«Terra dei Fuochi, mortalità aumentata tra il 10 e il 13%»

«Terra dei Fuochi, mortalità aumentata tra il 10 e il 13%»

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Nella Terra dei Fuochi c’è un eccesso di mortalità rispetto al resto della Campania, del 10% per gli uomini e del 13% per le donne, nei Comuni in provincia di Napoli, mentre per quelli in provincia di Caserta è rispettivamente del 4 e del 6%. E a Taranto, nella città dell’Ilva, la mortalità infantile (tra 0 e 14 anni) registrata per tutte le cause è maggiore del 21% rispetto alla media regionale, mentre per gli adulti sono confermati gli eccessi negativi già riscontrati in precedenza. Lo affermano i dati contenuti nell’aggiornamento dello studio epidemiologico «Sentieri» appena pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
Per quanto riguarda la Terra dei Fuochi, l’analisi si basa sui dati di 55 Comuni, confermando anche un eccesso di ricoveri ospedalieri per diversi tipi di tumore. «In particolare è stato individuato il gruppo di malattie per le quali sussiste un eccesso di rischio negli uomini e nelle donne, per tutti e tre gli indicatori utilizzati (mortalità, ricoveri, incidenza di cancro)», si legge nel rapporto. Quali sono? Elenca lo studio: «Tumori maligni dello stomaco, del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas (tranne che nell’incidenza fra le donne), della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), del rene (tranne che nell’incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin (tranne che nella mortalità fra gli uomini)».
Il tumore della mammella è in eccesso in tutti e tre gli indicatori. Cioè: mortalità, ricoveri, incidenza. In provincia di Caserta, eccessi in entrambi i generi per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri ospedalieri) «riguardano i tumori maligni dello stomaco e del fegato; i tumori del polmone, della vescica e della laringe risultano in eccesso tra i soli uomini».
L’analisi non ha invece trovato un eccesso di mortalità tra i bambini, mentre il tasso di ricoveri nel primo anno di età per i tumori è risultato maggiore del 51% nella provincia di Napoli e del 68% in quella di Caserta. «Per quanto riguarda la fascia di età 0-14 anni si osserva un eccesso di ospedalizzazione per leucemie in provincia di Caserta — spiega il rapporto Sentieri —. Nella provincia di Napoli, servita dal Registro tumori, si è osservato un eccesso di incidenza per tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nelle classi d’età 0-14».
È la conferma di studi fatti anche in passato, ma mai validati in modo chiaro. Ora, però, è l’Istituto superiore di sanità a tirare le somme di quanto sia minacciata la salute degli abitanti nella Terra dei Fuochi.
«Non mi meraviglierei, però, di un’incidenza elevata di malattie dell’apparato respiratorio (anche croniche), di manifestazioni allergiche, di patologie autoimmuni», commenta Armando Santoro, direttore del Cancer center dell’Humanitas di Rozzano. Poi aggiunge: «Tutto ciò è inaccettabile, la popolazione ha diritto di vivere in un ambiente ecologicamente salutare, mentre in quell’area non si sa nemmeno che cosa hanno scaricato. È urgente un’operazione di bonifica».
Mario Pappagallo



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