Iva e pensioni, si accelera vendesi Pireo e aeroporti e sul debito niente haircut ma nuovi tassi e scadenze

Iva e pensioni, si accelera vendesi Pireo e aeroporti e sul debito niente haircut ma nuovi tassi e scadenze

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ATENE. Alexis Tsipras ha scoperto ieri sera il velo sulla nuova proposta greca ai creditori. Una manovra da 12 miliardi tra tagli e nuove entrate che nelle intenzioni di Atene dovrebbe colmare le distanze (poche) rimaste rispetto all’ultima bozza Juncker, aprendo la strada al terzo salvataggio di Atene. Un boccone amarissimo per la base di Syriza e una parte del suo gruppo dirigente — le reazioni si misureranno oggi sul campo — addolcito dallo zuccherino di un possibile primo spiraglio sulla ristrutturazione del debito: non taglio ma nuovi tassi e scadenze. La scorsa settimana la distanza tra le due parti era di 500 milioni circa. Atene l’ha ulteriormente ridotta nella nuova bozza grazie a un mix di interventi sull’Iva e tagli ad alcune agevolazioni fiscali che “mirano a una distribuzione più equa dell’austerity”.
Restano insoddisfatte alcune richieste fatte dai creditori specie sul fronte delle pensioni. Nelle ultime due settimane però il governo ellenico ha fatto molti passi verso le posizioni delle istituzioni e i pochi nodi ancora da sciogliere (l’Iva sulle isole, le aliquote di alcuni prodotti e gli incentivi per gli agricoltori in particolare) sono problemi minori rispetto all’eventuale costo di una Grexit per divergenze marginali dell’ultima ora.
Il braccio di ferro degli ultimi mesi tra l’altro, ha cambiato e di molto i parametri economici su cui è basato il nuovo piano. I controlli sui capitali hanno affossato l’industria greca. Il Pil del 2015 potrebbe crollare del 3% secondo le ultime previsioni. E questo avrebbe convinto l’ex Troika a non calcare troppo la mano per non mettere ko del tutto il paese. Il problema ora — se si arriverà a un accordo — è la rapidità con cui Atene approverà le misure. Il Parlamento dovrebbe votare su parte di queste riforme nelle prossime ore (si vedrà con che maggioranza). Ma alcune voci, come le privatizzazioni e il lavoro, saranno da verificare più avanti. Le prossime ore diranno quanta strada può fare la proposta per salvare la Grecia dal default. A un primo esame potrebbe avere buone possibilità di ottenere disco verde al summit di domenica. Il vero problema sarà l’esame oggi ad Atene, dove in serata — tra l’altro — è prevista una manifestazione dell’ala radicale di Syriza.


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