Taglio del debito Parigi e gli Usa: aiutare la Grecia

Taglio del debito Parigi e gli Usa: aiutare la Grecia

Loading

La Grecia ha trovato a Parigi il suo primo alleato nella battaglia per il taglio del debito pubblico. Quanto disponibile a rimetterci di tasca propria è tutto da vedere, ma intanto la Francia si è schierata. «È giusto che Atene avvii un dialogo con le istituzioni finanziarie, anzi è indispensabile. Quando un Paese ha un tale rapporto debito-Pil il problema si pone». A dirlo è stato il ministro delle Finanze francese Michel Sapin dopo aver incontrato l’omologo greco Yunis Varoufakis. Intanto il presidente della Commissione europea Juncker, secondo il quotidiano tedesco Handelsblat t, vorrebbe abolire la missione della troika e «trovare rapidamente un’alternativa». E anche Obama spezza una lancia a favore di Atene: «Non si può continuare a spremere Paesi in recessione. Serve una strategia per permettergli di ripagare il debito».
«Nessuno — ha continuato Sapin — potrà uscire dalle difficoltà senza un ritorno alla crescita. Grecia e Ue hanno bisogno di investimenti». Musica per le orecchie del greco Varoufakis che ha approfittato del palcoscenico francese per insistere su alcuni messaggi. «Il risarcimento del debito andrà legato alla crescita. Se non ci viene permesso di rilanciare l’economia non avremo mai la possibilità di pagare». L’idea, fanno sapere al Corriere fonti del ministero greco, sarebbe una moratoria di 2-3 anni nei pagamenti, abbastanza per investire il surplus di bilancio in politiche sociali e investimenti che riassorbano la disoccupazione e recuperino il 25% di Pil perduto nella crisi. Italia e Francia hanno appena ottenuto più flessibilità sul deficit proprio per permettere investimenti e Renzi ieri ha parlato con la Merkel del debito greco.
Varoufakis continua ad azzeccare le mosse che lo stanno trasformando in una superstar mediatica. Dopo aver scritto un libro contro l’imperialismo economico americano, sbertucciato la troika, evocato la decrescita felice, abolito la cravatta, reclamato l’Europa dei popoli invece di quella dei banchieri, ha dimostrato anche di fare spending review in prima persona. Per andare dal collega francese, Varoufakis è volato in economy. All’arrivo le foto del governante no frills si sono propagate sui social network. Lo si potrà sospettare di populismo, ma la sua fama cresce. Attenzione però ai contraccolpi quando fra qualche mese arriverà ad Atene la fattura della banca d’affari Lazard. Varoufakis userà gli esperti Usa come consulenti per l’eventuale ristrutturazione del debito. Nel 2010 la Lazard era stata chiamata anche al capezzale greco, ma l’indicazione era stata di non fallire e scegliere invece il salvataggio oneroso che non piace al ministro low cost. La tesi di Varoufakis è che servì a «salvare le banche e mettere il peso del fallimento sulle spalle dei cittadini».
Andrea Nicastro


Related Articles

L’ex giudice Sérgio Moro colpevole di complotto. Lula vola nei sondaggi

Loading

Brasile. L’uomo simbolo della persecuzione giudiziaria dell’ex presidente brasiliano condannato anche dalla Corte suprema. La disfatta è completa. Per Lula la strada verso la presidenza è in discesa: i sondaggi lo danno vincente al primo turno. E in caso di ballottaggio ha già archiviato il sostegno dei vecchi rivali

I fiori e tre inchini L’omaggio rituale

Loading

PECHINO — «Il funerale sarà  una cosa nostra. Un evento solo per i coreani. Ma grazie di essere venuto…». Il funzionario offre un congedo con occhi lucidi e sorriso mesto, alla fine di una visita all’ambasciata nordcoreana in Cina.

Fulvio Vassallo Paleologo: «Italia, unica terra d’asilo per chi viene dalla Libia»

Loading

Intervista a Fulvio Vassallo Paleologo. Il giurista: la selezionare tra migranti economici e richiedenti asilo non può essere fatta in Libia e la locale Guardia costiera non dà garanzie di tutela da morte e torture

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment