Asimov come sarà il mondo nel 2014

Asimov come sarà il mondo nel 2014

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L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE di New York del 1964 è dedicata alla “Pace tramite la comprensione”. Il suo sguardo sul mondo di domani esclude l’eventualità di una guerra termonucleare. Mi sembra giusto, dato che se dovesse esserci una guerra termonucleare non varrebbe la pena di parlare di futuro. Perciò lasciamo riposare i missili sulle loro rampe di lancio e diamo un’occhiata al nostro avvenire. Sarà radioso, almeno secondo le previsioni dell’Esposizione. La direzione in cui sta viaggiando l’umanità è vista con vivace ottimismo, soprattutto nel padiglione della General Electric. Lì il pubblico volteggia fra quattro scenari, ognuno popolato da allegri manichini a grandezza naturale. Gli scenari mostrano il progresso dei dispositivi elettrici e i cambiamenti che hanno portato nella vita di tutti i giorni. Ho apprezzato moltissimo. Mi è dispiaciuto solo che non abbiano proposto altri scenari ambientati nel futuro. Ad esempio, come sarà la vita nel 2014, cioè fra cinquant’anni? Come sarà l’Esposizione universale del 2014? Io non lo so, però posso tirare a indovinare.
NEL 2014 I PANNELLI ELETTROLUMINESCENTI saranno d’uso comune.
I soffitti e le pareti luccicheranno delicatamente e in una varietà di colori, da alternare semplicemente premendo un bottone. Le finestre non saranno nulla di più che un tocco retrò, e quando ci saranno, saranno polarizzate per non far entrare la fastidiosa luce del sole. Forse addirittura il grado di opacità del vetro si modificherà automaticamente a seconda dell’intensità della luce che ci batte sopra. All’Esposizione universale di New York del 2014, il padiglione della General Motors probabilmente mostrerà immagini di città sotterranee complete di orti coltivati con la luce artificiale e i terreni in superficie adibiti a coltivazioni agricole su larga scala, pascoli e parchi, con meno spazio sprecato per gli insediamenti umani. Le cucine saranno progettate per preparare pasti automatici, scaldando l’acqua e trasformandola in caffè, tostando il pane, preparando uova al tegamino, in camicia o strapazzate. Pranzi e cene completi, a base di cibo semipreparato, verranno conservati nel congelatore finché non saranno pronti per essere lavorati. Sospetto, però, che anche nel 2014 sarà ancora consigliabile conservare un angoletto della cucina dove preparare a mano piatti più personalizzati, specialmente quando si hanno ospiti.
Nel 2014 i robot saranno pochi e di scarsa qualità, ma comunque esisteranno. Ci saranno calcolatori, in gran parte miniaturizzati, che fungeranno da “cervelli” dei robot. Lo stand della Ibm all’Esposizione universale del 2014 avrà come fiore all’occhiello un robot delle dimensioni di una domestica, grosso, goffo, dai movimenti lenti ma capace di raccogliere oggetti, mettere in ordine, pulire. Senza dubbio quelli che andranno all’Esposizione si divertiranno a spargere in terra i rifiuti per vedere il robot che li rimuove e li divide tra le cose “da buttar via” e le cose “da mettere da parte”.
Naturalmente nel 2014 gli elettrodomestici non avranno cavi e saranno alimentati da batterie a lunga durata che funzioneranno con i radioisotopi. Gli isotopi non saranno
costosi, perché saranno il prodotto di scarto delle centrali a fissione nucleare che nel 2014 forniranno all’umanità oltre la metà del suo fabbisogno energetico. Ma una volta esaurite, queste batterie potranno essere eliminate soltanto da personale autorizzato dal produttore. In varie aree desertiche e semidesertiche dell’Arizona, del Negev, del Kazakistan, saranno anche in funzione grandi centrali a energia solare. Nelle aree con molto smog ma nuvolose sarà un po’ più difficile.
