Colombia: “Abbiamo raggiunto un nuovo Accordo Finale per la cessazione del conflitto armato”
![Colombia: “Abbiamo raggiunto un nuovo Accordo Finale per la cessazione del conflitto armato”](https://www.dirittiglobali.it/wp-content/uploads/2016/10/colombia_peace_process-890x395_c.jpg)
Il Governo Nazionale e le FARC-EP rispondendo alle richieste dei colombiani e colombiane di concretizzare i loro desideri di pace e riconciliazione, hanno raggiunto un nuovo Accordo Finale per la cessazione del Conflitto armato, che ha fatto propri cambi, precisazioni e contributi provenienti dai piú diversi settori della societá e che abbiamo analizzato uno ad uno.
La costruzione di una pace stabile e duratura, obbiettivo a cui risponde questo nuovo Accordo, deve essere l’impegno comune di tutti i colombiani per contribuire a superare la polarizzazione e accogliere tutte le espressioni politiche e sociali.
Invitiamo la Colombia intera e la comunitá internaziolae, sempre solidale nella ricerca della riconciliazione, ad accompagnare e sostenere questo nuovo Accordo e la sua rapida implementazione per lasciare nel passato la tragedia della guerra. La Pace non puó aspettare piú.
Al termine di questa giornata i colombiani potranno consultare nella pagina www.mesadeconversaciones.com.co un documento nel quale si segnalano le modifiche e i nuovi elementi.
L’inserimento totale dei testi del nuevo Accordo Finale per la Cessazione del Conflitto e la Costruzione di una Pace Stabile e Duratura sará disponibile nei prossimi giorni.
Related Articles
Giulio Regeni, tre anni dopo. Le pistole fumanti di al-Sisi le vendiamo noi
Secondo un rapporto Ue, nel 2017 Roma ha autorizzato la vendita di 7,5 milioni di euro in armi al Cairo e ne ha esportate 17,7 milioni. Nuovo boom nel 2018.
Primi raid italiani sulla Libia La Russa: “Impediamo i massacri”
Arrivati in Cirenaica gli istruttori per l’esercito ribelle
Anche Damasco entra a Rojava, gli Usa non si ritirano più. 200 mila gli sfollati
Accordo tra governo siriano e Amministrazione autonoma per la protezione dei confini. I soldati americani ritornano nelle loro posizioni, la Turchia bombarda senza sosta e lancia l’offensiva su Manbij e Kobane