Grecia, si profila un accordo con i creditori per i prossimi 5 anni

Grecia, si profila un accordo con i creditori per i prossimi 5 anni

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Un accordo con i creditori per i prossimi 5 anni. A questo starebbe lavorando la Grecia del post memorandum, per formalizzare i passi da fare dopo la fine del programma di sostegno, nel prossimo agosto.

Secondo quanto filtra dal governo di Alexis Tsipras, potrebbe arrivare un accordo con i creditori che riguarderà i prossimi anni, con particolare attenzione ai settori dello sviluppo e del sostegno alle categorie sociali più bisognose.

Più in dettaglio, dovrebbe esserci un chiaro riferimento al sostegno alle piccole e medie imprese, ma anche alla velocizzazione della giustizia civile, allo snellimento della burocrazia ed alla riduzione delle sofferenze bancarie.

PER DOPO la fine del memorandum, e sino al 2023, dalle indiscrezioni che provengono da ambienti di governo già ci sarebbero alcune priorità: dall’aumento del salario minimo, alle assunzioni di personale negli ospedali fino a forme di sostegno al reddito. Una realtà in chiaroscuro, che dovrebbe, però, permettere al paese di muoversi con maggiori spazi di autonomia. I creditori, comunque – a quanto è dato sapere sinora – premono perché si concluda l’iter delle privatizzazioni, affinché le misure votate sinora non vengano sconfessate e per fare in modo che si prosegua con la riforma della pubblica amministrazione.

RIGUARDO alle misure sul debito pubblico, i dati sinora in possesso del governo Tsipras mostrano che i partner europei sembrerebbero d’accordo nell’adottare la proposta francese che prevede di mettere in relazione la percentuale del pagamento del debito con la crescita annuale del Pil. Inoltre, l’alleggerimento del totale del debito pubblico, dovrebbe andare di pari passo con l’applicazione di alcune riforme, giudicate di maggiore importanza.

L’accordo complessivo dovrà essere raggiunto entro la fine di giugno e comunque prima di agosto, quando terminerà il programma di sostegno.

IN TUTTO CIÒ, nei prossimi mesi dovranno essere rivisti tutti i valori catastali degli immobili (il governo si impegna a proteggere i proprietari di piccole case), ci sarà la riforma dei sostegni economici ai portatori di handicap e si dovrà andare avanti con la privatizzazione della Dei, la società dell’energia elettrica. Il governo di Alexis Tsipras, nella trattativa con i creditori cercherà sicuramente di far pesare le previsioni, decisamente positive, riguardo all’avanzo primario del paese che, nel 2018, dovrebbe arrivare, complessivamente, al 4% del Pil.

Riguardo alla presenza o meno del Fondo Monetario Internazionale tra gli interlocutori della Grecia anche dopo la prossima estate, sembra prevalere l’opinione di chi non lo vorrebbe escludere completamente, pur lasciando all’Europa un ruolo di maggior rilievo. Alexis Tsipras, parlando alla stampa estera, assicura che il suo governo per combattere le diseguaglianze, «aumenterà alcuni stipendi, in accordo con i creditori». In modo che la Grecia possa tornare ad essere, gradualmente, un «paese normale».

FONTE: Teodoro A. Synghellakis, Fabio Veronica Forcella, IL MANIFESTO



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