Posts From Sergio Segio

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Sergio Segio

Sergio Segio

Medici e gli altri, il primo passo 0

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Che il Pd nella fase della sua dissoluzione sarebbe finito, insieme al suo “facilitatore” Napolitano, in bocca a Berlusconi, fino a subirne le imposizioni più oscene, era prevedibile fin da quando aveva scelto Monti invece di una verifica elettorale che lo vedeva, allora sì, sicuramente vincente. Gli ultimi due anni hanno così messo in luce che il Pd non è un partito di governo. Perché non è, e da tempo, in grado di assumersi la responsabilità  di governare, se non in compagnia di forze che possano essere presentate come «imposte dalle circostanze».

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Terrore nel cuore di Kabul Colpita funzionaria italiana 0

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 L’attacco a una palazzina della cooperazione Onu
 I talebani: «Lì dentro c’erano istruttori della Cia» L’esplosione avviene poco dopo le sedici. Un’autobomba, probabilmente guidata da un attentatore kamikaze, abbatte nella deflagrazione la cancellata di accesso alla palazzina dell’International organization for migration (Iom), l’organizzazione affiliata alle Nazioni Unite che dal 1992 si occupa del problema profughi.

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Mega-sequestro da 8 miliardi ai Riva lo scandalo Ilva è il doppio dell’Imu 0

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TANTO piovve, che diluviò. In applicazione di una legge del 2001 che prevede «la confisca del profitto che l’ente ha tratto dal reato, anche nella forma per equivalente», la Gip Patrizia Todisco, accogliendo la richiesta della Procura di Taranto, ha deciso un sequestro senza precedenti: non degli impianti o dei prodotti, come già  avvenuto, ma del patrimonio dei Riva, nella misura enorme di 8 miliardi e 100 milioni. Per intenderci, il doppio della restituzione dell’Imu…

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SE IL PIANETA SPRECA IL CIBO 0

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  Ventimila persone. Se ieri si fosse verificato un qualche tipo di disastro, come un terremoto o un’alluvione, che avesse causato la morte di 20mila persone, oggi ne parlerebbero tutti i giornali, tutte le tv; ne parleremmo tutti noi.

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Il peccato originale 0

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PARTIAMO da una premessa: in tutti i paesi europei ad eccezione della Svizzera vi sono forme di finanziamento pubblico ai partiti.
Eliminandolo del tutto, come viene ora ventilato dal progetto governativo, ancora una volta faremmo eccezione rispetto alle altre democrazie europee.

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Marino, la prova capitale 0

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Roma. Si chiude una campagna elettorale sottotono. Il sindaco uscente si gioca la sua carta disperata, Pd e Sel tentano una scalata in salita. Outsider determinanti
«E ora daje, la voce di una città  onesta». Il candidato al Campidoglio riporta il Pd in piazza San Giovanni. Ma non la riempie. Epifani lo benedice da sotto il palco. Zingaretti protagonista: cambiamo tutto

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Una proposta popolare che deve fare i conti con resistenze diffuse 0

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 Il segnale è arrivato, radicale e «popolare». L’accordo nel governo sull’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti è stato annunciato ieri dal presidente del Consiglio, Enrico Letta. E riesce difficile non coglierne il significato simbolico, nonostante manchino ancora le norme tese a definire i contorni di quella che si presenta come una potenziale rivoluzione.

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Il cuore freddo della politica 0

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RIPRENDERSI piazza San Giovanni, come da slogan, non è stato difficile per la sinistra. Difficile era riempirla. Infatti in tanti anni di comizi non s’era mai vista così vuota. Poche migliaia, stretti nel freddo di un improvviso autunno, a sventolare nella tramontana le bandiere di Sel, dei Verdi, del pacifismo e perfino qualcuna del Pd.

