Lavoro: 8,5 milioni senza contratto, la spending review colpisce la scuola

Lavoro: 8,5 milioni senza contratto, la spending review colpisce la scuola

Loading

Roberto Ciccarelli,

Otto milioni e 500 mila dipen­denti in Ita­lia sono al lavoro con il con­tratto sca­duto. Secondo l’Istituto Nazio­nale di Sta­ti­stica (Istat) due lavo­ra­tori su tre con­ti­nue­ranno a lavo­rare sulla base delle vec­chie intese nel pub­blico e nel pri­vato. Una cifra così alta non si regi­strava dal 2008, il primo anno della crisi e riguarda i com­messi, gli sta­tali. gli edili, i dipen­denti degli studi pro­fes­sio­nali, quelli della sanità pri­vata. Tutti dovranno fare i conti con un red­dito fermo da anni, pro­prio nei mesi suc­ces­sivi all’approvazione della legge di sta­bi­lità voluta dal vec­chio governo Letta e appro­vata dalla mag­gio­ranza che regge quello Renzi che ha impo­ve­rito almeno 3 milioni di dipen­denti pub­blici. Com­ples­si­va­mente, dal 2010, la ridu­zione delle retri­bu­zioni ‘pro capite’ in ter­mini reali del pub­blico impiego supera i 10 punti percentuali.

A feb­braio sono state rati­fi­cate solo quat­tro intese che riguar­dano 500 mila lavo­ra­tori nel campo del tes­sile, della pro­du­zione di pelli e cuoio, del gas e dell’acqua, del turi­smo e delle strut­ture ricet­tive. Restano senza con­clu­sione le trat­ta­tive per 51 intese, di cui ben 15 rife­ri­bili al set­tore della pub­blica ammi­ni­stra­zione. All’inizio del 2014 sono inol­tre deca­duti gli accordi sul ser­vi­zio di smal­ti­mento dei rifiuti e della Rai. Nel limbo c’è anche il con­tratto del com­mer­cio che inte­ressa 2 milioni di per­sone. Poi ci sono 650 mila edili, 260 mila addetti ai ser­vizi di puli­zia locale, 100 mila auto­fer­ro­tram­vieri, 400 mila lavo­ra­tori della sanità pri­vata, 200 mila addetti degli studi pro­fes­sio­nali. Da solo il com­parto della Pa conta 2,9 milioni di per­sone con il sala­rio fermo a quello di sei o otto anni fa. L’attesa media per il rin­novo del con­tratto è di 24,5 mesi per i dipen­denti, 11,8 mesi per chi lavora nel privato.

L’Istat segnala inol­tre un lieve aumento delle retri­bu­zioni con­trat­tuali ora­rio avve­nuta a gen­naio. Il pic­colo balzo è dovuto ad uno scatto di miglio­ra­mento eco­no­mico pre­vi­sto nei con­tratti ancora in vigore. Le sta­ti­sti­che regi­strano anche l’allargamento della for­bice tra i salari e l’inflazione, ferma a gen­naio allo 0,7%.

Ciò che è inte­res­sante in quest ana­lisi è la segna­la­zione da parte dell’Istat della varia­zione nulla per tutta la pub­blica ammi­ni­stra­zione a causa del blocco dei con­tratti rin­no­vato dal governo Letta fino alla fine del 2014. Uno dei modi per fare pagare l’austerità ad una grande fetta della popo­la­zione, con­tri­buendo a tenere il defi­cit sotto il 3% sul Pil, come pre­teso dalla Com­mis­sione Euro­pea. Se l’Italia si atte­sterà sotto que­sta soglia anche quest’anno, il «merito» sarà anche degli sta­tali che con­ti­nue­ranno a lavo­rare con gli stessi salari di sei o otto anni fa.

Letta e Sac­co­manni, in realtà, hanno fatto ancora di più. Hanno defi­nito le moda­lità di com­puto dell’indennità di vacanza con­trat­tuale fino al 2017, con­ge­lan­dola ai valori 2013; hanno tagliato l’ammontare com­ples­sivo delle risorse desti­nate annual­mente al trat­ta­mento acces­so­rio del per­so­nale a fine 2014; hanno limi­tato ancora di più il turn-over; hanno modi­fi­cato al ribasso le regole per il rico­no­sci­mento degli straor­di­nari. Per «rispar­miare» e rien­trare nei para­me­tri dell’austerità lo Stato ita­liano chiede un con­tri­buto sostan­zioso ai suoi dipen­denti, ren­dendo per­ma­nente la nega­zione dei diritti acqui­siti e delle retri­bu­zioni dovute.

Una stan­gata vera e pro­pria. I più col­piti sono i dipen­denti della scuola che hanno lo sti­pen­dio più basso dei paesi Ocse. Se per gli altri il blocco dei con­tratti dura da 4 anni, per loro il 2014 sarà il quinto anno di sacri­fici. Secondo la rela­zione al par­la­mento sul pub­blico impiego della Corte dei conti il blocco dei con­tratti costerà 3.348 euro ai docenti, 6.380 ai diri­genti sco­la­stici, 2.416 al per­so­nale Ata. A que­sto dovrà essere aggiunta la somma non ancora cal­co­lata del con­ge­la­mento dell’indennità di vacanza con­trat­tuale. Il con­ge­la­mento dei salari è accom­pa­gnato dal taglio del per­so­nale della PA, pari ad almeno 300 mila per­sone, avve­nuto dal 2006 a oggi (dati Aran).

Que­sto è il risul­tato delle «riforme» fino ad oggi rea­liz­zate. Il per­so­nale ha perso cen­tra­lità a favore di una gene­rale per­dita di qua­lità e effi­cienza impo­ste dalla spen­ding review pema­nente. Una ten­denza che con ogni pro­ba­bi­lità verrà con­fer­mata nel piano che sta pre­pa­rando l’ex Fmi Carlo Cottarelli.



Related Articles

Scoop sul Datagate Guardian e Post vincono il Pulitzer

Loading

Datagate. Il premio per le inchieste sulle rivelazioni di Snowden uno schiaffo ai governi di Washington e Londra

Caccia al nemico nei cieli Usa

Loading

Un reparto italiano ha partecipato a prove «realistiche» nelle lande desolate a Nord di Las Vegas. Gli «avversari» hanno la livrea russa

Crolla l’intera produzione industriale trainata in basso dall’auto

Loading

Secondo l’Istat ad aprile arretra tutta l’industria. Alla ricerca delle ragioni di un calo preventivo: il problema è anche interno, non solo esterno (dazi, guerre commerciali)

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment