Fiat Chrysler con Renault Prima alleanza industriale
Renault e Fiat hanno firmato un accordo in base al quale la casa francese fornirà a Fiat un veicolo commerciale leggero, costruito su una piattaforma derivata dal pianale del Renault Trafic, realizzato sempre dal costruttore francese che lo produrrà a partire dal secondo semestre 2016.
Il veicolo sostituirà il Fiat Scudo, sinora prodotto nello stabilimento di Valenciennes di Psa Peugeot Citroën, in base a una collaborazione destinata a concludersi entro il 2016, quando Fiat cederà a Psa la sua quota della joint venture Sevelnord, che nell’impianto nel nord della Francia produce anche furgoni per Citroën e Peugeot. La fine di Sevelnord non avrà alcuna conseguenza sul futuro e sulle prospettive della Sevel, l’analoga joint venture che in Val di Sangro, in Abruzzo, assembla il mitico Fiat Ducato.
Per poter sopravvivere, le case automobilistiche intensificano sempre più partnership industriali che aiutano a ridurre i costi, permettendo il rilancio degli investimenti. Lo scenario mondiale vede attivi dieci grandi gruppi, Fiat Chrysler Automobiles, Daimler, Volkswagen, Bmw, General Motors, Toyota, Ford, Hyundai, Tata e il cinese Geely che ha acquistato Volvo, ognuno è proprietario di diversi brand. Per esempio Fca comprende nove marchi: Abarth, Alfa Romeo, Ferrari, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Chrysler e Dodge; Volkswagen, invece, controlla Audi, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, Seat, Skoda e Suzuki. Mercedes ha creato una sinergia globale con Renault, allargata a tutte le case che sono partner del costruttore transalpino, ossia Dacia, Nissan con Infiniti, Lada e Mahindra con SsangYong.
L’aumento dei costi si verifica soprattutto nelle fasi di produzione dei vari componenti, nella progettazione dei pianali e nello stampaggio delle carrozzerie. La soluzione ricercata in accordi con altri costruttori comporta, oltre a una maggiore flessibilità degli impianti, anche l’unificazione degli acquisti, riducendo il numero dei fornitori e assicurando, nello stesso tempo, il livello qualitativo. La rigidità dei vari mercati ha contribuito, specialmente per determinati segmenti, all’aumento delle relazioni tra le industre che inseguono un continuo processo di internazionalizzazione.
Il nuovo veicolo commerciale di Fiat (venduto a livello mondiale) sarà disegnato e progettato completamente dal Centro Stile torinese, che lo caratterizzerà secondo gli stilemi distintivi del marchio Fiat Professional. Il modello avrà altre due versioni commercializzate, una dal costruttore transalpino e un’altra dalla tedesca Opel. Il mercato dei veicoli professionali indica nei primi sei mesi dell’anno una crescita vicina al 15%, pari a circa 59 mila unità immatricolate.
Bianca Carretto
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