Lussemburgo, altri conti intestati a Balducci & co.

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PERUGIA – Nuovi conti per milioni di euro del tesoro nascosto da Angelo Balducci e da altri indagati. Sono stati scovati in un istituto di credito del Lussemburgo. Numeri di conto e, soprattutto, il “deposito” dei soldi partiti da banche romane verso le banche del Lussemburgo e di San Marino, sono adesso in mano ai magistrati della procura di Perugia. Gli inquirenti si stanno anche concentrando sulla posizione dell’ex ministro Pietro Lunardi, che attualmente non è indagato ed il cui nome è venuto fuori dalle informative della Guardia di Finanza. Che tra le carte sequestrate a Diego Anemone non ha trovato le fatture di pagamento dell’ex ministro per alcuni lavori di ristrutturazione in alcune sue abitazioni effettuate da una impresa edile che fa capo all’imprenditore.

I pm stanno tentando di accertare se ci siano stati passaggi di denaro o di altre utilità , ma anche appalti sospetti (uno in particolare sarebbe al vaglio dei pubblici ministeri). E l’ex ministro sarà  ascoltato nei prossimi giorni dai magistrati di Perugia che sentiranno anche Guido Bertolaso. Il responsabile della Protezione civile dovrà  spiegare la vicenda dell’appartamento in via Giulia avuto a disposizione per un breve periodo nel 2003 – che secondo l’architetto Zampolini fu pagato da lui per conto di Anemone – e dei rapporti di lavoro tra la moglie e l’imprenditore.
Tornando all’ultima parte del tesoro scoperto all’estero, altri conti (dopo quelli rintracciati nelle settimane scorso a Fabio De Santis, Claudio Rinaldi e Mauro Della Giovampaola e del commercialista di Anemone, Stefano Gazzani) portano ad Angelo Balducci. Una parte, circa 10 milioni di euro, era già  stata individuata in un paio di istituti di credito di San Marino: sono intestati o comunque riconducibili a Gazzani, De Santis, Rinaldi e alla madre di quest’ultimo, Mimma Giordano. E l’ultimo “conto” di Angelo Balducci si aggiunge a quei 5 milioni di euro che erano stati occultati nella agenzie dell’Unicredit.
Le informazioni che hanno portato all’individuazione dei conti sospetti sono state fornite da un alto funzionario di una banca italiana nella quale sono transitati milioni di euro sotto forma di depositi e poi di trasferimenti all’estero. È stato questo funzionario che ha rivelato ai magistrati il “percorso” del denaro accumulato con la gestione degli appalti milionari, gestiti dal presidente delle Opere Pubbliche, Angelo Balducci e dagli altri funzionari, e che erano quasi sempre assegnati ad Anemone. Il sospetto degli inquirenti è che l’imprenditore ricambiasse con omaggi altrettanti milionari i suoi “amici”: politici, generali della Guardia di Finanza come Francesco Pittorru (avrebbe avuto due case in regalo da Anemone), ed altri funzionari pubblici che per anni hanno gestito gli appalti del G8, dei 150 Anni dell’Unità  d’Italia, della Scuola dei Marescialli di Firenze e tanti altri lavori per conto di svariati ministeri.
Oltre al funzionario di banca anche gli ispettori della Banca d’Italia hanno dato il loro contributo ai pm di Perugia – Alessia Tavernese e Sergio Sottani – che hanno scoperto molte operazioni sospette. Tra le ultime anche quelle della segretaria di Diego Anemone, Alida Lucci. L’ipotesi della Procura di Perugia è che i movimenti di denaro per 200-300 mila euro effettuati dalla donna possano essere collegati a qualche attività  illecita. Intanto i pm di Perugia hanno ricevuto dalla Corte d’appello il via libera a svolgere rogatorie su conti all’estero. A San Marino, in particolare per quanto riguarda il commercialista Stefano Gazzani e l’ex commissario dei Mondiali di nuoto a Roma Claudio Rinaldi.


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