Bonus milionari alla Goldman Sachs evitato in extremis il divieto della Ue

Bonus milionari alla Goldman Sachs evitato in extremis il divieto della Ue

Loading

LONDRA . Nuovo anno, nuovo scandalo sui banchieri della City. La notizia che il colosso bancario americano Goldman Sachs ha distribuito ai 121 top manager della sua sede di Londra salari e bonus per un totale di 367 milioni di sterline (472 milioni di euro) suscita sdegno e polemiche in Gran Bretagna. Ogni banchiere ha ricevuto in media 3 milioni di sterline (3 milioni e 800 mila euro), dunque perfino di più della media già elevatissima per i boss della cittadella della finanza londinese che ha raggiunto lo scorso anno 1 milione e 300 mila sterline (1 milione e 600 mila euro). Oltretutto, secondo indiscrezioni pubblicate dal Daily Mail, la Goldman avrebbe concesso ai suoi dipendenti i bonus — che si riferiscono al 2013 — appena in tempo per evitare il tetto ai premi stabilito dall’Unione Europea, e accanitamente contestato da Londra, pari al 100 per cento del salario annuale. Deborah Hargreaves, direttrice di High Pay Center, un gruppo di pressione inglese che si batte contro la crescita del gap ricchi-poveri, definisce il livello dei bonus assegnati dalla banca americana «osceno e di un’arroganza sconvolgente». E il deputato laburista John Mann accusa la Goldman di avere cercato di fare passare l’annuncio inosservato, approfittando dei festeggiamenti per il Capodanno.
Il pacchetto di compensazioni, calcola il Mail, equivale a 60 mila sterline alla settimana (75 mila euro), ovvero 120 volte di più del salario medio britannico. Nessuno dei top manager della Goldman che beneficeranno dei bonus è stato identificato individualmente nei documenti inviati il 31 dicembre dalla banca alle autorità finanziarie del Regno Unito. Secondo la stampa londinese sembra probabile che tra di essi ci sia Michael Sherwood, capo delle operazioni della banca Usa in Gran Bretagna, considerato il banchiere più pagato della City, che l’anno precedente aveva portato a casa tra salario e premi quasi 13 milioni di sterline (15 milioni di euro). Le nuove norme approvate dalla Ue indicano che il massimo bonus consentito non può superare un anno di salario o il doppio del salario annuale se tale misura è autorizzata dall’assemblea degli azionisti. La maggior parte della banche di Londra stanno cercando di aggirare le restrizioni, per esempio introducendo dei rimborsi spese altissimi, che possono essere sommati al salario nel conteggio dei bonus. Ma mentre le altre banche hanno diffuso le cifre sui premi 2014 già alcuni mesi or sono, la Goldman ha atteso l’ultimo giorno dell’anno per pubblicare i propri, suscitando accuse di voler nascondere un provvedimento cheavrebbe certamente riacceso la controversia sui bonus eccessivi ai banchieri. «I premi troppo alti non sono in contrasto solamente con i tempi duri per la maggioranza del resto della società — commenta Chris Leslie, portavoce del partito laburista — ma incoraggiano un comportamento azzardato in cui i banchieri sono incentivati a rischiare per ottenere una ricompensa sempre più alta e se poi qualcosa va storto è il contribuente a pagare le spese ». Un’allusione all’intervento dello Stato a colpi di miliardi di sterline per salvare dal fallimento le banche colpite dal crac finanziario del 2008.


Related Articles

Fiom pronta a sostenere le cause individuali

Loading

Fiat, Landini rilancia la battaglia per Pomigliano

Elie Wiesel: “Questa non è la Shoah ma il Male può tornare”

Loading

Elie Wiesel: “Voglio andare in Ungheria per raccontare come scampai ai lager e come fui accolto in Francia. Bisogna ricordare chi tendeva la mano a quelli che fuggivano”

Un grido disperato e violento dall’Amazzonia ecuadoriana

Loading

  Salvare i uomini della foresta – Foto: selvavidasinfronteras.wordpress.com

Un chi: le popolazioni indigene. Un cosa: il fenomeno del land grabbing (accaparramento dei terreni). Un dove: la zona orientale dell’Ecuador nella foresta amazzonica. Un quando: gli inizi di aprile. Individuare un perché negli scontri che si sono verificati nelle ultime settimane tra alcuni popoli indios dell’Amazzonia ecuadoriana è invece meno facile.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment