Inflazione: famiglie povere più colpite

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I dati dell’ISTAT sulla dinamica dei prezzi al consumo

ROMA – Sono le famiglie ‘con bassi livelli di consumo’, in pratica le famiglie più povere, ad essere state più colpite dall’inflazione nel 2006. Per loro lo scorso anno i prezzi sono infatti aumentati del 2,85%. E’ quanto emerge dalla nuova indagine condotta dall’Istat sulla dinamica dei prezzi al consumo relativa ad alcune specifiche tipologie di famiglie. Nel corso dell’anno l’inflazione è stata più pesante soprattutto nei mesi estivi, in coincidenza con l’aumento dei beni energetici e quindi delle tariffe inserite nel capitolo abitazione.

La crescita dei prezzi per le famiglie con bassi consumi è infatti arrivata ad agosto ad un picco del 3,5%. Considerando i metodi di calcolo utilizzati dall’istituto di statistica appositamente per la nuova indagine, l’inflazione 2006 per il totale delle famiglie italiane è stata pari al 2,5%.Anche per le altre tipologie di famiglie prese in considerazione dall’Istat, l’inflazione è stata lo scorso anno di poco superiore a quella che ha invece riguardato i circa 23 milioni totali di famiglie italiane. In particolare, oltre alle famiglie povere, sono stati i pensionati ‘con bassi livelli di spesa’, quindi ancora una volta poveri, ad essere particolarmente penalizzati: il tasso di inflazione nel 2006 è stato per loro del 2,78%. Impatti più contenuti sono stati invece quelli registrati per le famiglie in affitto o subaffitto, terza tipologia presa in considerazione, (+2,52%) e per i pensionati in generale (+2,52%), quarta ed ultima macrocategoria.


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