ECONOMIA E FISCO. Gli strumenti di Riscossione SpA contro gli evasori
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(da “La Repubblica”, martedì, 17 GENNAIO 2006, pagina 34 – Economia)
Casa, auto e stipendio, armi anti-evasori
Ecco i poteri di Riscossione spa che punta a recuperare 300 milioni
ROBERTO PETRINI
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ROMA – Ganasce fiscali, sequestro di un quinto dello stipendio, accensione di ipoteche velocizzata e a basso costo con l´obiettivo di incassare 300 milioni in più fin da quest´anno e fino a 2 miliardi nel 2008. Con il 1° gennaio del 2005 sono entrati in vigore i nuovi strumenti, previsti dal decreto che ha affiancato la Finanziaria 2006, attraverso i quali il fisco potrà recuperare i propri crediti. Una serie di strumenti che saranno a disposizione della nuova società «Riscossione spa», attraverso la quale, l´esazione delle tasse tornerà in mano pubblica come avviene in quasi tutti i paesi europei.
Il compito della Riscossione spa (presieduta dal direttore dell´Agenzia delle Entrate Raffaele Ferrara, affiancato dal vicepresidente Antonio Mastrapasqua e diretta da Attilio Befera che ne è amministratore delegato) sarà quello di sostituire nell´esazione dei tributi i 41 concessionari locali oggi privati e controllati sostanzialmente dalle banche (il 70 per cento del mercato è di Mps, San Paolo, Banca Intesa e Unicredit). Il percorso prevede che entro il 1° ottobre di quest´anno Riscossione acquisisca la maggioranza del capitale delle 41 concessionarie, attraverso operazioni di concambio: al termine Riscossione sarà una sorta di holding operativa con 8.500 dipendenti, controllata per il 51 per cento dall´Agenzia delle entrate e dall´Inps e per il restante 49 per cento dal sistema bancario.
Le procedure sono già stata avviate: il 9 gennaio è stata indetta la prima gara per individuare l´advisor cui spetterà il compito di stabilire i criteri di valutazione delle concessionarie che dovranno essere acquistate da Riscossione. Una seconda gara, entro marzo, indicherà l´advisor cui spetterà il compito della valutazione vera e propria, dunque del prezzo e dei concambi. «E´ una procedura della massima trasparenza che consente di separare chi stabilisce i criteri da chi effettua la valutazione», spiega il vicepresidente Mastrapasqua.
Il compito di Riscossione spa non è tra i più facili. Il recupero dei crediti dello Stato verso i contribuenti, già individuati e iscritti a ruolo esecutivo, è da sempre uno dei fianchi scoperti del fisco. Su 90 miliardi di crediti, attualmente nel bilancio dello Stato, il sistema dei concessionari è riuscito a recuperare nei primi 11 mesi del 2005 solo un 1,13 miliardi (poco più dell´1 per cento del totale). Rispetto al 2004 c´è stata una crescita media del 23 per cento, concentrata soprattutto a fine anno, che i tecnici attribuiscono all´effetto deterrente dei nuovi strumenti in mano allo Stato (ganasce, pignoramenti ecc.). Nuove norme ispireranno in futuro il sistema: c´è già un «gruppo di lavoro», composto da Agenzia delle Entrate, Inps e Guardia di Finanza che ha l´obiettivo di rivedere il Dpr 602 del 1973 che regola la riscossione. «Già i dati del 2005 cominciano a mostrare un certo aumento delle riscossioni a partire dagli ultimi mesi dell´anno per l´effetto deterrenza – osserva l´amministratore delegato Befera -, quest´anno contiamo di raccogliere 300 milioni in più, nel 2007 circa 500 milioni in più e nel 2008 di raddoppiare l´attuale risultato».
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