Inps, lavoro stabile in frenata Renzi: “Sgravi totali solo al Sud”
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Torna la decontribuzione totale per i contratti a tempo indeterminato. Stavolta, però, sarà soltanto a beneficio del Mezzogiorno: «Chi lo fa a Milano no, chi lo fa a Verona no, anche perché in quelle aree siamo tornati al livello del 2008, – spiega dalla Sicilia il presidente del Consiglio Matteo Renzi – ma chi vuole investire su Caltanissetta o altri Comuni del Sud, ha la possibilità di avere questa decontribuzione».
Quanto gli sgravi fiscali al cento per cento siano in effetti strategici ai fini dell’assunzione emerge con molta chiarezza anche dagli ultimi dati pubblicati dall’Inps: nei primi nove mesi di quest’anno ci sono state 442.580 assunzioni a tempo indeterminato in meno rispetto allo stesso periodo del 2015, in percentuale significa un calo del 32,3%. Anche se il saldo rimane positivo per 47.455 contratti, mentre nel 2015 il 38,7% dei contratti stipulati è stato a tempo indeterminato, quest’anno invece la quota è del 29,3%, inferiore persino al 31,9% del 2014, quando non c’era alcuna forma di incentivo. Al contrario, sono aumentate le assunzioni a termine (91.460, il 3,4% in più) e quelle in apprendistato (28.902, il 20,8% in più), e come ormai accade da diversi mesi c’è stata un’esplosione dei voucher. Già a settembre infatti il dato, 109 milioni di voucher venduti, con un aumento su base annua del 34,6%, si avvicina a quello dell’intero 2015, 115 milioni.
Il bilancio complessivo dei contratti rimane positivo: nei primi nove mesi di quest’anno nel settore privato il saldo tra assunzioni e cessazioni è di 522.000 contratti, inferiore però ai 666.000 di un anno fa. Le assunzioni calano però anche in generale, non solo rispetto ai contratti a tempo indeterminato: l’Inps ne rileva 359.328 in meno, con una diminuzione del 7,7%. Un dato che il governo non commenta. Dal premier e dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti arrivano invece i dettagli sulla nuova decontribuzione per il 2017, che può contare su 530 milioni di fondi europei ad uso esclusivo per il Sud più una quota dei 200 milioni destinati ai programmi per incentivare le assunzioni dei giovani su base nazionale. Il tetto è di 8.060 euro per 12 mesi: interessa in prima battuta i giovani tra i 15 e i 24 anni, ma anche tutti gli altri lavoratori purché siano disoccupati da almeno sei mesi. La platea dei giovani che potranno beneficiare del provvedimento è di 200.000 persone, stima Maurizio Del Conte, direttore dell’Agenzia nazione per le politiche attive del lavoro.
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