Sulmona, via i soldi per la ricostruzione servono a organizzare la visita del Papa
L’AQUILA – I soldi del terremoto utilizzati per la visita del Papa in Abruzzo. Accade anche questo all’ombra della ricostruzione in provincia dell’Aquila. Accade che la giunta del Comune di Sulmona – guidata dal sindaco Pdl Fabio Federico – decida di dirottare meno di un milione di euro di fondi per il sisma sull’accoglienza del pontefice, atteso il prossimo 4 luglio. Soldi che serviranno non solo per la viabilità ma anche per l’allestimento dell’area d’atterraggio dell’elicottero di Ratzinger. Un trasferimento di fondi che costerà caro alle casse del Comune: una multa di quasi ottocentomila euro. Quei soldi, infatti, sono un risarcimento assicurativo per gli immobili danneggiati dalla scossa del 6 aprile, e una precisa clausola prevede una penale in caso di utilizzo per altri scopi.
Intanto a 14 mesi dal sisma – sul quotidiano cattolico Avvenire – monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare dell’Aquila denuncia la carenza di fondi per la ricostruzione e l’impasse burocratica. «Mancano i soldi: non si sa quando arriveranno e quanti. E poi, forse, troppa lentezza burocratica. Questo disorienta la gente che teme di non tornare più a casa: troppi inverni di ritardo potrebbero completare l’opera del terremoto, riducendo in macerie gli edifici danneggiati ed esasperando gli animi sino alla depressione».
Sempre ieri, in occasione dell’anniversario della Liberazione della città dell’Aquila, il sindaco Massimo Cialente ha partecipato alla cerimonia con la fascia tricolore in mano per chiedere la proroga delle agevolazioni per la zona colpita dal terremoto del 6 aprile 2009. È la terza volta che il primo cittadino aquilano attua questa forma di protesta contro la manovra finanziaria del governo.
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