Giustizia: approvata la “Cirielli“. Il doppio binario continua.
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Approvata ieri definitivamente dal Senato la legge cosiddetta ex Cirielli, con 145 voti a favore, 104 contrati e 1 astenuto.
In precedenza, era stata approvata dalla Camera il 16 dicembre 2004, modificata dal Senato il 27 luglio 2005, riapprovata dalla Camera il 10 novembre.
Gli effetti sono prevedibili e denunciati da tempo dalle associazioni (assai meno dalla opposizione parlamentare): “Colletti bianchi“ incensurati che vedranno dimezzare i tempi di prescrizione, per esempio per i delitti tributari, e recidivi per reati “di strada“ che resteranno in cella, con pene aggravate e senza possibilità di accesso alle misure alternative al carcere. Gli effetti della legge ex Cirielli si manifesteranno anche su migliaia di processi in corso, per i quali non è ancora stato dichiarato aperto il dibattimento. Ma l’impatto più consistente ci sarà nel 2006, quando si prevede un “boom“ degli ingressi in carcere: il prossimo anno la popolazione detenuta passerebbe da 61 mila a 80 mila presenze a fronte di una capienza di 40 mila posti.
Secondo Patrizio Gonnella, presidente nazionale di Antigone, «in un anno ci saranno 20 mila detenuti in più perché questa legge ammazza la Gozzini e ci si ostina contro i soliti noti: immigrati, tossicodipendenti, piccoli criminali». La cifra record di 80 mila detenuti nel 2006 viene confermata da Fabrizio Rossetti della Cgil mentre Marco Mammucari della Cisl si appella al capo dello Stato: «Ciampi valuti l’impatto sulle carceri». Contro «questa legge involutiva che fa arretrare la civiltà giudiziaria», Ettore Randazzo, presidente delle Camere penali, annuncia che verrà sollevata una questione di legittimità costituzionale.
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SCHEDA
Dalla prescrizione ai recidivi
ecco cosa cambia con la ex Cirielli
Pene più severe per i mafiosi e per chi torna a delinquere. Riduzione dei tempi di prescrizione di alcuni reati per i procedimenti per i quali non si sia già aperto il dibattimento. Niente carcere per gli ultrasettantenni. Sono questi i capisaldi della ex Cirielli, approvata in via definitiva dal Senato. Un provvedimento tornato a Palazzo Madama dopo le modifiche introdotte alla Camera tre settimane fa.
MAFIOSI
Reclusione da 5 a 10 anni per chi aderisce all`organizzazione criminale, mentre per i capi e gli organizzatorigli la pena sale da 7 a 12 anni. Da 2 a 4 anni, invece, è la reclusione prevista per chi li aiuta o li protegge.
CIRCOSTANZE AGGRAVANTI E ATTENUANTI
Le attenuanti non potranno prevalere sulle aggravanti nel caso in cui l`imputato sia un recidivo, minorenne o non imputabile.
RECIDIVA
Condanne più severe sono previste per chi torna a delinquere. Se il nuovo reato non è colposo, la pena può essere aumentata di un terzo. Fino alla metà, invece, nel caso in cui il nuovo delitto sia della stessa indole, sia stato commesso entro cinque anni dalla condanna precedente, durante o dopo l`esecuzione della pena, oppure durante il periodo in cui il condannato si sottrae volontariamente all`esecuzione della pena. In caso di recidiva reiterata l`aumento della pena non può essere inferiore a un terzo della pena stabilita per il reato più grave.
PENA A CASA PER 70ENNI NON RECIDIVI
Niente carcere per chi ha compiuto 70 anni, la pena potrà essere scontata a casa. A patto però che non si tratti di un recidivo, dichiarato “delinquente abituale, professionale o per tendenza“. Per i recidivi è vietata anche la sospensione della pena, che invece può essere concessa soltanto una volta a tossicodipendenti e alcolisti che devono scontare non più di tre anni.
NORMA TRANSITORIA
Le nuove norme sulla prescrizione non possono essere applicate ai procedimenti in corso “se i nuovi termini di prescrizione risultano più lunghi di quelli previgenti“. Dal calcolo dei nuovi termini vengono esclusi i processi in primo grado in cui il dibattimento sia stato già dichiarato aperto e quelli pendenti in appello e in Cassazione.
(29 novembre 2005)
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