Turchia, dilaga la protesta contro Erdogan: 2 morti
«CHE cosa ho fatto? Ho forse ucciso qualcuno? Ho rubato qualcosa? La democrazia si conquista lanciando molotov e sfondando vetrine? I vandali di gruppi marginali di sinistra, il Partito di azione nazionalista, il Partito socialdemocratico, quello curdo e Fetullah Gulen (influente pensatore islamico in autoesilio negli Usa, ndr) fanno fronte comune per alimentare gli scontri. La pagheranno. Queste persone sono ciarlatani, non hanno niente a che fare con la democrazia o la libertà».
Tayyip Erdogan, il premier turco contestato in piazza, è adesso solo contro tutti, com’è evidente dalle sue parole. Ma ha ancora dalla sua un elettorato corposo, soprattutto in Anatolia, pronto a rivotarlo in modo massiccio alle amministrative del 30 marzo. Gli scontri seguiti ai funerali, l’altro ieri, del 15enne Berkin Elvan, deceduto dopo 9 mesi di coma per la repressione
del giugno scorso al Gezi Park di Istanbul, hanno provocato la morte di altre 2 persone. A Tunceli, nel centro del Paese, un poliziotto è stato stroncato da un infarto dopo aver inalato dosi massicce di gas lacrimogeni. Nella metropoli sul Bosforo invece è rimasto ucciso un giovane di 22 anni in una sparatoria fra sostenitori e oppositori del governo del premier filo-islamico.
Ma i disordini, in questi giorni, si allargano a tutta la Turchia. A Smirne la polizia ha disperso con i cannoni ad acqua 10 mila persone. Ad Ankara e a Bursa manifestanti pro-governo hanno attaccato i loro contestatori e la polizia è intervenuta per separare le due fazioni. A Denizli, nel sud ovest dell’Anatolia, 47 persone, tra cui due poliziotti, sono state ricoverate in ospedale e 26 arrestate. Decine di fermi a Adana, Kocaeli e in altri centri.
Sul caso del 15enne morto perché colpito da una pallottola sparatagli alla testa da un agente (non punito), la Turchia è tornata a dividersi. In due giorni sono stati postati a nome di Berkin più di 14 milioni di tweet. Solo con l’hashtag #BerkinElvanOlumsuzdur (Berkin Elvan è immortale) il 75% dei tweet dedicati al ragazzo è stato ritwittato e 70 milioni di utenti in tutto il mondo sono stati raggiunti da messaggi sul giovane ucciso. Si tratta di un vero record, se si considera che gli utenti di Twitter in Turchia sono circa 12 milioni. Dall’America l’influente intellettuale Fetullah ha inviato le sue condoglianze. E così ha fatto lo stesso presidente della Repubblica, Abdullah Gul, appartenente al partito conservatore islamico del premier. Solo Erdogan non ha detto nulla.
Nel mondo politico di Ankara crescono le voci di una possibile resa dei conti attraverso rivelazioni dirompenti. Poco prima del voto potrebbero uscire prove di conti in Svizzera di personalità del governo, video a sfondo sessuale, registrazioni shock. Da settimane su Internet escono registrazioni di telefonate, intercettate probabilmente dai magistrati anti-corruzione prima di essere rimossi, che adesso potrebbero inguaiare persino il premier Erdogan.
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