Panama. Il petroliere e l’armatore tra i 100 italiani

Panama. Il petroliere e l’armatore tra i 100 italiani

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Imprenditori, professionisti, commercianti, qualche manager: la lista dei primi 100 italiani titolari di offshore create dallo studio legale Massack Fonseca pubblicata dall’ Espresso non concede personaggi di grido dopo i nomi dei giorni scorsi, se si esclude il ricchissimo, ma poco celebre, petroliere Angelo Perrucci.

Bisogna setacciare la provincia più profonda per trovare gli italiani con le offshore, molte delle quali peraltro già chiuse. C‘è un armatore come Giovanni Fagioli, 51 anni, di Reggio Emilia, ad della Finaval, che trasporta greggio, beneficiario dal 2009 della società offshore Great Alliance International Ltd. Il petroliere genovese Perrucci nella Burfield delle Seychelles risulta «associate» dell’ex vicepresidente della Nigeria Atiku Abubakar, scrive il settimanale che tra gli imprenditori annovera anche il commercialista bolognese Domenico De Leo, che ammette di aver usato una offshore regolarmente denunciata al Fisco. Qualcuno ha avuto problemi con la giustizia. Come Gianluca Apolloni, un fiscalista titolare di numerose società accusato nel 2013 di complicità con Massimo Ciancimino, figlio del sindaco di Palermo Vito, in una presunta frode fiscale milionaria. Apolloni, secondo il gip di Ferrara, era un «profondo conoscitore dei sistemi di traghettamento dei capitali e dei titoli societari verso Panama». Guai giudiziari anche per l’ex senatore di Fi Nicola Di Girolamo, il cui nome compare nei Panama Papers. Nel 2015 è stato condannato a 3 anni per bancarotta dopo che aveva patteggiato per evasione fiscale e riciclaggio nella vicenda Telecom Italia Sparkle. Gli ha fatto compagnia nello studio Massack Fonseca e nel processo il broker Carlo Focarelli, anche lui condannato dopo che l’accusa l’aveva descritto come una delle menti di un maxi riciclaggio. Unico azionista della Vales Tru Admin service ltd delle Seychelles è Francesco Corallo, l’ imprenditore delle slot machine imputato a Milano in un filone dell’inchiesta sulla Bpm. Compare anche il commercialista Santiago Vacca, savonese, coordinatore provinciale di Forza Italia, che dice di aver «ereditato» l’offshore dalla mamma ma di aver regolarizzato tutto.

Mario Gerevini e Giuseppe Guastella



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