Il “chi fa cosa“ nel sociale: assegnate le deleghe nel governo
Il “chi fa cosa“ nel sociale: assegnate le principali deleghe nel governo Prodi
I contenuti del maxiemendamento al decreto che ha istituito i nuovi ministeri. Soppresso il Dipartimento antidroga: le competenze (ma non il personale) passano alla Solidarietà sociale, che assumerà anche il servizio civile
I 25 Ministri del Governo Prodi – Maggio 2006
RIDEFINISCE LA GEOGRAFIA istituzionale delle competenze “sociali“, e la relativa attribuzione di risorse e personale, il maxiemendamento al Dl n.181 del 18 maggio, varato lo scorso 13 giugno dal Governo, che dovrebbe essere discusso in aula il 27 giugno.
Ministero della solidarietà sociale – Il dicastero assume parte delle risorse, personale e funzioni del precedente Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Le competenze principali riguardano: l`immigrazione, ovvero i compiti di vigilanza dei flussi di entrata dei lavoratori esteri non comunitari e le politiche d“integrazione; le prestazioni assistenziali erogate dall’Inps, mentre resta di competenza del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale (questo il nuovo nome) tutto il capitolo previdenziale; le funzioni del Servizio civile nazionale per le quali ci si avvarrà del personale inquadrato presso la Presidenza del Consiglio. Il ministero della Solidarietà riassume poi la competenza sulle politiche antidroga e in questo ambito ci sono diverse le novità. Viene soppresso il “Dipartimento nazionale per le politiche antidroga” e l’attuale personale, una cinquantina tra dirigenti e funzionari, diversamente da quanto succede per il servizio civile, sarà assegnato ad altri uffici. Una scelta che rende evidente la volontà “politica” del ministro Ferrero di ricostruire ex novo l’assetto di questo organismo, creato dall’ex-vice premier Fini. Si prevede che nessuno degli attuali addetti al Dipartimento sceglierà comunque di trasferirsi alla Solidarietà sociale, anche per un motivo molto pratico: la perdita dell’indennità (alcune centinaia di euro mensili) percepita da chi è inquadrato sotto la Presidenza del Consiglio. Al dicastero di Ferrero inoltre va l’Osservatorio per il disagio giovanile legato alla tossicodipendenza, istituito a fine 2005 e di fatto non ancora entrato in funzione. Infine il Ministero eserciterà, congiuntamente con la collega Giovanna Melandri, delegata alle politiche giovanili e inquadrata sotto la Presidenza del Consiglio, le funzioni di indirizzo e vigilanza della “Agenzia nazionale italiana del programma comunitaria gioventù”. Restano di competenza di Ferrero le altre materie sociali “storiche”, tra cui le politiche sull’handicap e le politiche per il volontariato e l’associazionismo.
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Il maxiemendamento attribuisce come detto alla Presidenza del Consiglio – attraverso il ministro Melandri – funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di politiche giovanili, il coordinamento delle politiche per le giovani generazioni, comprese quelle di indirizzo e vigilanza della “Agenzia nazionale italiana del programma comunitario” che esercita insieme al Ministero della solidarietà sociale. La Melandri presiede, su delega del Presidente, anche il “Forum nazionale dei giovani”.
Le politiche per la famiglia sono assegnate come è noto al ministro Rosy Bindi, che si avvarrà tra l’altro del supporto dell’“Osservatorio nazionale della famiglia” che ha sede a Bologna e del “Centro nazionale di documentazione e analisi dell’infanzia e dell’adolescenza”, operante a Firenze insieme all’Osservatorio nazionale, congiuntamente però con la Solidarietà sociale. Tra le funzioni specifiche della Bindi, gli interventi di sostegno alla natalità e alla genitorialità, la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, il coordinamento di tutte le politiche dirette alla famiglia. Il dicastero per la Famiglia assumerà anche alcune funzioni finora di competenza del Ministero per le pari opportunità nella precedente legislatura: le politiche di contrasto alla pedofilia, quelle di pertinenza della Commissione per le adozioni internazioni e quelle relative alle adozioni nazionali. Sistemati nell’ex-ministero degli Italiani all’estero, gli uffici della Bindi si avvarranno di Daniele Cabras come Capo di gabinetto, mentre alla guida dell’Ufficio legale andrà Livia Barberio Corsetti. Al ministero senza portafoglio guidato da Barbara Pollastrini resteranno tutte le politiche per le pari opportunità e anche l’Unar (Ufficio nazionale antirazzismo).
Ovviamente anche altri ministeri manterranno competenze di forte rilevanza sociale. Ad esempio la delega al Dipartimento amministrazione penitenziaria è stata assegnata dal titolare della Giustizia al sottosegretario alla giustizia Luigi Manconi, tra i maggiori esperti in Italia in materia. La delega all’immigrazione è per il sottosegretario all`Interno Lucidi. La delega per l’integrazione scolastica degli alunni disabili è invece del sottosegretario Letizia De Torre, che presiede il relativo Osservatorio presso il Ministero dell`Istruzione.(cch)
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