Verranno dedicati grandi sforzi alla progettazione di veicoli con “cervelli robotici” che potranno essere programmati per raggiungere destinazioni specifiche e si muoveranno senza l’interferenza della lentezza di riflessi di un guidatore umano. Nelle aree centrali della città compariranno i primi marciapiedi mobili per i piccoli spostamenti (con sedili su entrambi i lati e i posti in piedi al centro). Saranno soprelevati rispetto al piano stradale, dove continueranno a circolare le automobili (in alcuni posti anche su diversi livelli) solo perché non ci saranno più parcheggi in strada e perché almeno l’80 per cento delle consegne effettuate dai camion avverrà in centri prestabiliti ai margini della città. Tubi ad aria compressa trasporteranno merci e materiali sulle piccole distanze, e i dispositivi di smistamento che spediranno le merci nelle varie destinazioni saranno una delle meraviglie della città.
Le comunicazioni telefoniche saranno visive e sonore al tempo stesso e si potrà sia vedere che sentire la persona con cui si parla al telefono. Lo schermo potrà essere usato non solo per vedere le persone durante le telefonate, ma anche per studiare documenti e fotografie e leggere brani di un libro. Grazie a satelliti spaziali con orbite sincronizzate a quella della Terra sarà possibile comunicare direttamente con ogni luogo del pianeta, comprese le stazioni meteorologiche in Antartide.
I nostri televisori saranno soppiantati da schermi da appendere alla parete; ma faranno la loro comparsa anche cubi trasparenti che offrono una visione tridimensionale. All’Esposizione universale del 2014 una delle grandi attrattive sarà un televisore tridimensionale a grandezza naturale che proietterà dei balletti. Il cubo ruoterà lentamente per rendere possibile la visione da ogni angolazione.
L’agricoltura tradizionale terrà il passo con grande difficoltà e ci saranno fattorie che si convertiranno ai più efficienti microrganismi. Prodotti a base di lievito e alghe trattate saranno disponibili in una vasta gamma di sapori. All’Esposizione del 2014 ci sarà un’Alga Bar che servirà “finti tacchini” e “pseudobistecche”. Non saranno affatto male, ma ci sarà una forte resistenza psicologica a questa innovazione.
Non tutta l’umanità potrà godere appieno di queste innovazioni. Rispetto a oggi ci sarà una fetta maggiore di popolazione che ne sarà privata, e anche se queste persone vivranno meglio di oggi, dal punto di vista materiale, rimarranno comunque indietro rispetto alle parti del mondo più avanzate.
In senso relativo la loro condizione peggiorerà.
La situazione sarà ulteriormente aggravata dai progressi dell’automazione. Nel 2014 saranno pochi i lavori di routine che le macchine non sapranno svolgere meglio di qualsiasi umano. Il genere umano diventerà quindi in gran parte una razza di guardiani delle macchine. Le scuole dovranno essere ripensate in questa direzione. Non saranno solo le tecniche di insegnamento a progredire, cambieranno anche le materie: gli studenti delle superiori studieranno nozioni fondamentali di informatica, diventeranno esperti di matematica binaria e saranno addestrati all’uso dei linguaggi informatici.
Nonostante questo l’umanità sarà afflitta da un profondo senso di noia, un male che si espanderà sempre di più, crescendo d’intensità. Ci saranno conseguenze serie sulla sfera mentale, emotiva e sociologica, e prevedo che nel 2014 la psichiatria sarà di gran lunga la branca più importante della medicina. I pochi fortunati che potranno svolgere un lavoro creativo di qualsiasi tipo saranno la vera élite del genere umano, perché solo loro faranno qualcosa di più che stare al servizio di una macchina.
La previsione più fosca che posso fare sul 2014 è dunque che in una società che costringe al riposo, la parola più bella del vocabolario diventerà “Lavoro”!
( Traduzione di Fabio Galimberti)
© by Isaac Asimov Reprinted
by permission of Asimov Holdings L-LC



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