Case e industrie “ecologiche”ecco come avere gli incentivi

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Il piano abitazioni, sgravi fiscali per le ristrutturazioni. Sconti anche alle imprese che diminuiscono i consumi

di LUCA IEZZI

<B>Case e industrie “ecologiche”<br />ecco come avere gli incentivi</B>” src=”http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/ambiente/incentivi-case-ecologiche/incentivi-case-ecologiche/stor_9810953_25470.jpg” width=”200″ /> </font></div><p><font size=

ROMA – Pioggia di incentivi per rendere più conveniente il risparmio energetico: un miliardo già stanziato e 1,5 miliardi in sconti fiscali. Il pacchetto di decreti completato ieri rende disponibili i fondi previsti dalla Finanziaria (la maggior parte arrivano dalla ristrutturazione del bollo auto) e li integra con altri provvedimenti per indirizzare i consumi, ma anche avviare una serie di nuove attività eco-industriali, basate sull’efficienza energetica.

Ristrutturazioni. Sarà possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 55% delle spese affrontate per ridurre le dispersioni termiche della propria casa o per l’installazione di pannelli solari e per la sostituzione di vecchie caldaie con impianti nuovi ad alta efficienza. Per ottenerlo basterà farsi certificare il progetto dei lavori da un professionista abilitato e compilare un modulo da allegare alla modello delle tasse. Previsti anche provvedimenti di impulso alla bioedilizia: tutti gli edifici nuovi, completamente ristrutturati o oggetto di compravendita entro il 2008 dovranno avere un certificato energetico che ne attesti la capacità di risparmio e gli interventi fatti. Tutte le esenzioni sono cumulabili con gli incentivi a livello locale.

Agroenergia. Prevista anche la riduzione della tassazione del bio-diesel (accisa – 80% rispetto al gasolio) per 250 mila tonnellate l’anno e strumenti di sviluppo di filiere produttive dedicate, dall’agricoltura all’industria di trasformazione, e l’individuazione di criteri di priorità per l’utilizzo dei biocarburanti che ne derivano.


Fondo Kyoto. 600 milioni di euro per il triennio 2007-2009 saranno utilizzati per erogare finanziamenti per progetti destinati a ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Fotovoltaico. Famiglie, condomini, uffici pubblici, scuole, ospedali, imprese grandi e pubbliche potranno diventare produttori di energia elettrica grazie ai pannelli solari, sia per autoconsumo che per la cessione al sistema elettrico. In quest’ultimo caso garantita una tariffa di 0,49 euro per Kwh.

Certificati bianchi. Vengono innalzati gli obblighi di risparmio per gli operatori e per i consumatori. I risparmi realizzati verranno certificati da parte dell’Autorità per l’energia e daranno diritto a bonus finanziari (certificati bianchi). Attraverso questo meccanismo si punta a ridurre i consumi di circa 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, corrispondono a minori emissioni di anidride carbonica di 13 milioni di tonnellate, pari alle emissioni di 6 milioni di auto. Inoltre si incentiva la cogenerazione ad alto rendimento (si utilizza per altri scopi il calore che si genera mentre si produce elettricità) assegnandole più certificati bianchi.

Industria. Detrazione fiscale fino al 20% per l’acquisto e l’installazione di motori elettrici e di variatori di velocità di motori elettrici. Scopo della misura è abbassare i consumi dei processi produttivi.
Innovazione. Si può creare un’industria che “non solo utilizza meno energia nei processi produttivi, che produce nuovi prodotti capaci di rendere l’Italia più competitiva, farla risparmiare e sviluppare il settore delle rinnovabili” recita il piano del governo. Pasquale Pistorio, vice presidente di Confindustria per la Ricerca, sarà project manager dell’iniziativa e lavorerà a titolo gratuito. Pistorio presenterà un piano programmatico al governo entro 4 mesi. A disposizione del progetto 350 milioni di euro l’anno per tre anni più altri attivabili nei prossimi mesi. Diversi i settori in cui potranno spaziare i progetti: collettori solari, piccole centrali elettriche a cogenerazione alimentate da biomasse, industria dell’eolico, idrogeno, solare, biocarburanti. Investimenti volti alla riqualificazione di comparti industriali esistenti verso la fornitura di nuovi prodotti a basso impatto ambientale e capaci di consentire un risparmio di energia industriali che innovano i processi produttivi in modo da ridurre l’intensità energetica delle lavorazioni.

(la Repubblica, 20 febbraio 2007)

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