Exa 2007: ma che belle novità alla fiera delle armi

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(Unimondo.org, mercoledì, 07 marzo, 2007)

“D-Fence” e ”Area Shop”: sono queste le due raggianti novità annunciate per Exa 2007, la “Fiera internazionale delle armi sportive, security e outdoor” che si terrà a Brescia dal 14 al 17 aprile. La zona “D-Fence” sarà però riservata solo agli operatori di settore: “una serie di stand, chiusi in una sorta di mini-padiglione, dedicati a tutti gli strumenti e le attrezzature normalmente utilizzati dalle forze dell’ordine ed in dotazione ai corpi istituzionali italiani ed esteri”.

Cosa sia “normalmente” utilizzato dai corpi di polizia di Tunisia e Tanzania ma anche di Russia e Stati Uniti (i nomi di questi paesi non sono scelti a caso: vi sono stati ‘operatori esteri’ di queste nazioni a Exa lo scorso anno) non è dato di sapere: lo sanno comunque Amnesty International e Human Right Watch che puntalmente pubblicano i loro rapporti dove denunciano “vessazioni e intimidazioni da parte della polizia” (in Tunisia), “diffusi pestaggi e saccheggi compiuti dalle forze di sicurezza” (in Tanzania), “coinvolgimento delle forze federali nelle sparizioni di persone” (in Russia) e “brutalità e uso eccessivo della forza da parte delle forze di polizia negli Stati Uniti: sessantuno persone hanno perso la vita dopo essere state colpite da scariche di taser in uso alle forze dell’ordine”.

Forse anche per questo – come avverte il sito di Exa 2007“data la particolare natura dei prodotti rappresentati e la loro inusuale specializzazione, l’area non sarà accessibile al pubblico, ma solo agli operatori accreditati all’ingresso”. Vien da chiedersi cosa sia questa “inusuale specializzazione” per strumenti e attrezzature “normalmente utilizzati” dalle forze dell’ordine. Si sa invece che – come recita sempre il sito di Exa – “la scelta di istituire questo spazio risponde alle richieste di un settore significativo della realtà economica bresciana e non solo e va nella direzione di soddisfare quella necessità di maggiore sicurezza per i cittadini”.

E visto che non si tratta dei produttori di “articoli casalinghi” di Lumezzane c’è da pensare che il “significativo settore della realtà economica bresciana” che ha chiesto l’introduzione di questa novità siano gli stessi produttori di armi promotori di Exa capeggiati dal Consorzio Armaioli Bresciani che però farebbe soprattutto “repliche di armi antiche e per collezionismo” – niente a che fare dunque con “strumenti e attrezzature per corpi di polizia”. Non resta che da pensare, quindi, che la decisione sia stata dettata dal reale promotore e sponsor di Exa: la Fabbrica d’armi Pietro Beretta S.p.A. – ma meglio sarebbe dire la Beretta Holding, la cui produzione (circa 1.500 armi al giorno) “copre quasi tutta la gamma delle armi portatili” fino a “fucili militari automatici”.

Ma c’è di più, molto di più. Quest’anno “per la prima volta” per la gioia degli acquirenti vi sarà “Area Shop“, “un’apposita area esclusiva nella quale sarà possibile fare acquisti nei giorni di svolgimento dell’evento”. Vi sarà riservato il “Padiglione numero 2 del polo fieristico bresciano” nel quale si potrà magari entrare muniti di carrello della spesa, o – per le signore di classe poco abituate ai supermercati – dotandosi di un comodo e maneggevole cestino rinforzato. Insomma finalmente una “bella fiera” dove da sempre si possono portare anche i bambini e, da quest’anno, oltre ad ammirare, palpare, sentire l’odore delle armi si potrà acquistarle. Increduli? Impauriti Ma no, state tranquilli! Tutto avverrà “naturalmente nel rispetto delle normative di legge”.

Un caloroso grazie, quindi, a Brixia Expo – Fiera di Brescia ente promotore di questa bella – e unica in Italia – trovata e al Comune di Brescia per ospitarla sul suo territorio con tanta premura. “Passione ed emozioni” sono assicurate.

Giorgio Beretta

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