INTERNAZIONALE
Back to homepageLa mossa di Berlino e Parigi Patto di bilancio entro marzo 0
Il vertice tra Merkel e Sarkozy. Avanti sulla Tobin tax
Monti e la crescita: Merkel si è convinta 0
Soddisfazione per il vertice franco-tedesco. Moavero: dialogano tra loro e con noi
Read MoreDebito Pubblico la Germania Chiede il Rientro da Subito 0
BRUXELLES — I Paesi indebitati dovranno cominciare subito a ridurre l’esposizione e non fra tre anni, come previsto finora. È la (dura) sostanza di uno dei sedici emendamenti presentati dalla Germania al tavolo del negoziato sull’«Unione economica rafforzata».
Read MoreEuro, se la moneta «batte» lo stato 0
Su un punto la cancelliera tedesca Angela Merkel ha assolutamente ragione: non può esserci moneta unica senza politica economica comune. Ma l’accordo finisce qui. Perché la catena logica dovrebbe proseguire: non può esserci politica comune senza uno stato comune. Una volta si diceva che prerogativa essenziale del sovrano era quella di battere moneta. Senza stato (senza principe) non c’è politica economica e non c’è moneta. La catena logica però va oltre: senza un meccanismo democratico unitario questo stato unico o non c’è, oppure è una tirannia.
Read MoreSulla Tobin Tax scoppia in Europa l’ambigua guerra delle tasse 0
Ue /PARIGI, BERLINO E LONDRA AL “REDDE RATIONEM”
Non regge la tesi che per funzionare la tassa deve essere globale, altrimenti c’è una fuga di capitali verso i paesi che non la applicano
Viaggio nei paesi dell’«asse del male» Per fare che? 0
AHMADI NEJAD . Con questa fanno sei. La sesta volta dal 2005 che il presidente Mahmud Ahmadi Nejad arriva in America latina. Ieri a Caracas col venezuelano Hugo Chà¡vez, oggi a Managua col nicaraguense Daniel Ortega, domani all’Avana col cubano Raàºl Castro, giovedì a Quito con l’ecuadoriano Rafael Correa. Manca solo la Bolivia di Evo Morales perché la sua visita ai paesi dell’«asse del male» fosse completa.
Read MoreIran. «Spia Usa» condannata a morte 0
Mentre Tehran annuncia un nuovo impianto per l’arricchimento dell’uranio
La confessione in tv, poi la sentenza. Le autorità affermano di aver smantellato una rete di spie
Read MorePrimarie repubblicane, vento anti-Wall street 0
New Hampshire La battaglia per le presidenziali si inasprisce. Il favorito Mitt Romney ritratto come il figlio del privilegio, «che ha distrutto business altrui, lasciato gente senza lavoro»
L’ex governatore del Massachusetts è ampiamente in testa per la vittoria di oggi, ma lo spot dei sostenitori di Gingrich, da far circolare online in coincidenza con il voto del South Carolina, potrebbe demolirne lo «spirito imprenditoriale» «Ha preso le distanze da Reagan», i suoi figli non hanno fatto il militare: stoccate tra i candidati
Read More“Que se vayan todos”, l’Argentina dieci anni dopo il crac 0
Siamo a pochi giorni dal Natale 2001, e il paese del Cono Sur è in una profonda crisi economica, finanziaria, politica e sociale, dovuta alle scelte scellerate di un governo neoliberista che – conclusasi la triste parentesi della dittatura – ha svenduto il paese ai privati, principalmente stranieri, seguendo tutte le ricette del Fondo Monetario Internazionale. Tanto da guadagnarsi il plauso e l’appellativo di migliore alunno dall’istituzione finanziaria internazionale.
Read MoreDA TEHERAN A DAMASCO UN ANNO PIENO DI PERICOLI 0
Di tutte le incertezze del 2012, quella più inquietante riguarda l’Iran. La crisi strisciante iniziata dopo che la trionfale elezione del riformista Mohammad Khatami, nel 1997, aveva reso manifesto il rigetto del regime teocratico da parte della popolazione, si è trasformata in crisi aperta dopo che la rielezione fraudolenta di Mahmud Ahmadinejad, nel 2009, ha consumato la frattura fra Paese legale e Paese reale.
Read MoreAstemi ma sexy: Romney punta sui figli 0
Quattro fratelli in campo. Ed è battaglia con le giovani (e sfrontate) Huntsman
Read MoreMiami, via la console venezuelana sospettata di tramare con l’Iran 0
WASHINGTON — Il confronto Iran-Usa supera lo stretto di Hormuz e si allunga fino all’America Latina. Il Dipartimento di Stato ha ordinato l’espulsione del console venezuelano a Miami, Livia Acosta Noguera.
Read MoreIl presidente offre a Suu Kyi «un posto nel governo» 0
Forse, questa, Aung San Suu Kyi proprio non se l’aspettava. Il consigliere politico del nuovo presidente birmano Thein Sein ha offerto al premio Nobel per la Pace un «posto importante nell’amministrazione dello Stato, forse anche un incarico» come ministro.
Read MoreRomney alla prova New Hampshire “Ormai ha la nomination in tasca” 0
Il mormone superfavorito alle primarie repubblicane di domani I sondaggi lo danno sopra il 40 percento con venti punti di distacco sugli inseguitoriIn corsa per la prima volta l’ex ambasciatore in Cina Huntsman moderato e liberal
Read MoreNucleare, l’ultima sfida di Teheran 0
Annunciato un sito per l’arricchimento dell’uranio. Gli Usa: “Pronti a intervenire a Hormuz”
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CINA, UN BILANCIODEL 2011 0
I ricchi, i meno ricchi ma felici e i lavoratori migranti
(Yang Jie, China daily)
I Ricchi. Il quattordici per cento delle ricche famiglie cinesi i cui beni d’investimento raggiungono i sei milioni di yuan annui (946,756 dollari) dipendono dal settore immobiliare come principale fonte di reddito, secondo un rapporto pubblicato in fine d’anno dal The Boston Consulting Group (Boston).
Read More“Un piano contro il protezionismo all’Unione serve più mercato” ora l’Italia va in pressing su Barroso 0
L’Europa Il premier: nessun Paese esce dalla crisi senza gli altri Roma ha spezzato il direttorio franco-tedesco per un dialogo più ampio sul futuro europeoMonti rivendica il rigore, chiede più crescita: “Bisogna dare speranza ai cittadini”
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La suora italiana in Nigeria: vogliono distruggerci 0
«La mia vita è qui, non posso pensarmi lontana dai miei bambini». Suor Semira più che un’eroina sembra «soltanto» una donna forte e appassionata.
Read MoreLa faida che scuote il trono del Crisantemo 0
Lite sulla successione tra i due figli dell’imperatore. Interviene il governo
Il ricercato al-Bashir a Tripoli 0
Una delle ragioni per cui il nuovo governo libico si era impuntato e aveva detto no al procuratore capo della Corte penale internazionale sbarcato a Tripoli in novembre per chiedere il trasferimento all’Aja di Saif al-Islam Gheddafi, era che il processo a carico del figlio del Colonnello poteva benissimo svolgersi a Tripoli, nella nuova Libia democratica e rispettosa dei diritti umani, con tutte le garanzie del caso.
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