Straripano i fiumi, un disperso a Genova in Emilia paesi evacuati con l’elicottero
BOLOGNA — Una domenica di gravi emergenze per il maltempo, soprattutto al centro nord, tra Liguria, Emilia e Toscana. Alla periferia di Modena rompe l’argine ed esonda il fiume Secchia, nei territori già colpiti dal terremoto di due anni fa e la Protezione civile fa evacuare migliaia di persone, alcune addirittura tratte in salvo dall’elicottero. Piogge e temporali continuano a martoriare il Levante e il Ponente della Liguria, con frane, strade e ferrovie interrotte e un disperso, travolto dall’acqua di un torrente nell’entroterra genovese. Oltre che nello Spezzino, anche in Garfagnana e Versilia le piogge battenti hanno creato allarme e danni. Il tempo non migliorerà oggi e l’allerta della Protezione Civile riguarda ancora il Levante della Liguria, la Lombardia nord occidentale, vaste aree del Veneto e dell’Emilia, ma anche l’Abruzzo, il Molise e la Sardegna. Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha chiesto al presidente del consiglio Enrico Letta «di concedere lo stato di emergenza alle zone del maltempo a partire dalla Liguria, sicuramente la regione più colpita dalle piogge di questi giorni».
L’ALLUVIONE IN EMILIA
Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le abitazioni, in alcuni casi prelevate con l’elicottero dei vigili del fuoco, dopo che attorno alle 7 di ieri mattina il fiume Secchia ha rotto l’argine a nord di Modena e ha inondato la frazione di San Matteo di Bastiglia. Si stima una flusso di 150 metri cubi di acqua al secondo, che ha investito anche Albareto e Bastiglia, dove la Protezione civile ha avvisato gli abitanti con altoparlanti di salire ai piani alti. Per l’impossibilità di chiudere la grande falla, è stato intimato di lasciare le case anche ai residenti dei paesi di Bomporto e San Prospero prima dell’arrivo dell’ondata. Un’operazione che ha riguardato migliaia di persone. Sgombrata una casa di riposo, Villa Anna, nel comune di Modena. Allestiti ricoveri all’ospedale di Baggiovara, nelle scuole, in una palestra di Modena e a Mirandola, uno dei centri più colpiti dal terremoto. L’allarme continua oggi per la piena del Secchia e del Panaro: otto ponti sono già chiusi. Chiamati ad aiutare gli abitanti, per alzare argini con sacchi di sabbia, anche cento cadetti dell’Accademia Militare di Modena.
LA FURIA DELLE ACQUE IN LIGURIA
Dopo il deragliamento nei giorni scorsi del treno a Andora per una frana, ieri le piogge in Liguria hanno creato fortissimi problemi. A Sessarego, nell’entroterra genovese, due uomini sono stati trascinati dalla piena del torrente Rio Poggio. Entrambi di 66 anni, Enrico Sciutto e Elias Kassabji, medico di origine iraniane, erano saliti da Genova a far visita al figlio del primo, convalescente. Sciutto si è salvato ma sotto choc non ha detto subito che con lui dentro il torrente era finito anche il medico, le cui ricerche sono così partite in ritardo. Ma la Liguria è stata colpita dappertutto. A Nervi uno smottamento ha minacciato i binari litoranei e la circolazione tra Genova e La Spezia è stata interrotta per alcune ore. Al confine tra Genova e Bogliasco, sei persone sono state evacuate da una palazzina, per una frana lungo la statale Aurelia. In provincia di La Spezia, soprattutto in Val di Vara dove nel 2011 ci furono sette vittime, sono state chiuse otto strade provinciali. Ma anche in provincia di Imperia sono rimasti isolati centinaia di persone nei paesi di Pigna e Castelvittorio.
LA TOSCANA FLAGELLATA
Frazioni isolate e strade chiuse in Garfagnana e in Lucchesia, dove nel pomeriggio è stato impedito il transito sulla statale del Brennero dirottando il traffico a Bagni di Lucca. Flagellata dalla pioggia anche la Versilia: allagamenti a Viareggio, Camaiore e Massarosa. Quattordici persone sgombrate da Serravezza, stato di allarme per il livello del lago di Massaciuccoli. Frazioni isolate anche in provincia di Massa Carrara e statale Aurelia chiusa vicino Pisa.
ALLERTA NEL RESTO D’ITALIA
Danni in Lombardia nell’Oltrepò Pavese, con frane che hanno indotto a chiudere alcune strade, soprattutto attorno a Voghera. A Milano allagamenti e molti interventi extra dei vigili del fuoco dopo giorni di pioggia costante. In Piemonte, sulle Prealpi biellesi, una slavina ha travolto due sciatori, salvati dal soccorso alpino. A Cortina, ancora rimandata la prova di Coppa del Mondo di discesa libera femminile, causa la troppa neve. Maltempo anche al Sud: interrotti i collegamenti tra Napoli e Capri, smottamenti in Irpinia e danni per vento forte a Palermo.
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Stress test territoriali, non grandi opere
Il primo ottobre del 2009 a Giampilieri, nella stessa provincia di Messina flagellata in questi giorni, caddero in poche ore 350 millimetri di pioggia. I morti a causa delle frane furono 37. A Genova, pochi giorni fa, di millimetri ne sono caduti 500, quanta pioggia viene mediamente giù in sei mesi.
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