INTERNAZIONALE

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Israele, prove di coalizione Lapid apre a Netanyahu 0

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 Il leader centrista esclude l’accordo con la sinistra

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Debito Usa, tetto esteso fino a maggio 0

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NEW YORK — È un’altra vittoria per Barack Obama, un altro “precipizio” si allontana. Non ci sarà  a marzo l’ennesimo psicodramma sul potenziale default tecnico degli Stati Uniti.

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Ue-Regno Unito: Cameron accende la miccia del referendum 0

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Il premier britannico durante il discordo del 23 gennaio   Il premier britannico durante il discorso del 23 gennaio AFP

Dopo settimane di speculazioni il primo ministro britannico ha finalmente pronunciato il suo discorso sul futuro del Regno Unito all’interno dell’Unione europea. Cameron ha promesso di negoziare un nuovo accordo con l’Ue prima di indire un referendum entro la fine del 2017. Secondo la stampa britannica il discorso ha lasciato molti dubbi sul futuro.

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Obama, un discorso attendista (in politica estera) 0

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Obama tiene il discorso del secondo mandato – Foto: giornalettismo.com

 Il discorso di insediamento alla Casa bianca per un nuovo mandato presidenziale è sempre un pronunciamento atteso che fa il giro del mondo. Tutti i media ne parlano. Così è avvenuto in occasione del giuramento di Obama. Il suo discorso è valutato parola per parola dalle diplomazie di alleati e di nemici storici degli USA e commentato con attenzione da qualunque analista che vuole capire qualcosa del futuro della politica internazionale. Vale la pena soffermarsi su alcuni commenti provenienti dal mondo arabo e dalla Cina, senza dimenticare quello che si dice in Italia.

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L’UGUAGLIANZA DI OBAMA 0

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  L’eguaglianza è la grande assente nel linguaggio politico contemporaneo, nonostante la nostra sia un’età  a tutti gli effetti di egemonia democratica, e la democrazia sia un sistema che fa dell’eguaglianza (civile e politica, ma anche delle condizioni di partecipazione alla vita della società ) il suo fondamento e la sua aspirazione.

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Netanyahu perde le elezioni 0

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ISRAELE Quasi inesistente la differenza tra centrodestra e centrosinistra, ai laburisti solo 17 seggi
Rispetto alle elezioni del 2009, ieri il 4% in più di elettori si è presentato nei 10mila seggi, sparsi anche nelle colonie dei Territori Occupati. Ma i palestinesi di Gerusalemme non hanno diritto a votare

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Il patto Merkel-Hollande: “Salveremo l’euro” 0

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Entro maggio piano congiunto. E da Berlino pieno appoggio alla missione in Mali 

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Che «razza» di elezioni 0

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ISRAELE A DESTRA
È finita una campagna elettorale apparentemente noiosa e dai risultati attesi. Ma ciò non occulta i nodi del voto: il sistema «democratico» israeliano è in profonda crisi. Come nel voto precedente si potrebbero ripetere, drammaticamente, la crescente apatia pubblica e la carenza di dibattito autentico. Il premier Netanyahu si presenta come l’uomo vincente, l’unico in grado d’affrontare le minacce ad Israele. E, dopo lunghe settimane di silenzio sull’Iran, ora il nostro «gladiatore» ci ricorda i pericoli persiani – sappiamo bene cosa sia il «pericolo».

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Oggi al voto, all’ombra delle colonie 0

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ISRAELE Attese le affermazioni del Likud di Netanyahu e dell’estrema destra integralista anti-palestinese di Naftali Bennett
Sinistra inesistente Boicottano le urne gli arabo-israeliani che sopravvivono nell’apartheid

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Evviva la «Grande Francia» O ritorno della «Franà§afrique»? 0

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COME I MEDIA MALIANI E QUELLI DEI PAESI VICINI GIUDICANO IL CONFLITTO
In generale l’intervento è accolto con sollievo, ma non mancano le voci discordanti. E c’è chi teme soprattutto il contagio

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Merkel ammette la batosta e invita alla calma 0

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IL RISULTATO ELETTORALE IN BASSA SASSONIA Ecologisti e Spd, è maggioranza assoluta

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Israele va alle urne La destra è favorita Le donne decisive 0

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 Tzipi Livni e la laburista Yachimovich guidano l’opposizione a Netanyahu

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E Washington prospera nonostante la crisi 0

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«Giovanotto, va’ in Occidente» («Young man, go West») è il consiglio che le famiglie americane hanno sempre dato ai ragazzi in cerca di fortuna. Nell’immaginario popolare, l’Occidente, la California innanzitutto, era la Nuova frontiera, l’Eldorado dell’America dell’Ottocento e del Novecento.

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L’Eurogruppo cambia guida un olandese al posto di Juncker 0

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BRUXELLES — Alla fine ce l’ha fatta. Jeroen Dijsselbloem, da pochi mesi ministro delle Finanze olandese, eredita la poltrona del lussemburghese Jean- Claude Juncker e diventa così il nuovo presidente dell’Eurogruppo. Ma ieri fino a tarda sera, i ministri finanziari della zona euro erano ancora impegnati in una discussione sul nome dell’unico candidato all’incarico: segno che la nomina risulta comunque indigesta a più di un governo. L’unico voto contrario è stato tuttavia quello il ministro spagnolo Louis De Guindos.

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Il presidente e la cancelliera la “Framania” che scricchiola 0

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Cinquant’anni fa il Trattato dell’Eliseo sanciva il dovere della “pace per sempre” tra Francia e Germania Oggi la festa a Berlino. Però i due Paesi sono divisi su tutto: dalle misure anti-crisi alla politica estera   

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Germania, schiaffo elettorale alla Merkel 0

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Pesante calo di voti in Bassa Sassonia. A Spd e Verdi la maggioranza per un seggio  

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