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IL COCCODRILLO DI SQUINZI 0

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Era il 17 marzo del 2001, Confindustria aveva radunato 4.800 imprenditori a Parma per incoronare Silvio Berlusconi come proprio candidato alle elezioni di maggio, quando fece a pezzi Francesco Rutelli. Il capo degli industriali era uno dei peggiori, Antonio D’Amato, e presentò un progetto di centralità  dell’impresa fondato su sgravi fiscali, flessibilità , precarizzazione del lavoro. Silvio B. lo definì «la fotocopia di un programma di governo, quello che noi presenteremo agli italiani».

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Proporzionale puro, se non ora quando? 0

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Tanto tuonò che piovve. Quagliariello ha consegnato alle camere il pensiero del governo sulle riforme. Ma non è andato oltre una uggiosa pioggerellina autunnale. Apre con la necessità  di riformare le istituzioni, e assembla a tal fine i luoghi comuni che da più di vent’anni infestano il pensiero degli aspiranti padri della patria. In particolare, due. Il primo è l’affermazione che si rivede solo la seconda parte, mentre non si tocca la prima parte della Costituzione. In realtà , è già  stata ampiamente – se pure indirettamente – picconata.

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La macchina del consenso 0

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Un’intervista con Mimmo Franzinelli, tra i relatori al festival «È storia» che si apre oggi a Gorizia. «Il Mussolini rassicurante ed eroico? È nato sulla stampa popolare»

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I distinguo sulle riforme rischiano di accreditare le velleità  di Grillo 0

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Non è chiaro se e quanto esista l’intenzione di avallare una riforma elettorale e di procedere su quelle istituzionali. I distinguo e le freddezze sono palpabili, soprattutto nel Pd. Il timore di rendere inevitabile la formazione di grandi coalizioni con un sistema di voto che aumenta la difficoltà  di ottenere una maggioranza è venuto fuori con nettezza.

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Porcellum, scontro sui «mini ritocchi» 0

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L’offensiva di Renzi nel Pd: le modifiche non bastano, bisogna cambiare

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Bonus casa al 55% fino a dicembre 0

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 Il governo proroga la detrazione «verde», in bilico gli sgravi al 50% sulle ristrutturazioni

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L’Ue prepara una stretta sui paradisi delle imprese 0

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 Obbligo di trasparenza sulle tasse pagate nei singoli Paesi

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«Crescita o torniamo indietro di 50 anni» 0

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 Cinquant’anni dopo Squinzi: siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa. Letta: più industria, al 20% del Pil

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Lavoro, le scelte inevitabili 0

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 PER questo esecutivo non ci può essere luna di miele. Se qualcuno poteva nutrire ancora qualche dubbio a riguardo, gli sarà  passato partecipando ieri all’assemblea di Confindustria.
Squinzi ha evocato lo spettro del baratro, un’immagine abusata e oggi fuorviante perché non siamo più, come nel novembre 2011, sull’orlo di un precipizio. Stiamo, invece, questo sì, da ormai 20 anni e per lunghi tratti con la benedizione di Confindustria, inesorabilmente scivolando verso il basso, testando i nuovi limiti nel peggio.

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La sua battaglia contro la «guerra alla droga» 0

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L’IMPEGNO ANTIPROIBIZIONISTA
Andrea Gallo ci ha lasciato con una ultima lezione di vita, scegliendo di andarsene con grande dignità .
Don Gallo è stato uno che ci credeva davvero nelle battaglie di giustizia. E proprio perché ci credeva, era convinto che si potesse farcela. E sapeva trasmettere agli altri questa convinzione: per questo è stato un leader politico, restituendo alla parola tutta la sua pienezza di impegno di vita, fatto di intelligenza e passione.

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I nostri sogni, la nostra rabbia Cantando con lui «Bella ciao» 0

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IL RICORDO DEL CNCA
L’ultimo incontro di don Andrea con il Cnca è stato a Firenze nel dicembre passato, in occasione dell’Assemblea del Trentennale. È stato un incontro caldo, e un abbraccio vero quello che ha ricevuto da parte di tutti i presenti, esploso in un grande applauso quando ha detto «il mio Cnca, che è parte della mia vita». Ci ha aperto il suo cuore e ci ha fatto sentire tutto il suo affetto.

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