F-35, sì al taglio con l’aiuto dei grillini

F-35, sì al taglio con l’aiuto dei grillini

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La strada per ridurre il programma degli F-35 resta ancora lunga, ma da ieri sembra un po’ meno in salita. La commissione Difesa della Camera ha approvato a sorpresa il documento, promosso dall’ala “pacifista” del Pd, che di fatto rappresenta la relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva della commissione. Nel testo, messo nero su bianco da Gian Piero Scanu al termine di un braccio di ferro interno ai democratici e con la Difesa, si chiede al governo di ridurre della metà il budget per i contestati aerei militari. Il via libera è reso possibile dall’astensione determinante di Sel, centristi, Ncd e – dato politicamente di peso – dal Movimento cinque stelle. Votano contro, invece, Forza Italia e la Lega.
I deputati democratici riescono a strappare un primo stop sul programma, ma la sola indagine conoscitiva non è capace di vincolare l’esecutivo. Per questo, la maggioranza del gruppo del Pd punta adesso a far votare l’Aula di Montecitorio su una risoluzione che rilanci le critiche contenute nel documento e impegni il governo a rispettare nuovi, stringenti paletti.
Sel, intanto, giudica il via libera al testo «un passo avanti», mentre i grillini parlano di «un primo timido passo», reclamando a questo punto un rapido passaggio in Aula. Scanu, dal canto suo, punta a discutere una risoluzione entro giugno. Lo annuncia in commissione e polemizza con il ministro della Difesa, che ha rimandato ogni decisione al Libro bianco: «Il Libro è quello della repubblica parlamentare italiana, non della repubblica presidenziale di Francia. Noi nutriamo molte aspettative verso il libro bianco, ma con una battuta dico che non si tratta di una cambiale in bianco. Conterrà delle nostre proposte che, però, saranno valutate dal Parlamento. Sono le Camere che decidono».
Arturo Parisi, ministro della Difesa ai tempi del governo Prodi, ironizza su quanto votato in commissione: «Tagliamo le ali alle armi. L’obiettivo che ha guidato la campagna contro l’F35, l’obiettivo cioè del disarmo aereo totale, è oggi più vicino. Credo che i pacifisti ne possano essere soddisfatti. Un altro piccolo sforzo e l’obiettivo del disarmo aereo totale sarà raggiunto ». Esultano, invece, le organizzazioni pacifiste come Avaaz: «L’indagine parlamentare giudica inutili e troppo costosi gli F-35, presenteremo mezzo milione di firme alla Difesa per fermarli».


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