L’inquinamento è reato grave. «Mai più Terra dei fuochi»

L’inquinamento è reato grave. «Mai più Terra dei fuochi»

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Dopo vent’anni di bat­ta­glie, la legge sugli eco­reati ieri è stata final­mente appro­vata dall’aula del senato. Arri­vata sull’orlo dell’approvazione per due volte, era sem­pre stata rin­viata. Intro­duce quat­tro fat­ti­spe­cie di reati penali che, se fos­sero stati in vigore in pre­ce­denza, avreb­bero impe­dito disa­stri come quelli dell’Ilva e dell’Eternit. For­mal­mente è di par­ti­co­lare impor­tanza il fatto che si tratti di una legge par­la­men­tare e non gover­na­tiva.
Quello di ieri nell’aula di palazzo Madama è stato il quarto pas­sag­gio par­la­men­tare. Al senato infatti la legge era stata modi­fi­cata posi­ti­va­mente con un emen­da­mento che vie­tava le per­fo­ra­zioni esplo­sive, il cosid­detto air gun per cer­care petro­lio. Alla camera però l’emendamento posi­tivo di Forza Ita­lia era stato can­cel­lato con lo stesso voto di Forza Ita­lia, che poi al senato aveva ripro­po­sto l’emendamento posi­tivo, con­fer­mando insomma un tipico gioco per tenere al palo il prov­ve­di­mento. Di qui l’accusa rivolta ai for­zi­sti dalle asso­cia­zioni ambien­ta­li­ste di essere «can­ni­bali tra­ve­stiti da vegani».

Anche il Movi­mento 5 Stelle al senato aveva ini­zial­mente pre­sen­tato quat­tro emen­da­menti tesi a miglio­rare il prov­ve­di­mento, in par­ti­co­lare sull’air gun (a dif­fe­renza di Sel che, pur essendo con­tra­ris­sima alla mici­diale tec­nica, aveva deciso di tra­sfor­mare gli emen­da­menti in ordini del giorno pro­prio per evi­tare l’ulteriore allun­ga­mento dei tempi di appro­va­zione). La que­stione è stata risolta dal pen­ta­stel­lato Luigi Di Maio, vice­pre­si­dente della camera, che ieri aveva escluso nuovi emen­da­menti, che infatti sono stati riti­rati, pur se con qual­che dis­senso come quello della sena­trice Sere­nella Fuc­sia. Gli ordini del giorno pre­sen­tati dalla sena­trice Lore­dana De Petris per Sel sono stati accolti con il parere favo­re­vole del governo. Resta ine­vasa metà della pro­ble­ma­tica, che sarà pro­prio il governo a dover affron­tare: la boni­fica dei ter­ri­tori che sono stati inqui­nati. Con­tro la tec­nica dell’air gun, difesa dal governo die­tro le pesanti pres­sioni delle lobby petro­li­fere (il divieto intro­dotto nel prov­ve­di­mento era stato infatti suc­ces­si­va­mente can­cel­lato) i 5 Stelle hanno già depo­si­tato una nuova pro­po­sta di legge.

Con l’approvazione del testo sugli eco­reati, dun­que, i cri­mini con­tro l’ambiente non sono più con­trav­ven­zioni ma delitti. In base al prov­ve­di­mento diven­tano reati l’inquinamento, il disa­stro ambien­tale, l’impedimento dei con­trolli, l’omessa boni­fica, il traf­fico di mate­riale radioat­tivo. I tempi di pre­scri­zione rad­dop­piano e le pene pos­sono arri­vare fino a 15 anni di reclu­sione. La sod­di­sfa­zione uni­sce il mini­stro dell’ambiente Gian­luca Gal­letti ai 5 Stelle, che sulle pagine Face­book dei gruppi di camera e senato hanno postato: «In que­sta legge ci siamo tutti noi: par­la­men­tari, cit­ta­dini, asso­cia­zioni, magi­strati, col­la­bo­ra­tori, tec­nici, legi­sla­tivi. Tutti quelli che hanno dato l’anima per­ché que­sto prov­ve­di­mento potesse diven­tare il migliore pos­si­bile, ma prin­ci­pal­mente potesse diven­tare realtà».

Il mini­stro della giu­sti­zia Andrea Orlando sot­to­li­nea che «una vicenda come quella di Eter­nit con una legge come que­sta non sarà più pos­si­bile». «E’ una bella gior­nata per chi ama l’Italia, l’ambiente e il futuro — dichiara Ermete Rea­lacci, pre­si­dente della com­mis­sione ambiente della camera — Siamo final­mente arri­vati alla meta gra­zie ad un lavoro ampio e comune di tutto il par­la­mento e alla mobi­li­ta­zione di 25 asso­cia­zioni gui­date da Legam­biente e Libera». Un gra­zie alle asso­cia­zioni anche dal lea­der di Sel e pre­si­dente della Puglia, la regione dell’Ilva, Nichi Ven­dola. E da parte sua il pre­si­dente di Legam­biente Vit­to­rio Cogliati Dezza rin­gra­zia il lavoro di Pd, M5S e Sel (il prov­ve­di­mento nasce da un testo uni­fi­cato a par­tire dalle pro­po­ste di Rea­lacci, Sal­va­tore Micillo dei 5 Stelle e Serena Pel­le­grino di Sel). «L’Italia da oggi è un Paese più civile», com­menta il coor­di­na­tore di Libera Enrico Fon­tana. I rap­pre­sen­tanti delle asso­cia­zioni ieri sera sono andati a brin­dare a piazza Navona, «anti­pa­sto della grande festa che Legam­biente e Libera faranno il 30 giu­gno sera a Roma».



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