CULTURE
Back to homepageIl nome perduto della condivisione 0
ETICA DEL DONO
L’economia ha bisogno della moneta come mezzo di mediazione tra i partecipanti a uno scambio. Diversa è la dinamica del dono, dove la reciprocità apre la porta a possibili e inedite relazioni sociali
La beffa del naso che sfida il potere 0
Torna l’opera grottesca che Sciostakovic trasse da Gogol. E fu proibita in Urss
Read MoreDare a Cesare 0
Perché nelle società democratiche la religione deve cambiare linguaggio. Habermas: la fede può entrare nel dibattito solo attraverso l’uso pubblico della ragione. Quando emersero le prime visioni metafisiche del mondo anche i governanti politici furono soggetti alla critica. Secondo Claude Lefort dimenticare il fondamento di devozione significa vivere nell’illusione di una pura immanenza. La secolarizzazione dello Stato non è la stessa cosa della secolarizzazione della comunità . I cittadini, credenti e non, sono coinvolti in un processo che si sviluppa attraverso le reti informali della sfera pubblica Read More
Rabbia senza voce 0
COME L’ITALIA HA SMESSO DI INDIGNARSI. “Io vi maledico”, il nuovo libro di Concita De Gregorio. Dai precari alla scuola alla tv, le storie vere di un Paese rassegnatoLa lettera mai scritta della figlia di un operaio umiliato, la denuncia silenziosa contro l’Ilva, il rancore soltanto in Rete. Sono tutti esempi di qualcosa di profondo: una collera sminuzzata in tante singole collere che non si incontrano
Read MoreDal ramo d’ulivo alla colomba così la non violenza lascia il segno 0
Come sono nati e cosa significano quei simboli raffigurati in tutto il mondo su bandiere e manifesti. Un libro ne ricostruisce la storia dall’antica Grecia al movimento hippie, fino a oggi. Nell’Enciclopedia visuale anche l’arcobaleno e i fiori nei cannoni e le loro evoluzioni Read More
LA FOLLIA DI GOETHE PER WITTGENSTEIN 0
Sul suo letto di morte, a Weimar, Goethe delira e a nulla valgono le pezze fredde che il suo segretario Eckermann e altri fedeli gli pongono sulla fronte. Il suo unico desiderio, prima di morire, è quello di incontrarsi con Ludwig Wittgenstein, l’autore del Tractatus logico-philosophicus, apparso nel 1922, poiché pensa che Wittgenstein sia di gran lunga la persona più intelligente che esista, un uomo degno di venerazione, l’unico che in eccellenza abbia oltrepassato l’eccellenza delle sue opere, e insieme a lui vuole discutere sul fondamentale argomento che ha per titolo: il dubitabile e il non-dubitabile.
Read MoreElogio delle chiese silenziose e vuote 0
La fede solitaria al posto di quella solenne, il vero cristianesimo
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Contro la paura 0
Marc Augé: “Curiosi e attivi senza l’angoscia del futuro”. In un nuovo libro l’antropologo francese analizza le inquietudini planetarie. E indica alcune strade per fronteggiarle Read More
La storia senza tempo per la classe che verrà 0
Il concetto di lavoro in Lukacs di Antonino Ianfranca
Dalla svolta negli anni Venti all’ultima opera sull’«Ontologia dell’essere sociale» La continuità teorica del filosofo ungherese è data proprio dal ruolo svolto dal lavoro
Read MoreGli agnostici dell’utopia digitale 0
L’antropologa Gabriella Coleman riapre, con il suo recente volume, il dossier sull’etica hacker. Ne sottolinea la critica al capitalismo contemporaneo, ma ne respinge la visione romantica di una rivolta contro il sistema che pone le basi di una società di liberi e eguali
Read MoreQUANDO C’ERA MERCURIO. STORIA DI UNA RIVISTA 0
Nel saggio di Laura Di Nicola l’avventura culturale di Alba de Céspedes Read More
SE IL PARADISO È IN QUESTA TERRA 0
Le riflessioni sulla preghiera della teologa Adriana Zarri
«Vi scongiuro fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze». Queste parole di Nietzsche le sento risuonare in ogni pagina del libro di Adriana Zarri, Quasi una preghiera.
Read MoreAlgeria, le nuove forme 0
L A CULTURA, STRUMENTO PER CAMBIARE. Nadira Aklouche Laggoune, critica, insegna presso la Scuola Superiore di Belle Arti algerina: scopo del suo lavoro è dare visibilità ai talenti emergenti del continente africano
Read MoreIl mio amico Gabo 0
SANTIAGO GAMBOA “CHE DOLORE VEDERLO STANCO E MALATO” Il premio Nobel, Fuentes, Mutis, Bolaà±o raccontati dallo scrittore colombiano
Read MoreUn’utopia digitale diventa film 0
Il sogno mancato della biblioteca di Google: tutti i libri per tutti
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Il Principe della tattica 0
NICCOLà’ MACHIAVELLI
«L’Arte della guerra» è ritenuto il libro più arduo del pensatore fiorentino. Quelle pagine sono però dense di un fertile pensiero sul rapporto tra contigenza politica e strategia di lungo periodo che svela l’impossibilità di una interpretazione neoliberale di Machiavelli.
Appunti su un serraglio chiamato carcere 0
«I giorni scontati», un libro collettivo
«Chi si punisce, perché si punisce, quando si punisce, come si punisce?». In un perverso cortocircuito securitario, l’opinione pubblica esige pene immediate ed esemplari nel nonluogo carcere, mentre la politica persevera nel criminalizzare il terrorista, l’immigrato, il tossicodipendente, il diverso o l’ostile.
Read MoreOltre i frammenti delle Costituzioni 0
POTERI COSTITUENTI
La globalizzazione economica e i movimenti sociali hanno causato la crisi del carattere performativo delle costituzioni nazionali. In un volume giunto a conclusione di un ciclo di seminari del gruppo Uninomade viene affrontata la frantumazione del diritto
I sommersi e i salvati della caccia agli eretici 0
L’Inquisizione non fu soltanto tortura e roghi
Tutti ricordiamo i nomi dei grandi martiri dell’Inquisizione romana creata il 21 luglio 1542 ai tempi di Paolo III (Alessandro Farnese): Pietro Carnesecchi, Giordano Bruno, Francesco Pucci o i marrani di Ancona. Ma a pochi vengono in mente con immediatezza quelli di altri (Mario Galeota, Dionisio Gallo, ad esempio) che pure subirono accuse di eresia dello stesso tenore di quelle mosse a Carnesecchi, Bruno e Pucci, e però ebbero un diverso destino.
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