Israeliani e palestinesi si incontrano nei seminari di Fondazione Basso e Assopace
Dalla Siria alla Palestina, il Medio Oriente è una pentola in ebollizione di tensioni accese da attori esterni e interni. Su questi temi la Fondazione Basso con Assopace Palestina ha deciso di lanciare tre seminari che vedranno protagonisti esponenti israeliani e palestinesi: si parte oggi alle 10.30 alla Casa della Pace di Monterotondo.
«La regione è l’emblema di una crisi diffusa della legalità internazionale, aggravata dalla logica unilaterale della presidenza Trump – ha spiegato ieri il presidente della Fondazione, Franco Ippolito – La nostra non intende essere una delle tante denunce, ma l’avvio di un percorso per fotografe la situazione in Israele, politica, di repressione, culturale».
All’evento di oggi partecipano il direttore dell’associazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, Hagai El-Ad, il direttore dell’organizzazione palestinese in Israele Mossawa Jafar Farah, la ricercatrice israeliana Nurit Peled e Avraham Burg, politico e scrittore israeliano, ex presidente della Knesset e dal 2015 membro del partito di sinistra Hadash.
«L’unicità di Israele sta nell’aver legalizzato l’abuso, dalle demolizioni alle confische di terre – spiegava ieri El-Ad – Tutto è definito dalla legge. Israele viola le basi e i principi del diritto internazionale mentre insiste a dire che lo rispetta. Un pericolo: così svuota dall’interno il senso della legalità internazionale».
«Noi palestinesi cittadini israeliani – gli fa eco Farah – non viviamo sotto occupazione militare, ma in uno Stato che compie una discriminazione strutturale attraverso leggi, politiche diverse in economia e cultura e l’isolamento dei palestinesi. Ma così ha isolato anche gli ebrei all’interno della regione mediorientale».
FONTE: IL MANIFESTO
Related Articles
Jihad o ultras, il gioco si fa duro. Teste di cuoio per Euro 2016
Gli europei di calcio che si aprono il 10 giugno per il governo francese sono prima di tutto una questione di ordine pubblico: misure di «guerra», 90 mila uomini schierati e muri metallici a difesa del torneo
Lavoro minorile: una piaga che continua
Lavorano ancora troppo – Foto: comune-info.net
“La mappa del lavoro minorile nel mondo coincide con quella della fame e della povertà. Per questo il primo passo da compiere per avanzare nella lotta alle peggiori forme di lavoro minorile è quella di coordinare le politiche sulla redistribuzione della ricchezza. Non è un problema di mancanza di risorse, per raggiungere l’obiettivo serve piuttosto la volontà politica di farlo”.
Le ali bipartisan dell’F-35
Sul caccia F-35, in parlamento, «il ministro Di Paola ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco»: lo assicura Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace.