Expo, è rottura tra Maroni e Pisapia
Gelo tra Comune e Regione per l’inchiesta sugli appalti legati ad Expo 2015. Tra il sindaco Giuliano Pisapia e il governatore Roberto Maroni, che entro lunedì sceglierà i nuovi vertici di Infrastrutture Lombarde e annuncia una commissione d’inchiesta, volano gli stracci. A farne le spese è il commissario unico della società per l’Esposizione universale, Giuseppe Sala, che si ritrova solo davanti a taccuini e telecamere. Ma il terremoto giudiziario che ha fatto crollare i vertici di Infrastrutture Lombarde non ha minato la sua fiducia: «Dobbiamo lavorare nel rispetto della legalità — ha scandito Sala — ma non possiamo avere un’ora di ritardo».
L’inchiesta che ha portato agli arresti, tra gli altri, di Antonio Rognoni, ex dg di Infrastrutture Lombarde, rischia di avere pesanti ripercussioni politiche e la tensione tra i palazzi istituzionali si taglia col coltello. Sala, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il governatore lombardo, Roberto Maroni, si sono riuniti in via Rovello per fare il punto, ma subito dopo il vertice il commissario unico di Expo spa è stato lasciato solo a mettere la faccia su un pasticcio su cui si allungano molte ombre.
Sala ha ricordato che Infrastrutture Lombarde «ha supportato Expo nella costruzione delle gare», ma ha anche aggiunto che la fase delle gare «è conclusa» e che «in nessuna gara Infrastrutture Lombarde ha mai fatto parte della giuria che ha deciso l’assegnazione dei lavori». Per la società, «la priorità» è ora la sostituzione della «figura più delicata», ovvero il direttore dei lavori, passaggio che «è nelle mani di Maroni». Ieri sera è stato convocato un cda di Expo per mettere i consiglieri a conoscenza di tutto. Entro lunedì mattina Maroni indicherà come verranno sostituite le persone travolte dall’inchiesta per presunte irregolarità negli appalti. Il presidente della Regione dovrà scegliere in particolare chi prenderà il posto nella direzione lavori di Alberto Porro.
Il sindaco ha rinnovato la «piena fiducia» a Sala. «Cosa che è stata ribadita — ha detto uscendo da via Rovello — anche dal presidente della Regione nel corso della riunione». Riunione burrascosa. Maroni ha lasciato l’incontro dopo una manciata di minuti, di umore pessimo. Il governatore e il sindaco, nel chiuso delle stanze di Expo spa, si sono rinfacciati colpe e dichiarazioni.
Nel cortile che ospita anche il Piccolo Teatro si propaga ancora l’eco delle parole del giorno prima. Alla notizia degli arresti Pisapia aveva commentato di aver «fatto i fatti mentre altri hanno fatto le parole». Per Maroni è stato peggio di un pugno.
Rossella Verga
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