milioni per evitare il carcere 0

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Domiciliari a Manhattan e braccialetto elettronico. Formalmente incriminato per stupro. Il 6 giugno la prossima udienza 

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“Bce non accetterà  più bond greci a garanzia” 0

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Ultimatum di Trichet contro la ristrutturazione del debito di Atene e spunta nuovo piano Ue. In discussione altri aiuti per 60 miliardi Papaconstantinou pronto a tagliare stipendi e pensioni 

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Aiutare la Tunisia. L’appello dei professori 0

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Il popolo tunisino ha dato prova di eccezionale maturità . Ha rivendicato e ottenuto la fine di un regime autocratico: una rivoluzione non violenta, che ha innescato nel mondo arabo un movimento democratico suscettibile di trasformare profondamente non solo il futuro dell’area, ma anche quello dei Paesi mediterranei e della Ue. E’ essenziale che i Paesi membri del G8 sappiano cogliere la portata di quest’evento in tutta la sua ampiezza. Il rischio che corriamo oggi è quello di disperderci in azioni mal coordinate, o di rinviarle in attesa che la transizione sia compiuta. 

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“Finito il tempo di Gheddafi”. Il discorso di Obama 0

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Da sei mesi assistiamo a un cambiamento straordinario in Medio Oriente e in Nordafrica. Piazza dopo piazza, città  dopo città , Paese dopo Paese i popoli si stanno sollevando per esigere il rispetto dei diritti umani fondamentali. Due leader hanno lasciato il potere. Altri potrebbero calcarne le orme.

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Obama, silenzi e promesse 0

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Discorso scontato sulle rivolte arabe, l’annuncio di investimenti. Al ribasso sulla Palestina. Mentre parlava Israele dava il via alla costruzione di nuove case nelle colonie di Gerusalemme est

 

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Obama, l’audacia più cauta 0

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Barack Obama ha ieri esposto alcune delle più coraggiose affermazioni mai pronunciate da un presidente degli Stati uniti. Nei 50 minuti e passa del suo atteso discorso sul Medio oriente, ha osato l’indicibile, contro cui avevano scommesso molti esperti: ha detto che i confini del 1967 devono essere la base di ogni futuro accordo tra Israele e palestinesi.

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La democrazia come bussola 0

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Il cuore gettato oltre l’ostacolo, abbandonando definitivamente i vecchi regimi mediorientali e incalzando l’alleato israeliano, non per il desiderio di rinverdire le parole d’ordine — hope e change, speranza e cambiamento — che tre anni fa lo proiettarono verso la Casa Bianca e fecero sognare il mondo, ma sulla base di una fredda analisi: per Barack Obama continuare a difendere lo status quo per paura dell’instabilità  generata dal cambiamento non è più possibile né nei Paesi scossi dalla «primavera araba» né ai tormentati confini tra Israele e territori palestinesi.

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Venti islandesi sulla primavera spagnola 0

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Spagna

 "Errore di sistema". Manifestazione di ¡Democracia Real Ya! a Madrid, 17 maggio.  “Errore di sistema”. Manifestazione di ¡Democracia Real Ya! a Madrid, 17 maggio. AFP

Dopo mesi di apatia, alla vigilia delle elezioni amministrative i giovani spagnoli hanno dato vita a un movimento di protesta che si ispira a quello che ha fatto cadere il governo di Reykjavik dopo la crisi del 2008.

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Ue, la riforma della pesca divide 0

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Intervista a Ettore Ianì, presidente di Lega Pesca, che lancia l’allarme su un mondo in grande crisi

”L’Unione Europea prepara una riforma ambiziosa della politica comune della pesca in Europa, dove la sostenibilità  sarà  onnipresente e dove non mancherà  l’elemento essenziale dei rigetti di parte del pescato in mare”. Così parlò – il 4 maggio scorso – Maria Damanaki, commissario europeo alla pesca.

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E i talebani? Twittano… in inglese 0

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Avevano bannato la televisione, la musica e il cinema, perché segno dell’immoralità . Oggi, a distanza di 15 anni, twittano. Segno che i tempi cambiano anche per gli studenti più puri del Corano. Quando tra il 1996 e il 2001 i talebani spadroneggiavano in Afghanistan, quasi tutti i prodotti elettronici erano banditi. Fotografare era fuorilegge e chi veniva scoperto in possesso di una videocamera si meritava frustrate in pubblico. Ma poi, con l’arrivo della coalizione internazionale, qualcosa è cambiato.

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Libia, Gheddafi sempre più solo in fuga famiglia e manager del clan 0

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“La moglie e due figli in Tunisia”. Giallo su un attentato al raìs. Diplomazie al lavoro sull’esilio per il colonnello: Venezuela, Malesia o Indonesia 

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Obama: “Due Stati per Israele e palestinesi” 0

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Sanzioni contro Assad: “Riforme o si dimetta”. Oggi il discorso al Medio Oriente. A due anni dal discorso del Cairo la Casa Bianca aggiorna la sua “strategia” 

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Uguali davanti alla legge l’America non ha paura di inchiodare i potenti 0

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È una storia edificante: anche le accuse di una cameriera possono trovare dignità  e essere ascoltate 

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