INTERNAZIONALE

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Le critiche di Habermas all’integrazione di facciata 0

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Unione europea/ L’ANALISI E LE PROPOSTE DEL FILOSOFO TEDESCO
Sigmar Gabriel, capo del partito socialdemocratico tedesco, ha invitato il filosofo Jà¼rgen Habermas a partecipare alla stesura del nuovo programma elettorale per le elezioni del 2014. Il risultato è un contributo, scritto in collaborazione con il filosofo Nida-Rà¼melin e l’economista Peter Bofinger, apparso sulle pagine del Frankfurter Allgemeine Zeitung lo scorso Agosto.

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La retorica del “noi contro loro” Mitt sposa il rancore dei ricchi 0

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Così il candidato cavalca la polarizzazione economica e culturale

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Nel cuore reazionario dell’America 0

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Il dileggio di Romney verso il 47 per cento degli americani ha smascherato il vero volto della “superdestra” statunitense. Ecco il nuovo partito repubblicano. Miliardari che se ne infischiano della loro stessa base e pensano di poter scacciare Obama dalla Casa Bianca a suon di quattrini e spot

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Lettera aperta a Paul Kagame – presidente del Rwanda 0

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  Il presidente ruandese Paul Kagame – Foto: str8talkchronicle.com

Egr. Presidente, ho visitato recentemente il Rwanda grazie ad un permesso che i Suoi uffici m’ hanno accordato. Sono stato veramente sorpreso per lo “sviluppo accelerato”. Complimenti. Vorrei, tramite la presente, far conoscere ad un pubblico più esteso alcune politiche che Lei ha realizzato dal 1994 ad oggi.

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Il ministro Riccardi: «L’Italia non abbandoni l’Africa al fondamentalismo» 0

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 «Nel Sahel, nel Mali si rischia un nuovo Afghanistan La cooperazione può aiutare a frenare il contagio»

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Maometto, in Francia in arrivo nuove vignette 0

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Continuano le proteste per il film blasfemo. Al Qaeda: “Uccidete altri ambasciatori Usa”. Una kamikaze fa strage a Kabul

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La gaffe-verità  di Romney “I poveri? Non mi interessano” 0

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  Il video che inguaia Romney “In America 47% di parassiti votano Obama, non me ne occupo”. Repubblicani nella bufera. “I palestinesi? Non vogliono la pace”

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Che fine ha fatto la Primavera 0

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Quindici mesi fa il manifesto organizzava un convegno sulle Primavere arabe intitolato «La speranza scende in piazza». Ora ci si può chiedere dove sono finite quella speranza e quella piazza. Già  allora interventi e testimonianze erano cauti, ma certo nessuno poteva prevedere la portata dell’involuzione integralista. Oggi i Fratelli musulmani governano in Egitto, loro omologhi guidano la Tunisia, mentre gli integralisti finanziati e armati dal Qatar e dall’Arabia saudita controllano la Libia e si preparano a conquistare la Siria.

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Tunisi, la beffa dell’imam in fuga vestito da donna 0

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 Il radicale Abou Iyadh aizza i fedeli e sparisce. Le proteste violente contagiano Kabul e Beirut

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Cina, rivolte e saccheggi contro il Giappone 0

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Esplode la crisi per le isole contese, le multinazionali di Tokyo fermano gli impianti  

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Inizia il processo all’ex «sceriffo» 0

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WANG LIJUN/BO XILAI
A poche settimane dal Congresso del Partito comunista cinese, si è aperto ieri il processo a Wang Lijun, l’ex «sceriffo» di Chongqing che, a febbraio, si era rifugiato nel consolato statunitense di Chengdu facendo scoppiare lo scandalo che ha portato alla caduta dell’ex segretario generale del Pcc di Chongqing, Bo Xilai, e alla condanna a morte di sua moglie Gu Kailai.

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La Cina prende il largo 0

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Dopo un week end di fuoco di proteste anti-giapponesi in oltre 50 città  – le più violente e vaste mai registrate da quando il Tokyo ha ristabilito rapporti diplomatici con Pechino, nel 1972 – il gotha della produzione nipponica ha deciso di chiudere fabbriche e negozi in loco. Intanto, mille pescherecci cinesi si preparano a partire verso le isole Diaoyu-Senkako, il minuscolo arcipelago conteso Canon, Panasonic, Nissan, Honda, Mazda, Seven-Eleven, Uniqlo.

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Tensione Cina-Giappone. Gli Usa: si rischia la guerra 0

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Anche la stampa di Pechino alimenta le proteste per le isole contese. Cortei e boicottaggi contro Tokyo in 85 città  cinesi

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I sogni traditi dei giovani di Tunisi 0

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La rivoluzione ha vinto, ma poi al potere è andato l’Islam più intransigente

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La vera posta in gioco dei progressisti europei 0

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Dobbiamo sostenere e rilanciare la proposta di Bersani sulla Costituente europea

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L’Iran alza la taglia su Salman Rushdie 0

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LA TESTA di Salman Rushdie da ieri vale 500 mila dollari in più. Lo ha deciso la fondazione iraniana che da 23 anni, puntualmente ogni anno, rivaluta la taglia sul pluripremiato scrittore anglo-indiano, autore de I versi satanici: opera considerata sommamente blasfema dall’ayatollah Khomeini, che firmò la sentenza capitale contro “l’apostata”.

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La Tunisia a caccia di Iyadh il nuovo sceicco del terrore 0

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Il leader salafita è accusato di avere ispirato i disordini Il personaggio  

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Sudafrica, gli schiavi del platino 0

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Un mese fa 45 persone morivano negli scontri tra minatori e polizia. Siamo andati a Marikana dove la protesta continua. Anche contro l’apartheid

Trecento dollari al mese, 10 ore stesi in una galleria alta mezzo metro, sei giorni a settimana “Si scende fino a 700 metri. Ti infili nel cunicolo e cominci a scavare. Non respiri…” Un mese fa le foto della strage di Marikana hanno fatto il giro del mondo: 45 morti, quasi tutti lavoratori dell’impianto per l’estrazione del platino, una decina di poliziotti. Siamo tornati in Sudafrica, dove la lotta continua: “Scioperiamo per non morire”   

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IL BACIO DEL PRINCIPE 0

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Sembrava che la bella addormentata – non si parla del film di Bellocchio ma della variegata società  araba teatro delle tanto pubblicizzate e tanto travisate «primavere» – si fosse svegliata da sola. Era questa la versione ufficiale, persino a costo di minimizzare pressioni, convenienze e intrusioni. Tornava utile a tutti esaltare quella liberazione come un prodotto autonomo e maturo del ciclo positivo innescato dal trionfo della democrazia e del mercato impersonati dall’Occidente. Persino la morte di Gheddafi, dopo il ludibrio del suo corpo, fu attribuita ai libici, sorvolando sul particolare che a centrare la sua macchina era stato un drone proveniente da Sigonella, questa Guantanamo d’Italia, e guidato a distanza da un computer sito in California.

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L’ira fa il giro del mondo 0

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Fuoco La rabbia contro il film blasfemo incendia tutto il mondo musulmano: dai paesi arabi all’Asia, all’Africa. Almeno 6 i morti. Mentre il papa arriva in Libano

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