INTERNAZIONALE
Back to homepageSOLO CON BARACK RIPARTIREMO 0
QUALE candidato alla presidenza ha più probabilità di restituire il benessere ai ceti medi e offrire ai più poveri l’occasione di migliorare la propria condizione? Di costruire un’economia americana del XXI secolo che crei i posti di lavoro del domani, riduca l’indebitamento e conservi la nostra leadership nel mondo? Mitt Romney afferma che creerà 12 milioni di posti di lavoro in quattro anni. Strano: l’analista di Moody’s prevede lo stesso, se non manderemo a monte quel che Obama ha già fatto.
Read MoreHarlem torna in trincea per Obama “Dobbiamo portare tutti ai seggi” 0
Tra gli attivisti in partenza dal quartiere nero verso gli Stati contesi I democratici Read More
Il terzo incomodo è il Partito X sulla “democrazia perfetta” cala l’incubo del pareggio 0
Risultato non impossibile: e allora sarebbe la paralisi
Read More“È la gauche a difendere l’ordine gli stranieri irregolari via dalla Francia” 0
Il ministro Valls: “Sulla sicurezza Sarkozy ha fallito” Read More
Mosca, la foto dell’orrore fa tremare Putin 0
Uno scatto clandestino svela l’inferno delle carceri e riapre il caso Magnitskij Read More
Voto femminile, campo di battaglia finale 0
Dalle casalinghe alle «waitress moms» le donne hanno dominato i dibattiti Read More
Ma Romney ha già messo in campo la nuova squadra per la Casa Bianca 0
CHICAGO — Siamo già alle squadre. Perché chiunque domani sera pronuncerà il victory speech, bisogna essere pronti. La democrazia americana e il mondo non possono attendere. E i 77 giorni che separano l’Election Day dal giuramento di gennaio volano via veloci.
Read MoreCampagna con piazze vuote lo scontro è in Tv e online 0
CHICAGO — Da un lato strumenti nuovissimi, quasi fantascientifici: i candidati, ormai, sanno tutto degli elettori (ma gli elettori, come sempre, sanno poco dei candidati). Dall’altro, obiettivi vecchi, quasi antichi: lavoro, assistenza sanitaria, tasse. Tutto il resto viene in secondo piano. È l’impasto di soldi e ansia che deciderà queste elezioni.
Read MoreBill Clinton e il «Boss» tirano la volata a Obama 0
Raffica di comizi e concerti dall’Ohio allo Iowa Read More
EFFETTO BUSH 0
Se dopodomani gli europei potessero votare per il presidente degli Stati uniti, Barack Obama sarebbe rieletto con più dell’80% delle preferenze (e più del 90% nell’Europa del nord, secondo un sondaggio riportato dall’agenzia Reuters). Mentre in patria la sorte del primo presidente nero è molto più in bilico e su di lui l’America è spaccata quasi esattamente in due.
Read MoreLE ELEZIONI GLOBALI 0
LA STRAGRANDE maggioranza della popolazione mondiale non potrà votare alle imminenti elezioni presidenziali degli Stati Uniti, pur avendo una posta in gioco enorme.
Il numero dei non americani favorevoli alla rielezione di Barack Obama è schiacciante rispetto a quello di chi vorrebbe che a vincere fosse il suo sfidante Mitt Romney. E per ottimi motivi.
LA RIVINCITA DELLA GEOGRAFIA 0
Amore, il mondo è piatto!..Doveva essere piuttosto emozionato Thomas Friedman, effervescente star del giornalismo americano, quando una mattina d’inverno del 2004, di ritorno da Bangalore, comunicò alla moglie la sconvolgente verità . L’India gli appariva uguale all’America: stessi marchi, stessa lingua, la sensazione di appartenere a una medesima comunità universale, attraversata dal libero fluire di merci, capitali, persone, idee.
Read MoreUsa, guerra all’ultimo voto 0
Obama risale nei sondaggi e punta tutto sull’affluenza Ohio, Florida, Iowa. La partita si gioca negli “swing states” Lo sprint finale
Read MoreL’Ohio scalda il motore 0
Metti un Marchionne nel motore della campagna elettorale americana, fra due giorni vedremo l’effetto che fa. «Questo non è un gioco, questi sono posti di lavoro, questa è la vita della gente», arringa Barack Obama a Hilliard, sobborgo di Columbus, Ohio, mentre in uno spot mostra l’amministratore delegato di Chrysler e di Fiat che nega di voler trasferire la produzione di Jeep in Cina.
Read MoreTutte le donne del presidente 0
KATHA POLLITT SCRITTRICE ED EDITORIALISTA DEL SETTIMANALE «THE NATION»
NEW YORK. Considerato più flessibile, meno ideologico, perché tendenzialmente più reattivo alla contingenza del presente il «voto femminile» è sempre uno degli oggetti più contesi di un’elezione Usa. Il 2012 non fa eccezione.
La Grande recessione nell’urna 0
LE PRESIDENZIALI USA ALLA PROVA DELL’ANEMICA RIPRESA ECONOMICA, MA ANCHE DELLE «MINORANZE»
Martedì la sorte della Casa bianca sarà nelle mani di due contendenti più concreti dei candidati ufficiali: la crisi economica e il mutamento demografico dell’identità dell’America
Elizabeth, una prof a casa di Romney così Obama punta a espugnare Boston 0
BOSTON — La donna che guasterà la festa del 6 novembre a Mitt Romney, già pronto a celebrare nel lussuosissimo Convention and Exhibition Center, ha lo sguardo da professoressa sveglia e, da ieri, anche l’endorsement radiofonico di Matt Damon. «Io faccio parte di quell’1 per cento di cui avete sentito parlare ultimamente » dice il divo di Genio Ribelle che è nato a Cambridge, qualche chilometro più in là «ma provengo dalla classe media e alla classe media sono ancora fedele.
Read MoreOccupy lascia Wall Street e «combatte» contro l’uragano 0
BROOKLYN /UNA RETE DI VOLONTARI IN AZIONE
Il primo novembre il Cafecito Bogotà¡, a Greenpoint, Brooklyn, regalava minestra di lenticchie e zuppa di pollo a tutti coloro che erano stati colpiti dall’uragano Sandy. Il Cafecito si trova a soli due isolati di distanza dalle inondazioni che hanno colpito il quartiere di Brooklyn che si affaccia sull’East River, al confine con il Queens. Il locale non ha subito interruzioni di corrente, né è stato invaso dall’acqua, e per ricambiare, ha servito zuppa calda a più di 50 persone.
Romney tenta il blitz, Obama «allunga» 0
La sfida negli Stati chiave
QUELLO CHE VOGLIO È DARE A TUTTI UGUALI OPPORTUNITà€ 0
NEI giorni scorsi l’attenzione di tutti noi, com’è giusto, si è concentrata su uno dei peggiori uragani della nostra storia. Perché è nei momenti difficili che l’America dà il meglio di sé.
LE DIVERGENZE che ci tormentano in tempi normali svaniscono rapidamente. Non ci sono democratici o repubblicani durante un uragano, solo americani. È così che abbiamo superato le prove più dure: insieme.