Piaggio, il sindacato all´attacco
(La Repubblica, MARTEDÌ, 13 GIUGNO 2006,
Pagina 39 – Economia)
Per Fiom e consumatori il gruppo di Pontedera avrebbe bisogno di risorse per lo sviluppo
Piaggio, il sindacato all´attacco “L´Ipo fa bene solo alle banche“
DAL NOSTRO INVIATO
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GIORGIO LONARDI
PONTEDERA – È un´operazione che «non apporta nuova risorse alla Piaggio». Ma che, al contrario, «risulta funzionale a sistemare partite fra soci e ad arrecare sostanziosi benefici al management». A mettere sotto accusa il collocamento in Borsa del gruppo guidato da Roberto Colaninno è stata la Fiom-Cgil con il supporto della società di revisione Practice Audit, del presidente di Banca della Solidarietà Sergio Cusani e delle associazioni dei consumatori rappresentate da Elio Lannutti e Rosario Trefiletti. Fra i «soci beneficiati» dalla quotazione Piaggio vengono citate le banche e gli enti che hanno finanziato l´acquisizione della Piaggio stesso da parte di Colaninno. A cominciare dalla PB Srl, partecipata da 27 Istituti di credito, che «potrebbe ottenere una agevole e sicura via di uscita conseguendo rilevanti utili».
Qui a Pontedera, dunque, è tornato all´attacco l´inusuale pacchetto di mischia che ha già duramente criticato i conti Fiat e l´operazione Fiat-Ifil-Exor. La tesi illustrata da Cusani e dai dirigenti della Fiom è semplice. Se da una parte è giusto ed opportuno quotare Piaggio per consentirne lo sviluppo sui mercati extraeuropei, dall´altra questa operazione deve avvenire anche attraverso un aumento di capitale. Lo scopo, come illustrato in una lettera inviata ai ministri Padoa Schioppa, Bersani, Damiano e Ferrero oltre che al presidente della Consob Cardia, è chiaro: portare nuove risorse «al gruppo Piaggio che risulta pesantemente indebitato per 411 milioni di euro a fine 2005, ridotti di poco a 397 milioni nel primo trimestre 2006».
Un´assicurazione per lo sviluppo, quindi, che però i manager guidati da Colaninno giudicano inutile perché convinti che la società sia in grado di generare autonomamente la cassa necessaria. Ovviamente l´azienda che si trova sotto Ipo non può rispondere in via ufficiale alle accuse della Fiom e dei suoi consulenti. Tuttavia un paio di giorni fa Roberto Colaninno aveva smentito che la quotazione Piaggio prevedesse un flusso di denaro a vantaggio della sua famiglia o a società a lui collegate. E allora?
«Perché Colaninno – ribatte Cusani – non ci fa il nome dei key managers a cui verranno dati oltre 23 milioni di titoli Piaggio sotto forma di stock options?» Insomma, la polemica è rovente. Anche perché Practice Audit e Cusani hanno passato al microscopio i bilanci dell´Immsi, la società che controlla Piaggio. Una «scatola» che fra l´altro detiene partecipazioni immobiliari in Sardegna e in Puglia «proprio a Gallipoli – dice Cusani – nel collegio dell´attuale ministro degli Esteri». Ribattono all´Immsi: «Cusani studi la geografia: il nostro investimento è vicino Santa Maria di Leuca, dunque in un altro collegio elettorale».
Quanto ai conti dell´Immsi la Practice Audit segnala alcuni elementi mettendo a confronto i bilanci 2004 e 2005. Ad esempio l´aumento delle consulenze da 44 a 76 milioni di euro, oppure la riduzione delle spese di garanzia dei prodotti da 21 a 15 milioni di euro nonostante l´acquisizione della Aprilia o anche il forte recupero dei costi diversi che passa da 35 a 65 milioni di euro. Un elemento che viene spiegato con la prassi di addossare sui rivenditori i costi di trasporto e pubblicità. Ambienti vicini alla Piaggio, però, fanno osservare che la diminuzione delle spese di garanzia dei prodotti è dovuta semplicemente al miglioramento della qualità.
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