5 per mille: la Finanziaria sopprime la misura per il non profit
Critiche dalle associazioni
ROMA – La sperimentazione del 5 per mille finisce qui, nella Finanziaria 2007. Introdotto per il 2006 dal precedente documento di programmazione finanziaria e voluto dall`allora ministro dell`Economia, Giulio Tremonti, il provvedimento aveva suscitato da subito forti perplessità nel mondo dell’associazionismo per la farraginosità delle procedure, per il timore di una “concorrenza” con l’8 per mille e forse, soprattutto, perché vissuto come l’ennesimo provvedimento parziale in mancanza di un disegno coerente di riordino delle agevolazioni fiscali in materia. Tuttavia, malgrado le ore di code, i tempi ristrettisi per l’inoltro delle domande di accredito, mille polemiche, in migliaia tra associazioni di volontariato e promozione sociale, onlus e fondazioni, istituti di ricerca scientifica, sanitaria e universitaria, servizi sociali dei Comuni hanno inviato la documentazione all`Agenzia delle entrate per poter essere inseriti nell`elenco – sterminato – di chi può usufruire della quota 5 per mille Irpef.
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