Inps, Mastrapasqua costretto a lasciare

Loading

Anto­nio Mastra­pa­squa ha lasciato la pre­si­denza dell’Inps, al suo posto dovrebbe suben­trarre l’ex mini­stro del Lavoro e autore delle prime leggi sulla pre­ca­rietà in Ita­lia Tiziano Treu. Tra i pre­ten­denti al ver­tice della coraz­zata del super-Inps, un ente ormai più potente dello stesso Mini­stero del Lavoro, ci sono anche l’attuale segre­ta­rio della Cisl Raf­faele Bonanni, in posi­zione defi­lata, e l’attuale diret­tore gene­rale dell’Inps Mauro Nori.
La stre­nua resi­stenza oppo­sta dal deten­tore di 25 inca­ri­chi al mas­simo livello in aziende pub­bli­che e pri­vate è venuta meno dopo le dichia­ra­zioni del pre­si­dente del Con­si­glio Enrico Letta su un cam­bio di gover­nance dell’Inps e la sua inten­zione di pre­sen­tare in maniera urgente un dise­gno di legge alle Camere. Nella riforma viene esclusa la pos­si­bi­lità degli inca­ri­chi mul­ti­pli: pre­si­denti e ammi­ni­stra­tori di enti pub­blici non pos­sono rico­prire cari­che di ammi­ni­stra­tori o essere com­po­nenti di cda di altri enti, pub­blici o privati.

I guai del super-manager com­mer­cia­li­sta, tito­lare di uno stu­dio omo­nimo a Roma, sono ini­ziati dopo la rela­zione sul bilan­cio dell’Inps del 2012 da parte della Corte dei Conti. Ammon­te­reb­bero a 304 milioni di euro i resi­dui di cre­diti rice­vuti dall’Inps da parte di enti ospe­da­lieri, tra cui c’è l’Ospedale Israe­li­tico diretto da Mastra­pa­squa. Il 15 gen­naio 2013 la magi­stra­tura con­ta­bile ha inviato una nota all’Inps, pro­vo­cando un ter­re­moto nella regione Lazio. Il pre­si­dente Nicola Zin­ga­retti ha in seguito bloc­cato i paga­menti all’Ospedale israe­li­tico per pre­sta­zioni ero­gate tra il 2006 e il 2009 per un totale di 12 milioni di euro circa. Sui 12.981 rico­veri esa­mi­nati, il 94% sono stati giu­di­cati incon­grui e inap­pro­priati. L’Inps dovrà recu­pe­rare in maniera coat­tiva 28 milioni di euro attra­verso la messa in mora del suo debitore.

Mastra­pa­squa che attual­mente è tra l’altro il vice­pre­si­dente di Equi­ta­lia, pre­siede Idea Fimit e diret­tore gen­be­rale dell’Ospedale israe­li­tico di Roma. si è dun­que ritro­vato a coprire la posi­zione di cre­di­tore e di debi­tore dell’Inps che ha pre­sie­duto. Per que­sta ragione oggi è inda­gato per truffa, falso e abuso di uffi­cio. La Pro­cura di Roma ha aperto un’inchiesta, ipo­tiz­zando un giro di false car­telle cli­ni­che per otte­nere una mag­gio­ra­zione dei rim­borsi dal Sistema sani­ta­rio nazionale.

In attesa dell’esito dell’inchiesta, Mastra­pa­squa ha incas­sato le parole di Letta: «Credo che Mastra­pa­squa – ha detto il pre­si­dente del Con­si­glio – abbia fatto una scelta sag­gia. Ha colto l’iniziativa del governo: non si pos­sono assu­mere inca­ri­chi così rile­vanti senza esclu­si­vità». Il mini­stro del Lavoro Enrico Gio­van­nini, che ha rice­vuto le dimis­sioni, ha rin­gra­ziato Mastra­pa­squa «per il lavoro svolto» e ha auspi­cato «l’accelerazione del pro­cesso di ridi­se­gno della gover­nance dell’Inps e dell’Inail». Que­sta, in realtà, è la par­tita finan­zia­ria e sociale sulla quale si discute da tempo. L’obiettivo è quello di arri­vare ad un «sistema duale», gover­nato insieme alle parti sociali alle quali ver­rebbe attri­buito un ruolo di sor­ve­glianza. Un pro­getto simile era stato pre­sen­tato dall’ex mini­stro del Lavoro Elsa For­nero che nel 2012 aveva cer­cato di cam­biare gli equi­li­bri nel mega-Inps, senza riu­scirci. L’episodio è stato ricor­dato dalla diretta inte­res­sata, ma anche dall’Usb ieri.

