INTERNAZIONALE

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Nobel alla Ue, leader «latitanti» 0

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A Oslo restano sei sedie vuote Presente Draghi. L’ironia di Cameron: «Saranno comunque in tanti»

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Il Cairo, la retromarcia di Morsi 0

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Il presidente annulla il decreto che gli aumentava i poteri. Ma è pronto a imporre la legge marziale.  Le forze di sicurezza saranno autorizzate ad arrestare e a processare i civili 

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Riforma della scuola, Chiesa e privati ringraziano 0

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Spagna /AL CENTRO DEL DIBATTITO LA QUESTIONE DELLA LINGUA NEI PROGRAMMI
Tagli agli atenei e alla ricerca, anche l’università  sul piede di guerra. La conferenza dei rettori organizza la protesta

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Governo-presidente, sarà  ancora scontro 0

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ROMANIA Domenica al voto per le elezioni parlamentari senza sorprese. Centrosinistra in testa nei sondaggi
Il premier Ponta verso la riconferma. Resta il conflitto aspro con il capo dello stato Basescu

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Assedio al palazzo di Morsi “L’Egitto non è tuo, vattene” 0

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Rotte le transenne. Il presidente apre sul referendum: rinvio possibile   

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Premio Nobel: Non diamo la pace per scontata 0

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Kap

Il 10 dicembre l’Ue riceve il premio Nobel per la pace. Quelli che criticano la decisione del comitato dovrebbero ricordare che i conflitti bloccati dall’integrazione europea sono sempre pronti a riesplodere.

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Donne e Mediterraneo: una “Primavera” ancora da conquistare 0

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  Donne tunisine – Foto: lettera43.it

“Ci vorranno molti altri sacrifici, sarà  una lunga battaglia, forse si dovrà  versare altro sangue”. A parlare, durante un recente incontro a Roma organizzato dall’associazione Donne & Società , è Gameela Ismail, giornalista egiziana che per oltre 10 anni ha lottato contro la dittatura di Mubarak in Egitto e l’ereditarietà  del potere, e tuttora continua a battersi per la democrazia e i diritti delle donne nel suo Paese.

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L’assedio vero è la crisi sociale 0

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SVOLTA EGIZIANA – Alle origini dell’editto autoritario del presidente dei Fratelli musulmani

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Toni duri della «verde» Duflot sulle case ai clochard 0

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Attacco alla Chiesa, ministra francese divide la gauche. l premier Ayrault si dissocia

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La Rivoluzione contesa tra laici e Fratelli musulmani 0

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 E l’incognita resta l’esercito La Primavera araba torna rovente, non solo in Egitto

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Morsi invita al dialogo ma schiera i tank 0

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El Baradei: «Chiusa ogni porta, avanti con i cortei»

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Lo scrittore e il ribelle Nobel contro Nobel 0

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Un appello firmato da 134 personalità  insignite dal Premio chiede alla Cina la liberazione di Liu Xiaobo. Da Stoccolma Mo Yan si dissocia: “Ho avuto questo riconoscimento per la letteratura, non per la politica”

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Finlandia, nel fortino degli inflessibili 0

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Viaggio nella ricca Finlandia. Più severa di Berlino sul debito dei Paesi mediterranei. E in allarme per il fantasma populista I falchi del Nord  

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Piccole comunità  vs. grande progetto Europeo 0

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  La facciata del Parlamento Europeo – Foto: paesionline.it

Dall’inizio della crisi abbiamo assistito a una costante ricerca di un nuovo equilibrio nei tradizionali meccanismi di rappresentanza nazionale. Uno dei principali effetti, fino ad ora, è stato il drammatico crollo di fiducia nei tradizionali meccanismi democratici, che ha avuto effetti diversi nel continente. In molti stati europei i candidati uscenti sono stati spesso sconfitti alle urne, mentre a vincere sono stati soprattutto i partiti nazionalisti e fascisti capaci di trasformare la disaffezione in odio: il Fronte Nazionale in Francia e Alba Dorata in Grecia, per esempio.

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EGITTO, IL FUTURO IN GIOCO 0

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Nelle strade che meno di due anni fa videro milioni di egiziani ribellarsi e costringere alla resa il presidente Hosni Mubarak, rimasto per trent’anni al potere, si combatte ora una battaglia decisiva per fermare un altro presidente con ambizioni da «faraone», l’islamista Mohammed Morsi. In gioco c’è molto di più della revoca dei poteri straordinari che il capo dello stato si è attribuito.

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Perché Bersani è andato in Libia? 0

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La domanda è semplice: perché Bersani è andato in Libia? Meglio ancora: perché è stato il suo primo gesto pubblico a pochi minuti dalla vittoria su Renzi nelle primarie del Pd?  Un interrogativo assolutamente spontaneo, che si sono fatti in molti. E che torna d’attualità  soprattutto dopo i resoconti e le interpretazioni giornalistiche date ieri sulla sua missione libica.  Tutte volte a sottolineare come il viaggio del candidato in pectore a nuovo presidente del consiglio sia stato dettato solamente dalla necessità  di ribadire «la vocazione mediterranea dell’Italia».

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È battaglia sul referendum 0

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EGITTO Scontri pro e anti Morsi al palazzo presidenziale di Heliopolis, almeno due vittime

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