1 famiglia su 3 negli ultimi 2 anni ha fatto ricorso a acquisti a rate
Rapporto Censis. Nel 2006 crediti concessi per 10 miliardi
La maggior parte delle famiglie non ha avuto problemi nella restituzione. Paese in ripresa, verso ”un piccolo silenzioso boom”
ROMA – Aumenta in Italia il grado di diffusione dell”indebitamento: è uno dei dati del Rapporto annuale del Censis, il quarantesimo, presentato oggi a Roma. Secono lo studio, se agli inizi di questo decennio si stimava che il fenomeno riguardasse circa il 19% dei nuclei familiari italiani, attualmente la quota si attesta al 22%. Il Censis rileva che il 35% di un campione di 1000 famiglie ha fatto ricorso negli ultimi due anni ad acquisti rateali finanziati e che si tratta di un fenonemo in crescita costante. Tuttavia il debito contratto dalle famiglie italiane è complessivamente in diminuzione: i crediti concessi nel 2002 ammontavano a 11,1 miliardi di euro, mentre a metà del 2006 esse risultano pari a 10 miliardi di euro. Tra gli utilizzatori di credito al consumo (35% delle 1000 famiglie contattate dall’istituto di credito) il 91% non ha avuto problemi nella restituzione del prestito, il 5% ha restituito le rate con qualche difficoltà, il 2% ha avuto notevoli difficoltà e il restante 2% non è riuscito a rispettare le scadenze e adempiere agli impegni assunti. Il dato va letto secondo l’istituto nel quadro di una ripresa economica che “c”è” e che “potrebbe persino configurarsi come un piccolo silenzioso boom, se riusciamo tutti insieme a esprimere un impegno positivo in questi mesi invernali, superando non solo il pessimismo generalizzato, ma anche la dose di demotivazione che molti hanno maturato contro una manovra economica governativa vissuta vittimisticamente”.
Tra il 1995 e il 2004 il debito medio per nucleo familiare in Italia è aumentato, secondo le stime della Banca d’Italia, da 14.000 euro a 27.000 euro in termini di mutui e di finanziamenti al consumi. Molta parte del debito degli italiani è ancora imputabili alal voce “mutui immobiliari”: la consistenza ammontavano nel
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
«Subito una banca dati anti-sprechi e basta trucchi con i redditi»
«Bene la riduzione delle province ma serve intervenire anche sulle Asl e sugli uffici territoriali di governo»
Patrimoniale? Ecco chi rischia di più
Nell’agenda Monti la revisione dell’Imu e delle tasse sui consumi. Protesta il Pdl
A dieci mesi dal Congresso si profila la nuova Cgil: niente partiti, né steccati
Verso il dopo Camusso. A Confindustria: «Trovare il modo per aumentare i salari oltre la produttività»