Due anni fa il sin­da­cato di base avviò una czam­pa­gna di denun­cia con­tro lo stra­po­tere del mana­ger (il «Mastra­pa­squa Day») chie­dendo l’istituzione di una norma che vie­tasse ai mana­ger pub­blici di accu­mu­lare inca­ri­chi nelle società par­te­ci­pate o pri­vate, sta­bi­lendo inol­tre un tetto alle loro retrih­bu­zioni milio­na­rie. Una peti­zione ad hoc rac­colse 5706 firme davanti a 40 sedi dell’Inps. Oggi, con tutta evi­denza, le con­di­zioni sono cam­biate, ma l’Inps non naviga in acque tranquille.

Oltre ad accu­mu­lare inca­ri­chi, nei suoi 5 anni a guida dell’Inps Mastra­pa­squa ha gestito la vera par­tita del Wel­fare in Ita­lia: l’assorbimento dell’Inpdap e dell’Enpals da parte dell’Inps, un’operazione che ha fatto sbal­lare tutti i conti del super-ente, fino ad allora in attivo. Nel 2012 Il saldo tra entrate e uscite è nega­tivo con un disa­vanzo com­ples­sivo di 9,8 miliardi. Il “rosso” è stato deter­mi­nato da un aumento delle uscite di oltre 17 miliardi di euro. Le entrate sono aumen­tate di 6,7 miliardi, dovuto prin­ci­pal­mente dall’incremento dei con­tri­buti sta­tali, 9,7 miliardi in più, e dalla ridu­zione delle entrate da con­tri­buti, 2,4 miliardi in meno.

La Corte dei Conti ha con­fer­mato che, per col­mare il buco, l’Inps di Mastra­pa­squa si è avvalsa fino ad oggi dei con­tri­buti dei pre­cari e delle par­tite Iva. Quelle per­sone che, pur lavo­rando e ver­sando con­tri­buti, pagano le pen­sioni attuali ma non rice­ve­ranno mai una pen­sione a par­tire dal 2040.

Per la Corte lo squi­li­brio finan­zia­rio è tale che, in pro­spet­tiva, non sarà pos­si­bile ripia­nare lo squi­li­brio tra le gestioni in defi­cit. Non solo gover­nance dun­que. Governo e parti sociali dovreb­bero risol­vere que­sta ingiustizia.


Related Articles

Ttip all’arrembaggio, dodicesimo round

Loading

Commercio mondiale. Riprende il negoziato Ue-Usa, per la liberalizzazione degli scambi in tutti i settori. Sul tavolo gli scogli dell’agricoltura, della minaccia di esplosione dei servizi pubblici e dei tribunali arbitrali privati

La svolta del Sole24ore. O di Draghi?

Loading

Un anno e mezzo dopo lo scoppio della crisi greca, due mesi dopo lo scoppio delle manifestazioni a Wall street e in tutto il mondo – e mentre crollano nuovamente i mercati – la necessità  di una svolta nella politica europea arriva sulla prima pagina del Sole 24 Ore, con il “Manifesto per risollevare l’Europa” di Daniele Bellasio e Enrico Brivio.

Contratti e art. 18, così la riforma del lavoro

Loading

Il Jobs Act è la chiave del governo per ottenere la flessibilità dall’Europa sul rispetto dei parametri Da giovedì la legge delega sarà in commissione al Senato, ma manca ancora l’accordo nella maggioranza

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment