ISTAT. I beneficiari delle prestazioni pensionistiche – Anno 2004
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ISTAT. I beneficiari delle prestazioni pensionistiche – Anno 2004
La presentazione dei dati sulle prestazioni pensionistiche viene completata dai principali risultati delle elaborazioni statistiche, effettuate da ISTAT e INPS, sulle caratteristiche dei titolari delle prestazioni pensionistiche (con riferimento al 31 dicembre 2004).
Le informazioni analizzate provengono dal Casellario centrale dei pensionati, nel quale l’INPS raccoglie i principali dati sulle prestazioni pensionistiche erogate da tutti gli enti previdenziali italiani,sia pubblici sia privati. I dati di fonte amministrativa, opportunamente riclassificati sulla base delle definizioni statistiche riportate nel glossario, sono stati utilizzati per stimare il numero dei beneficiari dei trattamenti pensionistici e l’importo del loro reddito lordo annuo da pensione. Questo non comprende la componente relativa agli assegni familiari, in quanto di natura non pensionistica. I dati sono stati elaborati sulla base del Sistema di Classificazione delle Prestazioni Pensionistiche (SCPP), predisposto dall’Istat in accordo ai criteri stabiliti nel Sistema europeo di classificazione delle prestazioni sociali (SESPROS).
Allo scopo di semplificare la rappresentazione dei dati e di rendere disponibili informazioni più puntuali sui singoli gruppi di beneficiari di pensioni sono state introdotte modificazioni alle modalità di presentazione dei dati.
In passato, per tener conto della possibilità di cumulo di più pensioni, le tipologie di beneficiari di prestazioni pensionistiche comprendevano le seguenti classi: solo vecchiaia, solo invalidità, solo superstiti, solo indennitarie, solo assistenziali, altre IVS (in cui si includevano i beneficiari che cumulavano pensioni di vecchiaia, di invalidità e superstiti), IVS e indennitarie, IVS e assistenziali, Altro (comprendente i beneficiari di pensioni indennitarie e assistenziali, o di pensioni IVS e indennitarie e assistenziali).
Questa classificazione, tuttavia, non consentiva di individuare in maniera univoca il numero di percettori di una data tipologia di prestazioni e la relativa spesa, poiché nelle ultime quattro classi erano inclusi soggetti titolari di almeno una pensione per ciascuna delle tipologie di prestazioni comprese nelle combinazioni considerate. Inoltre, i titolari di pensioni assistenziali erano inglobati in un’unica classe che includeva indistintamente i titolari di pensioni sociali, di invalidità civile e di guerra.
A differenza degli anni precedenti, i beneficiari delle prestazioni pensionistiche sono stati suddivisi in sette gruppi che individuano i percettori di pensioni: di vecchiaia (VEC), di invalidità (INV), ai superstiti (SUP),indennitarie (IND), di invalidità civile (CIV), sociali (SOC) e di guerra(GUE).
Secondo questa classificazione è possibile individuare univocamente il numero di percettori all’interno di ciascuna tipologia considerata. Naturalmente ciascun percettore, potendo beneficiare di più pensioni appartenenti anche a tipologie diverse, può essere incluso in uno o più di uno tra i gruppi considerati. Per questa ragione la presentazione dei dati è suddivisa in due parti. Nella prima i dati sono elaborati con riferimento al complesso dei pensionati secondo il genere, la classe di età, la regione di residenza e la classe di importo mensile del reddito pensionistico lordo dei beneficiari. Nella seconda parte i dati sono presentati con riferimento ai beneficiari inclusi in ciascuna delle tipologie pensionistiche considerate.
Tuttavia, gli aggregati per tipologia non possono essere sommati tra di loro per i motivi già specificati.
In allegato scaricabile il testo completo
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