Corruzione, piano di Cantone obbligo di rotazione territoriale per i dipendenti pubblici

Corruzione, piano di Cantone obbligo di rotazione territoriale per i dipendenti pubblici

Loading

ROMA . Il personale della Pubblica amministrazione potrà ruotare su base territoriale e i piani contro la corruzione e per la trasparenza dovranno coinvolgere non soltanto i dirigenti ma tutti i dipendenti. Sono le due novità che emergono dagli orientamenti dell’Authority nazionale Anti-corruzione presieduta da Raffaele Cantone. È la prima volta che i due principi – vincolanti per tutti i piani che dovranno essere predisposti dagli enti locali – vengono sanciti in modo così netto, con effetto per tutto il Paese, per ogni amministrazione. Con questa mossa Cantone richiama Comuni, Regioni e il complesso della Pubblica Amministrazione a elaborare piani anti-corruzione ancora più stringenti di quanto accaduto finora.

La vicenda parte da Roma: il Comandante dei circa 6 mila vigili capitolini Raffaele Clemente elabora un piano anti-corruzione che prevede, tra le varie misure, i trasferimenti in zone diverse della città per i funzionari che abbiano prestato servizio per almeno 5 anni nello stesso gruppo che diventano 7 nel caso degli agenti. Nei prossimi 22 mesi, 850 vigili romani dovranno così cambiare municipio o gruppo. L’Authority, con un’intervista dello stesso Cantone nelle pagine romane di Repubblica , esprime pieno sostegno al piano: «La rotazione territoriale è una garanzia per gli agenti onesti, è una tutela, come il casco per gli operai. L’obbligo di indossarlo nei cantieri non significa che gli operai siano imprudenti». I sindacati -Funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio – insorgono e scrivono a Cantone, sostenendo che la circolare con cui Clemente disponeva i trasferimenti «non segue le previsioni di legge che invece prevedono la rotazione negli incarichi di responsabilità e non il cambio del territorio».
L’Authority considera come una richiesta di parere formale la lettera dei sindacati e apre un’istruttoria che dura una settimana. Ieri la decisione: la rotazione territoriale nella stessa amministrazione non soltanto è legittima, ma va considerata come uno dei punti cardine dei piani anti-corruzione con due limiti: che sia motivata e che non causi disservizi nella stessa amministrazione che l’adotta. Circa il primo requisito, la permanenza nello stesso gruppo oltre i limiti di anni indicati dal comandante è giudicata motivazione più che sufficiente perché punta a non creare quelle che negli ambienti dell’Authority vengono definite «posizioni dominanti ». Lo spostamento non sarebbe quindi un’offesa ai vigili romani, ma una tutela per i caschi bianchi. Nei prossimi giorni l’orientamento – come si definiscono le deliberazioni dell’Authority di Cantone – sarà notificato ai sindacati della Capitale che contro gli stessi trasferimenti erano pronti a scioperare e la settimana scorsa hanno portato sotto al Comando 4 mila vigili in divisa, con i guanti bianchi e braccia per aria con scritte come ”Io ho le mani pulite”, “Non sono corrotto”.
Ancora dall’Authority spiegano che le indicazioni appena adottate hanno valore per tutte le amministrazioni: un dipendente non potrà essere trasferito da Roma a Milano, ma in zone diverse della stessa città.


Related Articles

Tasse, l’offensiva italiana dopo Apple tocca a Google arriva assegno da 150 milioni anche Amazon nel mirino

Loading

Nuovo attacco della procura di Milano ai colossi del web che sfuggono all’imposizione, il motore di ricerca
potrebbe firmare un accordo entro gennaio

La Croce Rossa: colletta per gli spagnoli

Loading

E’ la prima volta: un conto corrente per sfamare 300mila indigenti Un milione di persone alle mense sociali

A Calais terza notte di esodo in massa

Loading

Calais. Solidarités International: «Per la prima volta in 35 anni dobbiamo operare in Francia»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment