Spread ai minimi ma in Europa è deflazione
ROMA — Lo spread resta sotto quota 200, le Borse europee guadagnano, l’Ir-landa torna sul mercato. Ma in Europa avanza lo spettro della deflazione: gli ultimi dati Eurostat segnalano a dicembre un calo dell’inflazione allo 0,8% da 0,9 di novembre, ben distante dalla definizione di «stabilità dei prezzi » adottata dalla Bce, ovvero carovita «inferiore ma prossimo» al 2%. Gli analisti s’aspettano che questo risultato, spia della perdurante debolezza dei consumi nell’area euro, possa mettere sotto pressione l’Eurotower, nella riunione già prevista per il prossimo giovedì. A fine anno, proprio di fronte al rischio- deflazione Francoforte aveva reagito tagliando i tassi di interesse al nuovo minimo storico dello 0,25%.
Nonostante i rischi deflattivi, i mercati vivono un giorno roseo. Lo spread chiude a quota 198, ai minimi dal luglio 2011, con i rendimenti dei Btp decennali al 3,87%. Ma va meglio la Spagna: il differenziale dei Bonos è a 191, con rendimenti al 3,8%. E soprattutto, riemerge l’Irlanda: per la prima volta da quando è uscita dal piano di salvataggio concordato nel novembre 2010 con la comunità internazionale, il paese riesce a collocare titoli a 10 anni per 3,75 miliardi di dollari, con una domanda record, pari a circa 14 miliardi. I titoli frutteranno un rendimento annuale del 3,543%, inferiore anche all’Italia. L’Irlanda è il primo paese dei cosiddetti Pigs ad uscire dalla crisi. A maggio dovrebbe cessare anche il controllo della troika sul Portogallo, secondo l’annuncio di Otmar Karas, vicepresidente del Parlamento europeo.
Lo spread, come pure il ritorno dell’Irlanda sui mercati contribuiscono ad iniettare fiducia negli operatori di Borsa, col risultato che tutte le piazze europee sono in netto rialzo, ai massimi degli ultimi cinque anni. Chi lavora sui mercati aggiunge anche che, a trainare i listini, sono stati pure alcuni dati macro, a cominciare dal tasso di disoccupazione della Germania che resta stabile al 6,9%. Così, Milano guadagna l’1,22%, spinta dai bancari. Ma il segno più compare ovunque, da Parigi a Francoforte, a Madrid che addirittura mette a segno un rialzo del 2,93%, il massimo da luglio del 2011. Positiva anche Wall Street. E’ attesa per oggi la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del board della Federal Reserve, quella che ha dato il via al cosiddetto tapering, la stretta agli stimoli. Confermata dal Senato Usa la nomina di Janet Yellen alla Fed, in sostituzione di Ben Bernanke il cui mandato scadrà a fine gennaio. Iniziato ieri a Parigi il tour europeo del segretario al tesoro Usa Jacob Lew.
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